8 MARZO

ritratto di Angela Di Francesca
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8 Marzo. Conferenze, donne invitate alle trasmissioni radio, serate allegre in comitiva, magari la discoteca con il giustamente criticatissimo striptease maschile.
Voglio in questa occasione dire qualcosa alle donne e anche agli uomini.
E' un momento triste per la cosiddetta questione femminile. Da una parte si ha l'impressione che le cose siano cambiate,e in effetti dal punto di vista legislativo la donna ha conquistato molti diritti. Dal punto di vista della mentalità diffusa e del costume invece è cambiato poco.Basta dire che la prima causa di morte per le donne è l'omicidio da parte dei loro mariti e compagni.Lo vediamo continuamente nelle trasmissioni che si occupano di cronaca nera. Cosa significa questo? Significa che ancora nel rapporto uomo-donna prevale il concetto del possesso, del controllo, del dominio.
La cultura non cambierà se non ci si pensa negli anni dell'infanzia, da parte dei genitori e degli insegnanti.
Bisogna accelerare i tempi. Non stiamo sempre a discutere partendo dagli schemi prefissati, comportiamoci invece "come se" la parità fosse un fatto incontrovertibile. Come donne, non rifugiamoci dietro i luoghi comuni per quanto rassicuranti siano. Le differenze tra uomo e donna a parte quelle giustamente volute dalla natura legate alle caratteristiche sessuali, non sono poi tante. La donna non è più buona dell'uomo, più oblativa, più generosa. In situazioni di guerra e violeza la donna ha mostrato la sua capacità di crudeltà al pari dell'uomo. La donna è solo stata abituata storicamente ad essere più altruista e remissiva. Nel momento in cui non accetta e rivendica la sua libertà di agire, non viene capita e nei casi più gravi si innesca la tragedia. La donna deve avere orizzonti senza limiti per i suoi sogni e le sue realtà.E tutto questo le deve essere trasmesso fin da bambina. Non solo. La stessa cosa deve essere trasmessa ai bambini maschi. Dobbiamo andare verso una società in cui nè donne nè uomini tollereranno che la donna sia offesa da pubblicità, spettacoli e battute volgari, perchè è anche da queste che sembrano piccole cose,che ha origine la svalutazione della donna come persona. Le donne devono essere presenti in tutti gli ambiti della società, e anche nella toponomastica, nei libri di scuola,come autrici e come protagoniste, perchè siano un modello alle bambine,le donne di domani, e abituino i bambini a vederle come diverse da loro ma pari a loro per intelligenza, audacia, iniziativa.
Le bambine devono essere educate a non rinunciare alla propria personalità, ad accettarsi e farsi accettare come sono, in modo che da grandi sappiano gestire in modo maturo il proprio fascino e non si trovino a dover adattare il loro corpo e la loro mente alle regole dell'immaginario maschile. Gli uomini devono imparare a non vedere i problemi della maternità,dei servizi sociali, degli asili,della cura dei bambini come problemi "delle donne". Sono problemi di tutti! E l'amore deve essere un sentimento positivo basato sulla libertà, sul rispetto reciproco, e nel momento in cui si offusca ponendo la necessità o la possibilità di mettere fine alla relazione, si deve purtroppo imparare a saper gestire la sofferenza anche facendosi aiutare,non chiudendosi in se stessi, e non imporre il proprio punto di vista con la violenza . C'è ancora tanto, tantissimo da fare. Raccontiamo ai più giovani la storia dell'8 Marzo, una memoria storica importante, ma non confiniamo la tematica femminile nel "recinto" dell'8 Marzo. Le lotte per la parità non sono ancora finite. E dobbiamo farle insieme, uomini e donne insieme.

ritratto di Angela Di Francesca

proprio in relazione a

proprio in relazione a quanto ho scritto vorrei chiedere alla Associazioni che organizzano l'8 Marzo quest'anno di presenziare a questa giornata, oltre che con i simboli della Festa, anche con un nastrino nero per ricordare l'inaccettabile violenza degli omicidi nei confronti delle donne.

ritratto di mauro zito

Auguri per l' 8 marzo

Dopo un secolo di lotte avete raggiunto la parità dei diritti, in più avete la grazia della procreazione. Siete indispensabili... per la continuazione della specie. Auguri a tutte Voi e specialmente alle meno fortunate che ancora oggi non godono dei diritti umani e sono assoggettate ad abusi.