MUSEO DEL CINEMA : QUATTRO DOMANDE PER ROMPERE IL SILENZIO

ritratto di Saro Di Paola

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È stato in più occasioni che, a Cefalù, si è parlato della istituzione e della realizzazione di un Museo del Cinema.
Pino Lo Presti ha ricordato le ultime, quelle dall’agosto del 2008 al marzo del 2010, nel suo post dal titolo “Un museo del cinema a Cefalù – una occasione da non perdere”. (http://www.qualecefalu.it/lac/node/1131)

Nella seduta del 12 marzo 2010, il Consiglio Comunale ne ha localizzato la sede nei locali dell’ex mercato ittico di via Giovanni Amendola ed ha approvato la convenzione per la concessione in uso dei predetti locali alla Fondazione Mandralisca che, all’uopo, aveva esplicitamente chiesto.
Il tutto, come si legge nella nota inviata al presidente del consiglio dal notaio Piscitello, presidente della Fondazione,
con i caratteri dell’urgenza
” al fine di potere inserire il progetto dell’opera nel PIST, entro i termini di scadenza del bando. .
Per quanto sancito agli articoli 1 e 2 della convenzione approvata dal consiglio,
la Fondazione Mandralisca si è fatta “carico degli oneri relativi alla progettazione esecutiva delle opere”
ed il Comune ha assunto “l’impegno ad acquisire tutti i pareri e le autorizzazioni previste dalla normativa vigente, anche tramite l’istituto della conferenza di servizi”.

Dal 12 marzo del 2010 sono passati quasi due anni e sul Museo del Cinema di Cefalù è CALATO IL SILENZIO.
L’ultimo a parlarne è stato Manlio Peri, vicepresidente della Fondazione Mandralisca :
a Radio Cammarata,domenica 21 marzo 2010.

I passaggi più significativi dell’intervento di Peri in quella occasione si possono leggere su L’Altra Cefalù, grazie alla deregistrazione di Pino Lo Presti :
“... un museo del cinema non è facile da poter essere progettato, perché deve rispondere a determinate esigenze che non sono tanto semplici da ottemperare, e,soprattutto, bisogna tenere in considerazione pure il Sito. Si, è un ottimo sito però non dimentichiamoci che è piccolino; non è che noi potremmo fare un grandissimo museo del cinema. Quindi è tutto da studiare, tutto da verificare, anche perché in un museo del cinema è importantissima l’acustica. Quindi, sono tantissime le problematiche che si pongono! Chiaramente, noi stiamo studiando come risolvere queste problematiche. Il Presidente ha già avuto dei contatti con nomi di grande valenza culturale; per cui abbiamo la sicurezza che verso la fine di aprile avremo già le “prime visite” per poter procedere alla progettazione definitiva”.

Sono passaggi che lasciano intuire, se non cogliere,le ragioni di due anni di silenzio “nella non facilità di progettazione di un museo del Cinema …. in un sito che è ottimo … ma che è piccolino …. nelle tantissime problematiche che si pongono …… nei nomi di grande valenza culturale contattati dal presidente ”.

Sono passaggi che, per non dirla sempre con Lubrano, stimolano, almeno, QUATTRO DOMANDE :
• che fine hanno fatto il progetto degli architetti S. Culotta e Parlavecchio e quello di “Abitando” che il 7 novembre 2009 “Salvalarte Madonie” ha presentato nei locali dell’ex Municipio di via Amendola ?
“I nomi di grande valenza culturale” contattati dal Presidente Piscitello – AHICEFALU’ NEMO PROPHETA IN PATRIA- hanno eseguito quelle “prime visite” propedeutiche alla progettazione definitiva per le quali il vicepresidente Peri aveva la sicurezza che sarebbero state effettuate “verso la fine di aprile” – ritengo del 2010?
• Le tantissime problematiche di cui ha parlato Peri sono state, da tali “nomi di grande valenza” affrontate e risolte in un progetto definitivo?
• Sono scaduti quei termini per inserire il progetto nel PIST e per rientrare nei quali il Consiglio era stato convocato, addirittura, con urgenza ?

QUATTRO DOMANDE PER ROMPERE IL SILENZIO.

Quattro domande cui la FONDAZIONE MANDRALISCA HA IL DOVERE DI RISPONDERE.
Al Sindaco, al Consiglio Comunale,agli eredi del prof. Giuseppe Di Francesca, alla Città tutta.

Saro Di Paola, 10 febbraio 2012

ritratto di Mauro Caliò

In attesa delle risposte

aggiungo una riflessione, che in realtà è un'altra domanda. Sarebbe stato il caso di contattare, anche solo per una chiacchierata, chi ha prodotto una ipotesi progettuale, anche se non richiesta ma a titolo gratuito?
Forse sarebbe stato comunque meglio dei silenzi dei nomi di grande valenza culturale.

ritratto di Saro Di Paola

SAREBBE STATO PROPRIO IL CASO!

Caro Mauro,
già SAREBBE STATO, PROPRIO, IL CASO! ed, a mio giudizio, non "solo per una chiaccherata".

Tanto più che, come si legge nella lettera inviata al presidente del Consiglio dal presidente della Fondazione,(http://www.laltracefalu.it/files/lettera%20presidente%20fondazione.pdf)

"L'intervento dal punto di vista architettonico consiste nel risanamento dei locali, mettendoli in collegamento tra loro e con la corte centrale per creare il percorso museale; la copertura verrà mantenuta nella sua forma sostituendo le attuali travi fatiscenti con altre simili e l'attuale lamiera con pannelli in policarbonato. Verrà attivato anche un bar a servizio.........."

E se, per un intervento che non potrà che essere tale, la Fondazione ha preso contatti con "nomi di grande valenza culturale" .............

ritratto di Saro Di Paola

NESSUNA RISPOSTA DALLA FONDAZIONE MANDRALISCA

Dopo due giorni dal mio post : NESSUNA RISPOSTA DALLA FONDAZIONE MANDRALISCA.

Devo ritenere che dalle parti di via Mandralisca nessumo legga L'Altra Cefalù
o che le mie domande siano state illecite e fuori luogo .

A meno che, anche, sul Museo del Cinema siano state ....... SOLTANTO CHIACCHIERE