Consiglio Comunale: ancora una volta l’opposizione riesce ad approvare un proprio documento.

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Cronaca flash

La seduta del Consiglio Comunale di ieri sera ha visto prevalere, ancora una volta, la posizione dell’opposizione che ha fatto approvare, con 8 voti favorevoli e 7 astenuti, una mozione per chiedere al Sindaco di revocare la procedura di vendita, tramite asta pubblica, degli immobili di Corso Ruggero 114/116/118 piani terra, primo e secondo, e procedere alla vendita diretta, così come richiesto dall’Ente Parco delle Madonie.
Il Consiglio si è riunito in seduta di prosecuzione, dopo la sospensione della volta precedente, a seguito dell’approvazione della mozione sulla questione della potabilità dell’acqua. I punti all’Ordine del giorno erano i seguenti: approvazione protocollo di intesa fra i dieci Comuni aderenti al progetto POR Intercomunicare per la costituzione del nucleo permanente proattivo di intercomunicare; Alienazione immobili Corso Ruggero 114/116/118 piani terra, primo e secondo- richiesta
acquisizione al proprio patrimonio da parte dell’Ente Parco delle Madonie- determinazioni. Ad inizio di seduta il Presidente invita ad un minuto di raccoglimento per la tragica morte sul lavoro del concittadino Salvatore Glorioso.
Il Consigliere Rosario Lapunzina prende la parola per spiegare che la richiesta di procedere alla vendita diretta al Parco delle Madonie dei locali di Corso Ruggero, come si legge nella mozione, deriva dal ritenere “ di primaria importanza, per gli interessi della Comunità amministrata, corrispondere favorevolmente alla proposta formulata dal Commissario straordinario dell’Ente Parco delle Madonie, realizzandosi, attraverso la stessa, molteplici finalità, quali la perseguita entrata di carattere finanziario, in uno alla permanenza in mano pubblica, e per scopi di rilevante interesse turistico - promozionale, dell’immobile di Corso Ruggero” ; in considerazione anche del fatto che il bando di vendita prevede che ” l’Amministrazione Comunale, che sua discrezione può comunque sospendere o non effettuare la gara, ovvero, dopo l’effettuazione della stessa, revocare la procedura o non procedere alla stipulazione del contratto, senza che i partecipanti o l’aggiudicatario nulla abbiano a pretendere in ordine alle spese sostenute per la partecipazione alla gara”.
Interviene, quindi, il Vicesindaco, avv. Roberto Corsello, per dichiarare, a nome dell’Amministrazione che le considerazioni fatte, nel merito, in Giunta vanno nel senso di ritenere che “ al di la di quello che è l’aspetto romantico della permanenza del bene nella nostra disponibilità, c’è l’aspetto pratico, purtroppo prevalente, che è quello di assicurare la maggior entrata possibile nelle casse del Comune e, quindi si è detto, questa asta s’ha da fare” e ribadisce l’intenzione dell’Amministrazione di procedere all’Asta anche qualora il Consiglio decidesse di approvare il documento presentato dall’opposizione. Interviene quindi il consigliere Scialabba che chiede 10 minuti di sospensione. Alla ripresa prende la parola, nuovamente, il consigliere Scialabba il quale dichiara che i Consiglieri che sostengono l’Amministrazione Guercio non condividono, per esigenze di cassa, il documento presentato dall’opposizione. Il consigliere Calabrese chiarisce che il regolamento di alienazione dei beni prevede che l’Amministrazione Comunale deve valutare prima della vendita ai privati, la vendita diretta agli Enti pubblici, per fare in modo che il bene resti a disposizione della collettività.
Il presidente pone ai voti il documento presentato dai consiglieri dell’opposizione che viene approvato con 8 voti favorevoli e 7 astenuti.
La trattazione dell’altro punto è rinviata a giovedì 18 alle ore 20:00
Questo atto è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di documenti che l’opposizione è riuscita a far prevalere.
Ricordiamo che nel giro di pochi giorni, infatti, sono stati ben quattro i provvedimenti approvati dall’opposizione, contro l’opinione dei gruppi che sostengono l’Amministrazione Comunale: 1)La sospensione della trattazione del Rendiconto 2008, a causa di alcuni residui attivi inesistenti; 2) il documento che impegna il Sindaco a fare chiarezza sulla questione della potabilità dell’acqua, richiedendo le certificazioni sanitarie e il controllo da parte dei N.A.S. dei Carabinieri; 3) il Regolamento sulle Onoranze Ufficiali del Comune; 4) La mozione per chiedere di Sospendere l’asta pubblica e procedere alla vendita diretta al Parco delle Madonie dei locali di Corso Ruggero. Questa successione di atti, che hanno visto il prevalere dei gruppi di opposizione, non può essere frutto di mera casualità, anzi, al contrario, rende evidente il dato politico della inesistenza numerica di una maggioranza Consiliare a supporto della Quinta Giunta Guercio. Questo dato era già emerso durate la votazione che aveva visto respingere la Mozione di Sfiducia nei confronti del Sindaco.
E’ chiaro che ciò che è accaduto in quella occasione è ormai storia ma, politicamente, si impone la riflessione sul seguente quesito: avevano ragione, forse, quei consiglieri che ritenevano che occorresse azzerare tutto e ridare la parola ai cittadini, piuttosto che continuare a navigare a vista magari con maggioranze friabili e raccogliticce che potrebbero formarsi su singole questioni ma che, allo stato, non sembrano essere in grado di portare avanti una organica e coerente azione amministrativa?