AI CANDIDATI SINDACO : RISPARMIATECI "CESSI" E CORBELLERIE (1)

ritratto di Saro Di Paola

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In una competizione elettorale che possa essere seria ed adeguata alla gravità dei problemi che saranno all’attenzione del Sindaco e del Consiglio Comunale che Cefalù andrà ad eleggere non vi può, e non vi deve, essere campo per “cessi” e corbellerie.
Quelli che, invece e purtroppo, sono “sfuggiti” ad alcuni dei candidati, o dei probabili candidati a sindaco, nell’approccio alla competizione elettorale che hanno avuto nei giorni scorsi.
In occasione della presentazione della loro candidatura.
In occasione di interviste radiofoniche e telematiche.

Sui “cessi” sono stato io ad “accendere i riflettori”.
Sulle corbellerie comincio a farlo, con questo che è, soltanto, il primo degli scritti nei quali me ne occuperò.
Ripromettendomi di non lasciarne cadere una.
Dico una sola di quelle che ho, già, avuto modo di leggere e di ascoltare.
Di quelle che avrò modo di leggere o di ascoltare.
Quale che sia il potenziale sindaco che dovesse scriverla o dirla.

Comincio da quella corbelleria che ho letto tra le risposte che la dott.ssa Rosa Maria Testa ha dato alle domande che Le sono state poste nell’intervista pubblicata da Cefalunews lo scorso 18 marzo.

La candidata sindaco, nella risposta alla domanda
“Cosa si prefigge di realizzare per Cefalù ?
ha annoverato
”la necessità di dare finalmente attuazione al piano regolatore” ,
tra i “tanti problemi” che affliggono la nostra Città e che, devo ritenere, la candidata
“si prefigge” di risolvere.

Se “dare attuazione al piano regolatore” fosse uno dei “tanti problemi di Cefalù”,
il sindaco ed il consiglio che saranno eletti, “tra i tanti problemi” da affrontare, non avrebbero la QUAESTIO URBANISTICA.
Una questione che, invece, tra tutte, è IN ASSOLUTO LA PRIMA DA AFFRONTARE.
Perché è la questione cui, più di ogni altra, è legato il futuro di Cefalù.
Perché è una questione che, nella sua progressiva ed irreversibile gravità , è nell’agenda della Politica da almeno due decenni.
Perché è una questione che può, ed a mio giudizio deve, essere affrontata a prescindere dal protrarsi, scontato ed ancora lunghissimo,
dei tempi per pervenire al risanamento economico dell’Ente.

Una questione rispetto alla quale parlare di “necessità di attuare finalmente il piano regolatore” altro non è se non UNA CORBELLERIA.
LA PIU’ GROSSA che si possa dire.

Infatti, l’attuazione del Piano Regolatore di Cefalù, è iniziata
il 19 dicembre del 1974 .
Cioè, il giorno dopo del 18 dicembre di quell’anno, quando, con il decreto n° 199/74 l’Assessore regionale dello sviluppo economico, si ebbe a concludere l’iter di quel piano regolatore che era iniziato il 10 giugno 1964 con l’incarico conferito al prof. Samonà dal consiglio comunale del tempo, presieduto dal Sindaco Giuseppe Giardina.

Una attuazione del piano regolatore che, all’indomani della sua definitiva approvazione, si è concretizzata, prima, con il rilascio delle singole licenze edilizie poi, negli anni e nei decenni successivi, con i piani particolareggiati, con i piani di lottizzazione, con le varianti al PRG, con le concessioni edilizie e con i permessi di costruire.
Insomma, con tutti quegli strumenti che, per l’appunto, il Legislatore definisce di attuazione del Piano Regolatore Generale.
Addirittura, in variante al piano medesimo.
Quel piano che, oggi, nel 2012, oltre ad essere obsoleto, è ATTUATO a tal punto da avere perso ogni valenza.
A tal punto da costituire ASSOLUTO PREGIUDIZIO per il FUTURO di Cefalù.

Nel settore urbanistico la “necessità” di Cefalù è ben altra ed è ben diversa da quella enunciata dalla candidata Testa.
È la necessità che la Politica doti, FINALMENTE, -è proprio il caso di usare questo avverbio- Cefalù di un Nuovo Strumento Urbanistico che,
IN PRIMIS,
si prefigga l’obiettivo del riassetto viario ed infrastrutturale del suo centro abitato.
L’unico obiettivo che, tuttavia e nonostante tutto, è ancora possibile conseguire.

Quell’OBIETTIVO che il progetto della tratta ferroviaria Ogliastrillo-Castelbuono con lo spostamento in sotterraneo della nuova stazione ha messo SOTTO IL NASO DELLA POLITICA.
Da quasi un ventennio.

Saro Di Paola, 21 marzo 2012