PORTO: “LA BANCHINA DI SOTTOFLUTTO SARA’ ALLUNGATA SINO ALLA PUNTA DEL PORTO”! Ma quale banchina e quale punta?

ritratto di Saro Di Paola

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”Sarà allungata sino alla punta del porto la banchina di sottoflutto impedendo così alle mareggiate di Nord-Est di entrare nella baia di Presidiana”
Così il sindaco Guercio ha dichiarato, lo scorso 8 gennaio, nell’incontro con la stampa curato da CRM (http://www.qualecefalu.it/lac/node/6572).

Dopo tale dichiarazione mi sarei aspettato che qualcuno dei giornalisti presenti avesse incalzato il sindaco con, almeno, due domande.

La prima :
quale è la diga di sottoflutto che sarà “allungata sino alla punta del porto” ?
La domanda per una ragione abbastanza ovvia :
il porto di Presidiana non ha una diga di sottoflutto.

La seconda domanda :
sino a quale “punta del porto sarà allungata” ?
La domanda per altra ragione, pur’essa abbastanza ovvia :
il porto di Presidiana non ha una punta.
Dalle parti di Presidiana ad avere una punta sono la scogliera della Calura e la diga foranea.

Mi sarei aspettato le due domande perché, a mio giudizio, le affermazioni del sindaco avrebbero meritato di essere approfondite.
Con un minimo di quei chiarimenti che Egli avrebbe dovuto dare perchè indispensabili al fine di avere contezza o, almeno, di farci fare un’idea delle ripercussioni sulla fisiografia dei luoghi di quel progetto
“definitivo che l’ ufficio del Genio Civile Opere Marittime, da quattro mesi, sta elaborando”
e che, per quanto egli ha detto,
”prevede l’allungamento della diga foranea e l’eliminazione della piccola barriera esistente . Per intenderci quella in grossi massi calcarei che ha la radice nel primo ginocchio della diga foranea.
Oltre, appunto, all’allungamento della diga frangiflutti.
Una diga la cui dislocazione planimetrica, per il semplice fatto che di essa nella realtà non esiste neanche la radice, è fondamentale, non solo per chiudere a greco il bacino portuale ma, anche, per quella valutazione di impatto ambientale sul cui altare sono state sacrificate tutte le soluzioni che sono state escogitate in mezzo secolo di progetti .

Dalla “spada infilzata sulla punta della scogliera di Calura” come l’aveva prevista lo stesso Genio Civile Opere Marittime nel progetto del 1964.
Alla “ipsilon”, all’esterno della baia tra la diga foranea e la punta di Calura, del progetto dell’ing. Enrico Migliardi del 1984.
Al segmento rettilineo, equidistante dalla punta di Calura e dalla punta della diga foranea, che l’arch. Botta e l’ing. Spina nel progetto del 2002, avevano previsto piantumato con palme.

Invero, mi sarei aspettato, anche, che qualche domanda sulle affermazioni del sindaco sul porto l’avessero fatta i capigruppo consiliari nell’incontro stampa della domenica successiva.
Ma, come ho già scritto, in quella sede i consiglieri si sono limitati, ahinoi, a scaricare sul sindaco le responsabilità della paralisi amministrativa che il sindaco aveva scaricato sul Consiglio Comunale.

Saro Di Paola, 24 gennaio 2012

ritratto di Giuseppe Aquia

saro te la ricordi questa?

saro te la ricordi questa? chi ha trovato un portafoglio a terra? Ti sgaggiiiiii ammatulaaaaaaaaaa!!!!!!!!

ritratto di Saro Di Paola

SAREI COSTRETTO A RICREDERMI SUI TEATRINI

Sì, Peppe, sono anch'io quasi certo che mi possa "sgaggiari ammatula".

Però sulle problematiche del porto mi consentirai, almeno, di
NUTRIRE UNA SPERANZA.

Quella che il mio "sgaggiarmi" possa indurre uno,
dico UNO, UNO SOLO,
tra quanti mi hanno dato sulla voce quando ho definito "teatrino" la seduta straordinaria e urgente che il consiglio comunale ebbe a celebrare in quel di Presidiana, nel marzo del 2009,
a recarsi negli uffici del Genio Civile Opere Marittime per chiedere notizie di quel progetto per la cui elaborazione,
secondo quanto ha detto il sindaco,
lo stesso ufficio da quattro mesi sta conducendo
"sondaggi e studi sui fondali".

NON MI SAREI "SGAGGIATO" INVANO

Se, invece, forti del loro ruolo istituzionale,
a recarsi in quell'Ufficio dovessero essere il sindaco di Cefalù ed il presidente della provincia,
che, pur'essi CON TEATRALITA',
sul porto hanno, da circa un anno, sottoscritto UN PROTOCOLLO DI INTESA, quasi quasi,
SAREI COSTRETTO A RICREDERMI SUI TEATRINI.

ritratto di Giuseppe Aquia

Caro Saro ammiro il tuo

Caro Saro ammiro il tuo "sgarggiarti"ammatula,ma quando hai definito teatrino quel consiglio comunale svoltosi al porto di cefalù sei stato troppo magnanimo come tuo solito molto "buono"!!Quello non fu teatrino ma presa per i fondelli di tutti icefaludesi in primis i pescatori che da allora non hanno mai avuto quello che gli spettava di diritto un passaggio libero e senza compromessi nel pontile a T. COME PRESA PER IL C...O SONO STATI QUESTI 5 ANNI DANNOSI ED INUTILI PER QUESTO PAESE.