Comizio del Sindaco ieri sera in Piazza Duomo

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Discorso del Sindaco Rosario Lapunzina

Concittadini

Oggi più che mai, in un momento di grave difficoltà, di incertezza sulle prospettive di tutti noi, alla politica si richiede chiarezza, trasparenza massima sugli obiettivi, sulle scelte che si adottano.
Mi sono impegnato, in campagna elettorale, a mantenere un contatto diretto con la Città: mi sono impegnato a ritornare in questa Piazza ogni sei mesi, per dare una puntuale informazione sull’attività svolta e sulle prospettive future.
E questo, aldilà di quanto doverosamente farò nei riguardi del Consiglio comunale, istituzione che rappresenta tutti i cittadini, sede del dibattito politico, di cui ho il massimo rispetto, anche per essere stato, nell’ultimo decennio, consigliere comunale.
Non abuserò, quindi, della Piazza, ma non esiterò a ritornarvi ogni volta che lo riterrò necessario, anche al fine di meglio illustrare le scelte più importanti e quelle che, a prima vista, possono risultare meno comprensibili, e, forse per questo, non pienamente condivisibili.
A chi mi ha definito tale, voglio dire che non mi sento un “tribuno”; ma, essendo stato eletto sindaco, il mio posto non è certo in “tribuna”, dove gli altri comodamente siedono, spedendo lettere e comunicati da qualche migliaio di chilometri distanza.
Le elezioni del mese scorso hanno segnato lo straordinario successo della mia candidatura, in quanto 3.300 elettori circa, pari ad oltre il 40 per cento del totale, hanno deciso che dovessi essere io il sindaco di questa Città.
Un risultato raggiunto nonostante la presenza di altri cinque candidati, in una campagna elettorale molto appassionante e combattuta.
Sarebbe stato auspicabile che da parte di tutti vi fosse una pacifica accettazione di un esito così chiaro ed evidente.
Così non è, se è vero che taluni, incapaci di accettare la sconfitta, elaborano tesi inverosimili, vaneggiano di fantasiosi accordi preelettorali, si accreditano quali sicuri destinatari di tutti i voti non espressi, e di quelli espressi per i candidati che avrebbero voluto eliminare dalla competizione.
Dopo averli inizialmente esclusi, organizzano ricorsi, di cui sempre più insistentemente, si parla in queste ore.
Vogliamo dire a chiare lettere, che ogni iniziativa di questo tipo, se è vera, ci lascia nella più assoluta tranquillità: siamo certi che le elezioni si siano svolte nella piena regolarità, sancendo un risultato inoppugnabile e premiando chi, alla politica dell’interesse di cui Cefalù è stata per lungo tempo vittima, ha anteposto la politica del servizio.
Quello stesso spirito di servizio che ci ha indotto, nei giorni successivi al voto, a valutare le strade migliori per assicurare elementi di stabilità e concretezza nel quadro politico.
La legge elettorale, certamente valida ed efficace per aver annullato l’effetto trascinamento che rendeva eletti a sindaco personaggi non votati dai cittadini, ha, come sappiamo, associato sistema proporzionale e turno unico nei comuni tra 10 e 15 mila abitanti.
Le 4 liste che sostenevano la mia candidatura si sono fermate ben al di sotto della percentuale di voti da me raccolta (totale 34.34%) e due di esse non hanno superato la quota di sbarramento del 5%.
Ne è conseguita l’elezione di soli 7 consiglieri, sui venti che compongono l’assemblea cittadina.
Avrei potuto prescindere, come alcuni sostengono, dalla ricerca di una maggioranza consiliare. Completare la squadra degli assessori con altri due nominativi di soggetti interni al percorso originario, premiando, ad esempio, persone valide che si erano spese in campagna elettorale, e presentarmi così in consiglio per ricercare un sostegno sui singoli provvedimenti.
Ho, però, percepito con chiarezza i segnali che giungevano da alcuni settori politici di questa Città che non hanno mancato, in queste settimane, di far trapelare i loro intenti bellicosi nei riguardi di questa esperienza amministrativa, ed il proposito di renderne arduo il percorso consiliare.
