...IL NUOVO SINDACO..? ..ma candidiamo BRACHETTI...

ritratto di Rosario Fertitta

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La riflessione, postata proprio su questo blog ("che pesce è"), dall'amico Peppe Aquia, mi trova pienamente concorde : sta proprio a noi "proporre e proporci" .
Credo, modestamente, che però si sta partendo con il "piede sbagliato".
Troppe scissioni, troppi candidati, troppe incognite...
Ho il vago sentore (non dico altro...) che l'avvento di questa nuova legge elettorale (che non prevede, per la prima volta, un eventuale ballottaggio) abbia generato in taluni la convinzione che - con una manciata di voti - si può riuscire ad ottenere l'elezione a primo cittadino.
Più candidati sindaci comporteranno, fisiologicamente, una maggiore spalmatura dei voti di preferenza con la conseguenza che - il sindaco eletto - potrebbe risultare espressione di una percentuale molto bassa dei votanti (20% - 25% ) e ciò in un momento in cui la Città ha bisogno impellente di UNITA' anche alla luce di quanto avvenuto nella ultima tornata elettorale.
Invece pare che, in questo momento, l'unica preoccupazione sia il "CHI" sarà il candidato e non "COME" e con "CHI" ovvero come intenderà affrontare le spinose questioni, sopratutto finanziarie, nel breve e lungo periodo.
Non mi permetto, in alcun modo, di sindacare le scelte dei singoli, ciascuno appare già abbastanza navigato e consapevole che rivestire la carica di primo cittadino è tecnicamente ed umanamente gravosa.
Personalmente, però, sono dell'idea che una personale esperienza amministrativa dovrebbe essere presupposto fondamentale e necessario per comprendere meglio quelli che sono i meccanismi burocratici di gestione della res pubblica in uno con le molteplici articolazioni amministrative in termini di provvedimenti.
Ma resta una mia idea, rafforzata dalla mia personale esperienza.
Invece avverto una "strana aria" , legata alla altisonanza - più o meno mediatica - di un nome da proporre alla Città quale candidato sindaco.
Continuare ad attingere "fuori dalle mura" è la reiterazione della ammissione del FALLIMENTO di quanti - anche in un passato recente - si erano erti a "salvatore della patria", a risolutori dei vari problemi finanziari della nostra Cefalù.
Da cittadino oggi mi chiedo: concluso il mandato del Sindaco Guercio, la gravissima e nota grave situazione finanziaria del nostro Ente, POLITICAMENTE A CHI LA ACCOLLIAMO ?
Al solo Pippo Guercio ? Troppa facile.....
Sono trascorsi quasi tre anni da quando il Sindaco Guercio decise di virare, clamorosamente, rispetto alla indicazione popolare venuta fuori dalle URNE nel tentativo di "trovare la quadra" in una situazione politica che in Consiglio Comunale si presentava come la melassa..
Quasi tre anni per dimostrare di essere BEN ALTRO rispetto a quel recente passato che, faticosamente, stava tentando di risalire la china sulle macerie ereditate dagli anni passati (nessuna accusa a chicchessìa, soltanto una valutazione di fatto...).
Oggi avverto, nemmeno tanto celatamente, quella (già) preventivata presa di distanze dal Dott. Guercio (Sindaco) proprio da parte di quelle componenti che si erano proposte quali risolutori di ogni problema.
Se proprio vogliamo attingere al di fuori, il candidato è naturale.
Chi meglio di Artuto Brachetti, il più grande illusionista italiano conosciuto in tutto il mondo ?
Già...resta un problema....
Di Brachetti ne serve uno solo...

ritratto di Angelo Sciortino

Realtà e illusioni

Caro Saro, come non condividere le tue riflessioni?
Specialmente dove ti chiedi se le responsabilità politiche debbano addebitarsi soltanto a Pippo Guercio.
E' molto grande il numero dei responsabili della situazione attuale. Si va dai politici militanti ai burocrati comunali; dai giovani agli anziani; dai commercianti ai pescatori; dalla Chiesa ai sindacati. Sono tanti, forse troppi, e ognuno di essi è più illusionista di Brachetti, anche se la crisi del turismo ha finora impedito che avesse una risonanza internazionale pari alla sua.
Pensa alle illusioni di una "repubblica delle donne"; a quelle di un assessore al bilancio; a quelle nate da psicopatiche proposte di rinnovamento: pensa a queste e ad altre illusioni, e converrai con me che non più d'illusionisti ha bisogno Cefalù, ma di gente seria e concreta. Forse qualcuno c'è ancora, ma dubito che i cittadini abbiano voglia e coraggio di guardare la realtà, preferendo piuttosto illudersi.
Come diceva De Ruggero, "la democrazia non ha bisogno di oratori, ma di ascoltatori". Ce ne sono molti cittadini cefalutani disposti ad ascoltare con mente aperta?
Ne dubito.

