Cefalù dal Giurassico al riscatto

ritratto di Angelo Sciortino

Versione stampabile

La prima impressione, che si ricava dall'esito del voto a Cefalù, è che il Paese è finalmente uscito dal Giurassico. E uscire dal Giurassico significa riscattarsi da un quindicennio di preistoria, caratterizzato dalla invadenza dei dinosauri della politica, che rendevano la vita cittadina una sorta di “homo homini lupus”, l'uomo lupo per l'uomo.
Ora questi dinosauri della politica sono sulla via dell'estinzione e come gli elefanti prossimi a finire i loro giorni, si ritireranno nelle loro tane sparse nel nostro territorio e là rimpiangeranno, se hanno coscienza, di aver tradito un intero Paese e soprattutto i suoi giovani.
Vivranno il loro futuro nella solitudine e, privi di cultura come sono, staranno male persino con se stessi. Staranno male, perché, non potendo recitare come avevano fatto con l'opinione pubblica e non potendo nascondersi a se stessi, non si piaceranno.
Generosi e buoni, possiamo soltanto compiangerli, mai però rimpiangerli.
Non ce li faranno rimpiangere Saro Lapunzina e i consiglieri eletti nelle sue liste. E nemmeno i tanti altri giovani, che hanno fatto politica con entusiasmo e impegno in questi anni, senz'altra aspirazione, che quella di rendere migliore il Paese. Lo hanno fatto da cittadini senza cariche pubbliche e a maggior ragione continueranno a farlo oggi, perché gli elettori li hanno premiati, anche se non abbastanza per essere eletti.
Saro Lapunzina e questo gruppo segnano la possibilità di riscatto di Cefalù.
Un riscatto che non poteva non passare attraverso la sconfitta di chi, magari benintenzionato, si presentava come espressione della Vicari e di Micciché, che rappresentavano il Giurassico. Erano soltanto l'espressione di partiti ormai tramontati non soltanto a Cefalù, ma in tutta Italia. Di quei partiti che si sono ostinati a comportarsi come una Casta, supponente, invadente e, spesso, disonesta e corrotta. Incapace, soprattutto, di interpretare la volontà dei cittadini e il loro desiderio di onestà, intellettuale, ma anche morale.
Questa è la vera ragione della sconfitta di Croci.
Questa è, però, anche la vera ragione della piccola vittoria di Sgarbi. Gli elettori hanno visto in lui l'espressione della volontà di rompere con gli insopportabili dinosauri, sostenitori di Croci.
Gli elettori più avveduti – e sono stati la maggioranza – hanno capito che soltanto Lapunzina offriva le garanzie per un'azione di riscatto di Cefalù e gli hanno dato fiducia.
Lapunzina, così, è diventato il nuovo sindaco.
Anche il Consiglio, però, si è rinnovato: almeno metà degli eletti sono nuovi della politica attiva e a
essi è affidato il compito di contribuire a dare forza al rinnovamento, al riscatto di Cefalù.