Progetto “Arte e Musica nel Parco Urbano della Rocca di Cefalù”

ritratto di Comune di Cefalù

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In considerazione del avvenuta realizzazione del progetto di destagionalizzazione turistica che ha permesso un intervento sostanziale all’interno del Parco della Rocca di Cefalù, con la messa in sicurezza dei sentieri e la realizzazione di una serie di infrastrutture atte a riqualificare il sito e a permettere l’immediata fruibilità da parte dei visitatori, L’Assessorato al Turismo del Comune di Cefalù si sta attivando presso la Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, per la presentazione di un progetto dedicato all’ inaugurazione del Parco della Rocca, denominato

“Arte e Musica nel Parco Urbano della Rocca di Cefalù”

Tale progetto verrà presentato alla Regione Siciliana per il finanziamento, ai sensi della circolare n. 29598 del 28.12.2011 “Procedure e modalità di presentazione delle istanze per il sostegno alle spese di realizzazione della manifestazioni turistiche direttamente promosse ai sensi del secondo comma dell’art. 39 della L.R. 26.03.2002 n° 2 e successive modificazioni.
Si comunica a tutte le Associazioni della Città che è intendimento dell’amministrazione coinvolgere, a titolo oneroso, nella realizzazione del suddetto progetto, tutte le forze culturali che la Città offre, essendo la Rocca patrimonio dell’intera collettività.
Si invitano dunque tutte le associazioni che ritenessero possedere i requisiti artistici richiesti nel progetto, a far pervenire al protocollo di questo Comune, specifica dichiarazione di volontà alla partecipazione.
Si comunica altresì che le stesse saranno tenute, ai sensi delle vigenti leggi, a produrre idonea documentazione in autocertificazione, attestante la regolarità contributiva il conto corrente dedicato e il curriculum professionale.
Si precisa infine che tale invito non rappresenta alcun obbligo per il Comune, in quanto il progetto stesso sarà sottoposto a valutazione da parte degli Uffici della Regione Siciliana e verrà posto in essere solo e nel momento in cui si procederà al suo finanziamento.

L’Assessore al Turismo
Avv. Vito Patanella

IL PROGETTO
“PARCO URBANO DELLA ROCCA DI CEFALU’”

“Arte e Musica nel Parco Urbano della Rocca di Cefalù”

L’idea progettuale nasce dal desiderio di valorizzare e far conoscere l’impianto archeologico storico naturalistico e monumentale della Rocca di Cefalù, alla luce del progetto di destagionalizzazione turistica finanziato dal Ministero del Turismo e conclusosi in data 31 dicembre 2011, attraverso il quale il Comune di Cefalù, ha potuto realizzare compiutamente la segnaletica escursionistica dell’intero sito oltre a opere di messa in sicurezza dei tracciati escursionistici e ristrutturazione delle emergenze edilizie presenti.

Il completamento del suddetto progetto ha aperto la strada a nuove prospettive per Cefalù, che adesso può contare su un parco urbano di altissima valenza culturale e turistica che diventa ulteriore valore aggiunto alla già considerevole mole di attrattive naturali.

Per incrementare ulteriormente l’afflusso dei visitatori al Parco, l’idea degli estensori del presente progetto è quella di associare alla bellezza della facies naturalistico archeologica del sito, per due giornate distinte tra loro,l’arte e la musica.
Il progetto prevede la collaborazione delle associazioni cittadine e si svilupperà da maggio ai fini di luglio 2012, sotto la direzione artistica del Maestro Lollo Franco con eventi settimanali.

