“ I Carabinieri alla Targa Florio “

ritratto di Legione Carabinieri Sicilia - Comando Provinciale di Palermo

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PALERMO : 02 - 10 GIUGNO 2012. MOSTRA FOTOGRAFICA SUL RUOLO DELL’ARMA DEI CARABINIERI NELLE EDIZIONI MONDIALI DELLA “TARGA FLORIO”. ESPOSIZIONE DI AUTOVETTURE D’EPOCA.

Nel quadro delle iniziative connesse con la celebrazione del 198° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, il Comando Legione Carabinieri “Sicilia” ha organizzato di concerto con l’Associazione Culturale “Amici della Targa Florio”, un’esposizione di macchine d’epoca ed una mostra fotografica sul tema “I Carabinieri alla Targa Florio”, il cui scopo è quello di consentire alla cittadinanza di poter ammirare le autovetture che gareggiarono nelle competizioni degli anni decorsi e visionare le fotografie che ritraggono militari dell’Arma impegnati in attività istituzionale.
Nei giorni ed orari appresso indicati, il pubblico potrà visitare anche la Chiesa di “Santa Maria Maddalena” di epoca normanna, costruita nel 1187, con all’interno opere del GAGINI e la Sala della “Memoria” al cui interno sono presenti cimeli, divise storiche, documenti, foto d’epoca ed altro che attengono all’attività dell’Arma dei Carabinieri entrambe ubicate all’interno della Caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa con ingresso libero e gratuito:

- 02 giugno - dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19;
- 03 giugno - “ “ ;
- 05 giugno - soltanto nel pomeriggio - dalle ore 16 alle ore 19;
- 09 giugno - dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19;
- 10 giugno - “ “ .

Dal 1906 – anno della sua prima edizione – al 1973, quando la gara ebbe per l’ultima volta validità per il prestigioso Campionato del Mondo Sport Prototipi, la Targa Florio ha costituito l’evento agonistico più importante della Sicilia.
La manifestazione creata da Vincenzo Florio ha regalato all’isola notorietà e prestigio, avendo offerto all’automobilismo un evento sportivo che ha unito all’altissimo valore tecnico del circuito stradale delle Madonie la bellezza del suo paesaggio ed il calore del pubblico siciliano.
Grandi campioni del volante e tutte le più importanti case automobilistiche del mondo hanno preso parte alla Targa Florio, ben sapendo di partecipare ad una gara unica per ambientazione e difficoltà di guida; in questo senso, la gara merita oggi un posto di primissimo piano nella storia delle competizioni, al pari di Indianapolis, Le Mans, Silverstone ed altri circuiti internazionali.
Merito di Vincenzo Florio fu quello di porre le Madonie al centro della ribalta internazionale, specie negli anni successivi al secondo dopoguerra, quando l’immagine della Sicilia – per gli americani, gli inglesi, i francesi o i tedeschi - era ancora quella di una terra italiana ai margini del progresso.
In questo contesto, l’allestimento di ciascuna edizione della Targa Florio ha saputo esprimere sia le capacità operative del suo ideatore, sia quelle di tutti quei soggetti chiamati a concorrere – sull’intero territorio delle Madonie - al buon funzionamento di una complessa macchina organizzativa.
Di quella organizzazione, i Carabinieri sono stati una delle componenti fondamentali. I 72 chilometri del circuito stradale – da Cerda a Sclafani, da Caltavuturo a Scillato, da Collesano a Campofelice di Roccella, con le sue basi operative a Termini Imerese e Cefalù – richiedevano uno straordinario impegno sul fronte della sicurezza e dell’ordine pubblico.
Proprio i Carabinieri furono i principali artefici di quell’opera di prevenzione e controllo, che in certe edizioni della Targa Florio si confrontò con l’afflusso di 500.000 spettatori sul percorso di gara.
Il pubblico allora era solito affollare i migliori punti di osservazione della gara sin dalla notte che precedeva la partenza dei piloti. Naturalmente, la passione faceva sì che gli appassionati si piazzassero a pochi centimetri dalle velocissime traiettorie delle vetture.

Guardrail, muretti, cime di alberi e vie di fuga di curve erano i luoghi più ambiti dagli spettatori: compito dei Carabinieri – oltre alle chiusura delle vie di accesso al circuito - era quello di arginare un’indisciplina pericolosa per l’incolumità dello stesso pubblico e dei piloti.
‘ Rodaggio ’ di questo impegno per gli uomini dell’Arma erano i giorni che precedevano la gara.
Le grandi Case costruttrici – dalla Ferrari alla Porsche, dall’Alfa Romeo alla Ford – le scuderie private ed i piloti ‘privati’ erano infatti soliti provare le vetture sul circuito aperto alla circolazione.
I Carabinieri avevano allora il compito di mitigare la vena corsaiola di collaudatori e campioni del volante, chiudendo forse in qualche caso un occhio ma rappresentando sempre quel necessario presidio a tutela dello stesso prestigio della Targa Florio.
La storia dello stretto rapporto fra i Carabinieri e quella che è passata alla storia come “la gara più antica del mondo” è testimoniata in questa mostra allestita dal Comando Legione Carabinieri Sicilia e dall’Associazione Culturale “Amici della Targa Florio” di Palermo.
Le fotografie esposte al pubblico sono la testimonianza della presenza dei Carabinieri lungo il circuito stradale delle Madonie, talvolta ritratti da protagonisti, altre volte confusi tra gli spettatori.
Guardando questi scatti, ci si rende facilmente conto come gli stessi Carabinieri siano stati attori non secondari della stessa storia della Targa Florio: una constatazione che, ancora una volta, dimostra il radicato rapporto fra l’Arma ed il territorio siciliano.
Palermo, 01 giugno 2012

Comando Legione Carabinieri Sicilia; Associazione Culturale - Caserma “Carlo Alberto dalla Chiesa”;
Amici della Targa