ritratto di Rosario Fertitta

E' proprio quel dubbio che

E' proprio quel dubbio che dobbiamo avere il coraggio di demolire..
E' finita l'era delle "promesse del posto" per i figli e parenti..
Stiamo pagando il conto di decenni di "postergazione" delle varie problematiche.
Non è più tempo di sofismi..Cefalù è una piccola realtà dove TUTTI CONOSCONO TUTTI ma alla fine, ogni 5 anni, si compie quel "miracolo delle urne" che, incredibilmente, anestesizza tutti i gravi problemi irrisolti e, forse, MAI AFFRONTATI con quel decisionismo tanto decantato ad ogni tornata elettorale..
Io non sfuggo alle mie responsabilità...ancora oggi mi rammarico di non aver sgridato, ancor più forte di quanto fatto, il mio Sindaco per non aver saputo resistere alle illusorie Sirene, dimostratesi poi ben altro....
E' vero, col senno di poi, è venuto fuori un "papocchio" da quelle urne del 2007 perchè in tanti, appena ore dopo dai risultati, cominciarono a minare la stabilità di quell'Esecutivo.
La Storia ne è testimone...ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Ed è proprio alla Storia che la città dovrebbe guardare, alla storia di ciascuno di noi, per rendersi davvero conto di quanto importante sia questa scelta del prossimo maggio.
La Storia !
Di leggende questa città ne ha subito troppe volte il fascino.... ;-))

ritratto di Saro Di Paola

LA VITTORIA DI PIRRO

Un sindaco che dovesse risultare eletto con una percentuale di voti inferiore al 40% si ritroverebbe senza maggioranza in consiglio comunale.
Per il candidato eletto sarebbe
LA VITTORIA DI PIRRO.
Per la Città la più pesante delle sconfitte.

LE AVVISAGLIE CI SONO TUTTE!

ritratto di Gianfranco D Anna

Sono d'accordo con Saro Fertitta

Il Sindaco di Cefalù dovrà essere un cifalutano,
uno che abbia esperienza personale,
uno che conosca bene la storia amministrativa - e non solo - di Cefalù,
uno che all'indomani delle elezioni sia pienamente operativo,
uno che sappia cosa cercare e dove cercare senza aspettare che si facciano "scoperte",
uno che risieda stabilmente a Cefalù,
uno che pensi a tempo pieno a Cefalù,
certamente la sua Giunta e i suoi Consiglieri Comunali saranno importanti nel fare squadra,
nel portare avanti con lui l'Amministrazione della Città,
ma
il Sindaco di Cefalù dovrà essere uno che si adoperi personalmente per Cefalù,
uno che ascolti i cittadini di Cefalù,
uno che si confronti quotidianamente con i cittadini di Cefalù,
uno che si impegni ed agisca esclusivamente nell'interesse dei cittadini di Cefalù...

ritratto di Leonardo Mento

In definitiva Caro Gianfranco...

che ami (passione) questa città e sappia gestire la complessità del ruolo e delle problematiche ad esso legate....speriamo bene

ritratto di Stephen Davola

E' vero che più candidati

E' vero che più candidati porteranno/porterebbero fisiologicamente ad una situazione in cui è difficile che un singolo candidato raggiunga una percentuali di voti consistente per avere la maggioranza in consiglio comunale.
Le cause vanno chiaramente ricercate in anni di cattiva amministrazione, molto cattiva, talmente cattiva che parecchia gente sceglie di uscire dall'anonimato per impegnarsi attivamente in un progetto.
Tutto ciò sicuramente può essere negativo per ciò che riguarda la governabilità, dato che non si riesce ad uscire da un sistema politico che è completamente basato sui partiti.
Questo è anche un segno, concreto, che Cefalù vuole cambiare.
Staremo a vedere se questo cambiamento sarà un cambiamento reale, e se lo sarà in bene o in male.
Fin quando, dal parlamento al consiglio comunale, il PDL voterà in massa allo stesso modo, il PD voterà in massa nella stessa maniera e via dicendo, il concetto di democrazia, basato su partiti che rubano soldi alla gente, sarà solo dittatura della maggioranza.
Il PDL prende il 380% di rimborsi elettorali rispetto a quelli spesi, il PD il 1000%, Lega Nord 1367%, IDV 700%.
Da dove vengono presi questi soldi (centinaia di milioni di euro)se non dalle tasse? Che furto è questo?
Perché dobbiamo permettere ai partiti di avere il monopolio? Cefalù potrebbe essere anche un punto di partenza per un sistema politico basato sulla partecipazione libera di persone fuori dalle logiche di partito.

ritratto di Angelo Sciortino

Potrebbe e dovrebbe, finalmente!

Potrebbe e dovrebbe, ma dubito che un Paese che, dopo l'esperienza Vicari chiede l'arrivo di uno Sgarbi, abbia orgoglio sufficiente per reclamare, con il voto, il rispetto della sua autonomia e della sua sfera di libertà.
Troppo abituato a ricevere in dono e non a conquistare, cerca chi garantisce sussidi direttamente o perché sostenuto da chi può concederli (un parlamentare o, meglio ancora, un ministro). Un popolo abituato alla questua può soltanto aspirare alla ospitalità degli ospizi. E l'aspirazione sta diventando tanto forte, che si vuol fare di Cefalù un ospizio, magari con velleità turistiche, ma pur sempre un ospizio.
In questo panorama degradato e degradante, caro Stephen, come facciamo a sperare?
Avevo la tua età, quando speravo, e sperando ho visto degradarsi ogni giorno questo Paese. Oggi ho superato i sessant'anni e comincio a disperare. Il problema della democrazia, infatti, non credo che sia quello di scegliere bene, ma quello di poter mandare via chi sbaglia. Qui, ancor più che nel resto d'Italia, chi sbaglia non viene mandato via, ma lo si premia!