l’idea progettuale è quella di pubblicizzare per una settimana, attraverso la realizzazione di brochure, manifesti ed un sito web, alcune visite guidate attraverso i sentieri del Parco, secondo un regolato e scadenzato ordine temporale.
Gruppi di turisti, provenienti dalle strutture ricettive di Cefalù saranno accompagnati, in numero non superiore a 20, 25 unità, sui sentieri del parco da alcune guide. Il primo tratto di sentiero verrà allietato da una sequenza musicale, un primo flauto traverso suonerà alcune arie pastorali del mito di Dafne, tratte dalla cultura musicale della Sicilia mitologica. A breve distanza un “Maranzano”, tipico strumento isolano, accompagnerà i passi dei turisti verso l’ingresso delle prime mura merlate, dopo le quali il suono dolciastro e un pò acre della “Ciaramedda” cornamusa siciliana, condurrà i visitatori fino alla zona archeologica dei forni, dove un esperto attore intratterrà i presenti con una breve racconto sul mito della Rocca e su Ruggero secondo.
I visitatori proseguiranno quindi verso il tempio megalitico di Diana, dove altri attori metteranno in scena il mito della ninfa Dafni ed il suo rapimento, mitologia molto cara a Cefalù.
Il prosieguo della visita porterà il gruppo verso la cinta di mura merlate che sovrasta l’abitato del contro storico della città, dove i visitatori potranno ammirare dall’alto la magnificenza della mole della Cattedrale Ruggeriana al suono di una chitarra con la quale un musico-cantore intonerà una tipica canzone popolare siciliana.
Il gruppo farà quindi ritorno verso la zona archeologica, e dopo la visita alla torre cinque merli si congederà dalla guida.
Altri gruppi si susseguiranno facendo lo stesso giro con guide diverse e a intervalli temporali atti a garantire la non sovrapposizione.
L’inizio della manifestazione è previsto nel primo pomeriggio e le visite si protrarranno fino a sera. Per la conclusione della giornata sarà realizzato un concerto per armonica, violino e flauto, con musicisti di alta levatura nazionale, all’aperto, nella scalinata antistante la biglietteria.

Le giornate saranno a ingresso libero.

I piccoli eventi sopra descritti in generale sono quindi:

Suonatore di flauto all’inizio del primo sentiero dopo la Casermetta.
Suonatore di “maranzano” a un terzo del sentiero prima della prima cerchia di mura.
Suonatore di cornamusa siciliana all’inizio della passamaneria di castagno che porta ai forni.
Performance teatrale dell’attore nello spazio antistante la fornace e la Chiesetta di Sant’Anna.
Cantore - musico che interpreterà una tipica canzone siciliana alle mura merlate prospicienti la Cattedrale dei Ruggero II°.
Artisti di strada lungo i percorsi cittadini .

L’intendimento dell’Amministrazione è quindi quello di implementare, tramite i canali pubblicitari più diretti, opuscoli e sito internet, la capacità attrattiva del Parco della Rocca di Cefalù. Viene quindi prevista da questo progetto la realizzazione di brochure ed opuscoli bilingue dedicati in maniera specifica alla Rocca, riportanti le principali notizie sul sito e tutte le informazioni atte ad evidenziare e rendere fruibili le emergenze archeologiche e storiche presenti nel Parco, oltre ad una mappa dettagliata dell’intero sito, varie notizie sulle escursioni possibili, orari di apertura e costi di accesso. Il tutto confezionato in una veste grafica che renda il lettore impaziente di verificare de visu quanto negli opuscoli riportato.

La pubblicizzazione dell’apertura al pubblico della Rocca di Cefalù sarà supportata dalla capillare diffusione in tutte le strutture ricettive della città e nelle maggiori strutture ricettive della provincia del materiale sopra descritto.

L’idea è quella di fornire le strutture ricettive del territorio, di un nuovo valore aggiunto, cioè il Parco della Rocca, alla già importante offerta turistica della città.

Altro settore d’elezione per implementare l’incoming turistico a Cefalù, dopo la compiuta realizzazione del progetto ministeriale a cui fa capo questa proposta di finanziamento, è sicuramente la rete. Internet ha rivoluzionato il mercato delle proposte turistiche ormai da anni, per cui la realizzazione di un portale specifico, dedicato al Parco della Rocca, con le sinergie che gli sono proprie, stante l’anima del progetto, non può che essere la conclusione degna di un itinerario progettuale che vede integrarsi e confluire verso un fare sistema, una svariata serie di eventi, luoghi e spazi. Quel fare sistema che è la colonna portante di qualunque proposta turistica legata al territorio. La stessa che si riesce a realizzare perfezionando proposte territoriali varie ed eterogenee, e che, se adeguatamente organizzate diventano una proposta turistica globale.
Questo progetto si configura quindi come un percorso di attività che deve portare ad aggiungere, alla già enorme importanza storico culturale della Città di Cefalù, il valore del Parco della Rocca come elemento di attrazione attivo e in continua crescita.

ritratto di Vito Patanella

le manifestazioni

le manifestazioni d'interesse dovranno essere inoltrate entro e non oltre il 20 febbraio 2012 presso l'ufficio turismo del comune di Cefalu'

ritratto di Saro Di Paola

NON E' PERCHE' IO SIA PEDANTE

Egregio assessore,
anche in questo Suo comunicato è il primo periodo a disorientarmi.

"In considerazione del avvenuta realizzazione del progetto di destagionalizzazione turistica che ha permesso un intervento sostanziale all’interno del Parco della Rocca di Cefalù ...... ... L’Assessorato al Turismo del Comune di Cefalù si sta attivando presso la Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, per la presentazione di un progetto.....".

Al riguardo, mi consentirà di farLe un appunto.

La "considerazione dell'avvenuta realizzazione del progetto di destagionalizzazione turistica " per la quale Ella si
"sta attivando per la presentazione di un progetto..... "

lascia intendere che Cefalù è riuscita a risolvere, direi finalmente, la più difficile delle questioni che attengono alla sua offerta turistica : la stagionalità.

Il che non è.
In assoluto e, neanche, in relazione alla "messa in sicurezza dei sentieri e alla realizzazione della serie di infrastrutture" con le quali è stata riqualificata la rocca per permetterne l’immediata fruibilità da parte dei visitatori.

Per evitare il palese fraintendimento che suscita il comunicato, a mio giudizio, quel primo periodo andrebbe riscritto.
Magari, così :

"A seguito della ultimazione delle opere previste nel progetto approvato e finanziato da Promuovitalia s.p.a. nell'ambito delle iniziative per la stabilizzazione stagionale della domanda turistica.........l’Assessorato al Turismo del Comune di Cefalù si sta attivando........."

L'appunto che mi sono permesso di farLe
NON E' PERCHE' IO SIA PEDANTE
e, meno che meno, perchè vorrei che lei "facesse lo schettino".

Il mio appunto, soltanto, perchè nei comunicati ufficiali di esponenti della Pubblica Amministrazione della "mia" Città mi piacerebbe che fosse la proprietà del linguaggio a dare forma e contenuto ai comunicati medesimi.

ritratto di Angela Di Francesca

ma... in che senso "la ninfa

ma... in che senso "la ninfa Dafni e il suo rapimento"...?

ritratto di Saro Di Paola

SI TRATTA DI SCAMBIO DI PERSONA

Secondo me nel senso che
SI TRATTA DI SCAMBIO DI PERSONA

PRISSULIANA divenuta PRESIDIANA cioè PRESA DI DIANA che diventa
RAPIMENTO DI DAFNI.

DIANA o DAFNI ........ che differenza c'è ?
Tanto MITOLOGIA E' !

Oppure no ?

ritratto di Leonardo Mento

Diana, Dafne, Dafni.......

Diana è Diana, Dafne è Dafne, Dafni è Dafni......tre storie diverse.

ritratto di Saro Di Paola

OPPURE NO ?

Allora, secondo te, si è trattato di scambio di persona
OPPURE NO ?

ritratto di Angela Di Francesca

ma infatti oltretutto Dafne

ma infatti oltretutto Dafne è la ninfa che inseguita da Apollo si trasformò in alloro, Dafni invece il pastore del mito di Cefalù. Diana è un fatto completamente a parte rispetto a ciò.

ritratto di Vito Patanella

Dafni

Chiedo venia per la ninfa, grazie per la Vostra attenzione e cortese correzione.

ritratto di Gianfranco D Anna

Tanto per restare in tema di correzioni

Tanto per restare in tema di correzioni, non posso, da docente di Storia dell’Arte e, soprattutto, da “innamorato” della Rocca di Cefalù nei suoi molteplici aspetti, non mettere in evidenza alcune “imprecisioni” (?) presenti nella descrizione dell’itinerario:

«Gruppi di turisti, provenienti dalle strutture ricettive di Cefalù saranno accompagnati, in numero non superiore a 20, 25 unità, sui sentieri del parco da alcune guide. Il primo tratto di sentiero verrà allietato da una sequenza musicale, un primo flauto traverso suonerà alcune arie pastorali del mito di Dafne, tratte dalla cultura musicale della Sicilia mitologica. A breve distanza un “Maranzano”, tipico strumento isolano, accompagnerà i passi dei turisti verso l’ingresso delle prime mura merlate, dopo le quali il suono dolciastro e un pò acre della “Ciaramedda” cornamusa siciliana, condurrà i visitatori fino alla zona archeologica dei forni, dove un esperto attore intratterrà i presenti con una breve racconto sul mito della Rocca e su Ruggero secondo.
I visitatori proseguiranno quindi verso il tempio megalitico di Diana, dove altri attori metteranno in scena il mito della ninfa Dafni ed il suo rapimento, mitologia molto cara a Cefalù.
Il prosieguo della visita porterà il gruppo verso la cinta di mura merlate che sovrasta l’abitato del contro storico della città, dove i visitatori potranno ammirare dall’alto la magnificenza della mole della Cattedrale Ruggeriana al suono di una chitarra con la quale un musico-cantore intonerà una tipica canzone popolare siciliana.
Il gruppo farà quindi ritorno verso la zona archeologica, e dopo la visita alla torre cinque merli si congederà dalla guida.
»

«…l’ingresso delle prime mura merlate…»

Sulla Rocca è presente un primo ingresso fortificato a quota 95 m.s.l.m. ed un secondo sbarramento a quota 130-135 m.s.l.m. posto lunga la prima delle due cinte murarie difensive.
L’autore sembra riferirsi al secondo valico – dato che successivamente scrive «Suonatore di flauto all’inizio del primo (ed unico – ndr) sentiero dopo la Casermetta» - ma in questo tratto di fortificazione non è presente alcuna merlatura.

«Il gruppo farà quindi ritorno verso la zona archeologica, e dopo la visita alla torre cinque merli…»

Se dalle cinta merlata di nord-ovest si ritorna “verso la zona archeologica” (!) - che presumo voglia dire si ritorna verso la Chiesa di S. Anna o verso il complesso dei magazzini e dei forni - non si raggiungerà certamente la piazzola - cosa ben diversa da una torre - dei “Cinque Pizzi”, e non dei “cinque merli”, che è posta all’estremità meridionale della mura merlate impostate a quota 130-140 m.s.l.m.

Pur essendo salito sulla Rocca centinaia di volte certamente non mancherò di rifarlo in questa "prossima" occasione e con me, mi auguro, venga - probabilmente per la prima volta - anche colui che ha scritto questo progetto.

In alternativa si consiglia lo studio…

ritratto di Mauro Caliò

Dafni

Riporto dal sito http://www.grifeo.it/Sicilia%20miti%20F.htm

L’amore tragico, la bellezza estrema, portano inevitabilmente alle lacrime e alla morte. Nelle leggende greche il destino dei più belli sembra proprio segnato. Non c’è speranza.
Meglio nascere normali o brutti.
A parte gli scherzi, la storia di Dafni ha come scenario la valle del fiume Irminio, un tempo molto ben più ricco di acque rispetto ad oggi, tanto che era navigabile. Il tutto si trova nell’area di Ragusa.

Dafni è figlio del dio Hermes (o Ermes, messaggero degli dei, a sua volta dio dei viaggi e dei viaggiatori, dei pastori, degli oratori, dei poeti, della letteratura, dell'atletica, dei pesi e delle misure, dei ladri). Il giovane nasce dall’unione di suo padre con la ninfa Dafnide. Dafni fa il pastore e mentre sorveglia le pecore, canta accompagnandosi con una zampogna che aveva imparato a suonare grazie a Pan.

Nasce così il canto bucolico, grazie al genio artistico di questo poeta-pastore siciliano che più avanti nel corso della sua esistenza, sposa la ninfa Echemeide, figlia di Giunone. Dafni canta così bene che tutte le ragazze gli vanno appresso e lo tentano continuamente. Si narra che non solo le appartenenti al gentil sesso abbiano tentato di ottenere i suoi favori, ma anche “altri”, compreso lo stesso Pan. Ma Dafni è fedele alla sposa e al legame matrimoniale.

La sua fama arriva anche alla corte del Re Zeno che invita il pastore ad una delle sue feste per esibirlo davanti agli invitati.

Non era cosa da farsi.

Tutti rimangono sedotti dal canto di Dafni. Durante l’esibizione la forza della sua arte, la dolcezza delle sue note vengono aiutate da un dolce tramonto e dal leggero soffio dello zefiro. Rimane ammaliata anche la Regina Climene che si innamora del giovane poeta. Anch’ella, come altre donne prima di lei, lo tenta più volte, ma Dafni resiste e a fine serata se ne torna dalla moglie.

Mai lasciare insoddisfatte le mire di una rappresentante del "gentil sesso" che ha in mente precisi obiettivi, soprattutto se di donna potente si tratta.

Climene infatti non si arrende e approfittando dell’assenza di suo marito, il Re, organizza un’altra festa invitando Dafni per un altro recital. Dai servi fa servire tantissimo vino così da ottenebrare le menti e rendere più arrendevole il poeta-pastore. Nella bevanda che fa servire a Dafni fa mettere anche del succo di alloro, potente afrodisiaco.

Il gioco è fatto. La Regina porta il giovane, ormai ebbro, nella sua alcova e lì tutto viene consumato.

I problemi però arrivano con il furore di Giunone, suocera di Dafni, che non pone tempo in mezzo. Agisce subito e acceca il genero.

Dafni scappa cadendo e inciampando. Le tenebre sono calate sui suoi occhi. Canta con dolore mentre vaga per le campagne siciliane che tanto gli stanno a cuore e che sono state teatro della parte più felice della sua esistenza. Non ha pace, così si uccide da una scogliera accanto a Cefalù. Gli dei però hanno pietà di lui e lo trasformano in una rupe.

La tristezza pervade questo luogo da allora.

Chiunque vi si avvicini da Cefalù sente il canto amaro del mare che con monotonia, da secoli, si infrange contro questa rupe solitaria, mentre in primavera delle rondini vi trovano riparo e cercano di allietare la povera, triste roccia con il loro cinguettio.

Proprietà intellettuale e copyright © Giuseppe Maria Salvatore Grifeo

ritratto di Daniele Tumminello

Si consiglia la lettura di...

Per autorevoli approfondimenti di profilo storico-scientifico si consiglia la lettura di Antonio Franco, "Il toponimo di Cefalù e il mito di Dafni", pubblicato nel volume "Le radici e le pietre - studi e altro su Cefalù antica -", Lorenzo Misuraca Editore. L'autore, con rigoroso metodo storiografico, ricostruisce i legami tra l'origine del toponimo Kephaloidion e il mito del pastore Dafni, cantato da Stesicoro, celeberrimo poeta di quell'Imera, assai probabilmente "madre storica" della nostra Cefalù.

ritratto di Vito Patanella

ringrazio tutti

tutte le precisazioni ed i consigli sono preziosi perchè questo è il progetto di massima che sarà poi trasferito alla regione e, tanto più è preciso e puntuale, tanto più alto sarà il punteggio e la possibilità di essere finanziato e realizzato da tutti.

ritratto di Gianfranco D Anna

Non è una giustificazione!

Che il progetto sia di massima e che non sia stato ancora inviato alla Regione non giustifica la presenza di diverse "imprecisioni", soprattutto, nel momento in cui il progetto viene reso pubblico anche se a livello comunale, anzi, proprio perchè tra coloro che maggiormente conoscono la storia, i miti, le tradizioni di Cefalù vi sono certamente i cifalutani, bisognerebbe di-mostrare di essersi impegnati nello studio.

ritratto di Salvatore Culotta

Se può essere utile allo

Se può essere utile allo svolgimento di questa discussione vorrei ricordare che, se non ricordo male,già ora e cioè senza ulteriori attrattive,nel solo gennaio 2012 sono salite sulla rocca circa 600 persone,diverse migliaia (sarà facile controllare)in tutto l'anno.Inoltre,altro argomento,non c'è notizia di morti e feriti sulla rocca escludendo quello il cui scheletro abbiamo ritrovato nella campagna di scavi con il Prof.Tullio.E,altro argomento ancora,ci si dovrebbe chiedere se la Rocca per sua natura sia assimilabile ad un qualsiasi periodico itinerario con teatrini vari.Per non lasciare dubbi è ,credo,chiaro il mio parere negativo,ma è soltanto il parere di qualcuno che non vuol vedere svilire la rocca con pseudo folklorismi.

ritratto di Pino Lo Presti

Vorrei pubblicamente chiedere

all'assessore (e amico) Vito Patanella se posso avere copia completa del progetto di messa in sicurezza e valorizzazione della Rocca di recente realizzato (completo di tutte le voci di spesa, grafici, etc...).
Le mie solite fonti, su questo tema si sono rivelate, da mesi, questa volte un pò sorde!

Gradirei una tua telefonata per un appuntamento al riguardo. Grazie

ritratto di Angela Di Francesca

Prego, Assessore. Penso che

Prego, Assessore. Penso che per tutti noi sia stato un piacere far rilevare le inesattezze, partecipando così, sia pure in modo casuale e non previsto, a un progetto culturale del Comune...la "sinergia" dal basso:)
Tuttavia -come fa osservare anche Gianfranco D'Anna- c'è qualcosa di anomalo se devono essere i comuni cittadini a correggere le relazioni degli "addetti ai lavori", relazioni che saranno anche "di massima" ma che nel momento in cui appaiono negli organi di informazione hanno una veste ufficiale o comunque istituzionale, e dovrebbero essere già stilate in modo attento e corretto.
Allora senza il nostro apporto il progetto sarebbe stato presentato alla Regione con degli errori come questi? (Vero è che tanto nemmeno alla Regione se ne sarebbero accorti!)

ritratto di Daniele Tumminello

Musica mitologica?!

"Il primo tratto di sentiero verrà allietato da una sequenza musicale, un primo flauto traverso suonerà alcune arie pastorali del mito di Dafne, tratte dalla cultura musicale della Sicilia mitologica".
Capisco l'esigenza di dover dare un tono elevato e magniloquente al progetto ma mi chiedo cosa si intenda e come si possa parlare con tanta avventatezza di "cultura musicale della Sicilia mitologica". Della musica antica, ad esempio, quella che accompagnava le rappresentazioni tragiche, nessuno oggi sa dire, di preciso, quali melodie avesse (gli studi a proposito sono assai sperimentali e difficili). La stessa cosa vale per la musica che accompagnava le performances dei lirici. Figuriamoci cosa se ne può sapere di una fantomatica "musica mitologica".

ritratto di Angelo Sciortino

Daniele, mi meraviglio! Un

Daniele, mi meraviglio!
Un giovane colto come te crede che non siamo in grado di ricostruire la musica mitologica. Altrove, forse, ma non in Sicilia e a Cefalù in particolare.
Sullo Stretto di Messina udiamo le sirene, i cui flauti suonati dal vento accompagnano il loro canto, e a Cefalù abbiamo le onde del mare, che, battendo sugli scogli di Prissuliana (Presidiana per gli ignoranti), cantano Dafni, trasformato in dura roccia. Ce lo ricordano Servio e Virgilio.
Questi suoni e le melodie che ne derivano noi possiamo ascoltarli ancora oggi. E' sufficiente avere orecchi sensibili e amare questa terra imparaggiabile. Soltanto amandola, possiamo farla amare a chi viene a conoscerla per la prima volta. Amandola e non impregnandola delle chiacchiere di Sgarbi, di discoteche e di altre simili insulsaggini.

ritratto di Vito Patanella

rocca e mito

Caro Pino tutto il progetto è stato curato e diretto dall'Arch. Mauro Calcio' su incarico dell'Agenzia PromuoviItalia una copia si trova allegata alla delibera di giunta del 27 dicembre 2011 e puoi richiedere anche a Dario Favognano che dovrebbe averne copia oltre allo stesso Mauro. Quanto a tutti i commenti sin qui letti credo che siano un valido sforzo costruttivo che per la prima volta le Amministrazioni comunali offrono . Non credo, e vado a memoria, che vi siano nel recente passato momenti di cconfronto amministrativo così trasparente e partecipato. A meno che anche questo debba considerarsi un errore.

ritratto di Antonio Franco

Eeeh???

Quali "momenti di confronto amministrativo così trasparente e partecipato"??? Un sommario e confuso resoconto di un "progetto" infarcito di grossolani strafalcioni posto all'attenzione di un blog, pur nobilmente frequentato, sarebbe "confronto amministrativo trasparente e partecipato"? Come diceva il grande Totò: "ma mi faccia il piacere!!!" Sottolineo (in blu), infine, la straordinaria sintassi del periodo "assessoriale": "Quanto a tutti i commenti sin qui letti credo che siano un valido sforzo costruttivo che per la prima volta le Amministrazioni comunali offrono"... La proverbiale retorica di Giovanni Trapattoni non avrebbe potuto fare di meglio! Roba da repertorio antologico per i manuali scolastici!

ritratto di Gianfranco D Anna

Non capisco!... o forse.....

«Quanto a tutti i commenti sin qui letti credo che siano un valido sforzo costruttivo che per la prima volta le Amministrazioni comunali offrono.»

Dovremmo forse ringraziare l'amministrazione comunale di averci reso partecipi, e, quindi, di averci dato la possibilità di commentare un progetto per la Rocca e la Cefalù di cui NOI siamo i cittadini e quindi, come tali, destinatari del progetto stesso?

D’altra parte è vero – e su questo non commette un errore – sulla questione della Rocca, “nel recente passato”, non vi sono stati “momenti di confronto amministrativo” perché questa amministrazione non li ha mai proposti dimostrando di non conoscere i concetti di PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA

ritratto di Salvatore Culotta

Vedo che nessuno vuole

Vedo che nessuno vuole entrare nel merito dell'iniziativa, evidentemente considerandola di ottima levatura.

ritratto di Antonio Franco

Livello basso

La Rocca è alta circa 270 metri. Per lo pseudoassessore Patanella e per i suoi fidi collaboratori scodinzolanti la qualità dell'offerta turistico-culturale dev'essere di 270 metri sotto zero! A parte tutte le stupidaggini che riescono a mettere insieme chiamando a raccolta tutti i neuroni in loro possesso e riuscendo a sbagliare i dati più elementari rilevabili anche nei testi-base sulla Rocca di Cefalù (senza bisogno di scomodare siti internet di presunti studiosi di altre zone della Sicilia), per di più dimostrando di non aver mai fatto neanche un sopralluogo (non dico uno studio) sul sito da "valorizzare"... come ha accennato qualcuno, c'è da entrare nel merito del - chiamiamolo pure così - "progetto". Flauti traversi, ciaramelle, storielle cantate e narrate, musica della Sicilia mitologica (ma qual è questa musica?)... è questo il valore culturale che la Rocca può offrire al visitatore? di quali contenuti parliamo? Questa è la solita Sicilia che si rassegna al basso profilo, ad offrire al turista il carretto, "u nangallarruni", l'abito "cu i giummi russi", al suono di "ciuri ciuri": la Sicilia stereotipata (folkloristica e non folklorica) che non è mai esistita e che ha veicolato tutti i messaggi distorti che nel mondo la nostra Isola deve ancora patire. Che tristezza! Cosa ben diversa sarebbe trasmettere, con un gruppo di giovani selezionati per preparazione e competenze comunicative, i contenuti storici, archeologici, naturalistici, etnoantropologici, che rendono la Rocca un'entità unica al mondo: molto probabilmente sarebbe più coinvolgente, emozionante, attraente e formativo, senz'altro più sorprendente per qualunque visitatore (anche il meno provveduto culturalmente). Cosa c'entra uno, uno solo degli elementi che il ponderoso cervello dello pseudoassessore ha faticosamente partorito per elemosinare qualche soldino con un progetto (approvato per qualche raccomandazione da bassa politica) che serve soltanto a fare un po' di illusa campagna elettorale? Ma lui è palermitano e forse nel suo quartiere questa è l'immagine della Sicilia a cui sono fermi, o forse quella a cui arrivano per livello culturale lui e quelli come lui. Meno male che non siamo nel tempo astratto del mito ma in quello non magico della realtà: altrimenti, Dafne fu trasformata in alloro, Dafni in rupe... chissà in che cosa potrebbe essere trasformato chi ha scritto questo "progetto" dall'ira tremenda e vendicativa degli dei!

ritratto di Giusi Farinella

Insopportabile .... purtroppo non riesco a stare zitto

Ma come si fa a leggere gli interventi e i commenti del professorino senza indignarsi.
Ma come si fa a sopportare questo suo tono da professorino, questo suo suo birignao saccente.
E' solo un uomo arrogante e supponente.
In lui l' arroganza e la supponenza va ben oltre quelle solite della sinistra.