Gli stessi ambienti che, in silenzio, si muovono per presentare il ricorso contro il risultato elettorale.
Ho quindi ritenuto più opportuno ricercare una condivisione di altri soggetti sul medesimo impegno programmatico che ho assunto verso i cittadini, chiedendo loro di mettere a disposizione energie positive per amministrare questa Città, senza sotterfugi, senza accordi segreti, che mai avrei accettato.
E’ stata una scelta precisa che mi ha portato, ad esempio, ad escludere intese per la elezione di uno piuttosto che di un altro presidente del consiglio, in cambio di un futuro benevolo atteggiamento di settori che rivendicavano comunque il loro ruolo di opposizione.
Ho preferito che, se di accordi si dovesse necessariamente parlare, gli stessi dovessero riguardare la presenza diretta in giunta, perché sono convinto che solo chi ci mette la faccia può essere valutato e giudicato.
Ed è con la condivisione dei consiglieri eletti nelle liste del PD e di Svolta Democratica che ho ragionato con le liste ed i consiglieri che non avevano opposto un pregiudizio politico nei miei riguardi.
Ho così verificato la piena disponibilità dell’unico consigliere eletto nella lista Onestà e Tradizione a sostenere l’azione dell’Amministrazione.
Ed ho parimenti ricevuto disponibilità della Lista Le Ali e dei consiglieri del Partito della Rivoluzione. La scissione di questi ultimi dal consigliere di Cefalù Cambia, che tante polemiche ha determinato, non è dipesa dalla mia volontà. Ho soltanto ritenuto non condivisibile la richiesta di un immediato coinvolgimento, nella mia squadra, di soggetti indicati assessori da altri candidati a sindaco, diretti interpreti di una progettualità non votata dai cittadini. Se ciò ha provocato malesseri ed incertezze dentro quel gruppo, sino a provocarne la lacerazione, ciò non è addebitabile ad un mio oscuro disegno.
Perché di oscuro in questa vicenda non esiste proprio niente.
Posso assicurare i cittadini che non vi sono altri accordi se non quelli che prevedono il coinvolgimento nella attuazione del programma di governo, che potrà essere da tutti valutato. Non avrei, al contrario, potuto accettare l’idea di dover inseguire questo o quell’altro consigliere per ottenere, di volta in volta, il sostegno in consiglio comunale.
Questa operazione, lo ripeto, è alla luce del sole, con ciascuno chiamato alle proprie responsabilità. I cittadini potranno vedere chi fa bene e chi fa male. Chi svolge il proprio lavoro e chi no. Io sarò il primo ad essere giudicato, ma anche il primo giudice e non mancherò di rilevare e denunciare ciò che non dovesse andar per il verso giusto.
Sono comunque certo che la squadra di assessori, alla cui nomina ho voluto procedere prima della seduta di apertura del consiglio comunale, riuscirà a svolgere egregiamente il compito che l’attende.
I nomi che la completano, oltre agli iniziali Dottore Curcio e Dottoressa Leonardis, sono di professionisti locali, nei quali è ben visibile la voglia di impegnarsi per la nostra comunità: l’architetto Tony Cefalù e l’Avvocato Antoniella Marinaro, faranno, assieme ai loro colleghi, un egregio lavoro, perché sono animati dalla medesima volontà di ridare lustro e dignità a questa nostra splendida Città.
E’ per questo che, per me e per loro, chiedo il vostro sostegno e la vostra collaborazione. La collaborazione l’impegno, innanzitutto, di quanti si sono spesi, da candidati, in campagna elettorale, e , pur non avendo raggiunto il traguardo della elezione, rimangono parte integrante di un progetto di cambiamento che continua più forte di prima. E di quanti hanno condiviso il nostro desiderio di cambiare la Città e cui chiediamo, ora che è possibile farlo, di lavorare accanto a noi. Esprimendo, se è il caso, i loro dubbi, così come hanno fatto, in questi giorni alcuni cittadini, attraverso una lettera aperta. Mi sento di rassicurare loro e di rassicurare tutti i cittadini di Cefalù sul fatto che da parte mia non c’è obiettivo altro se non quello di lavorare per questa Città, cosa che faccio dall’indomani dello scrutinio.
Concittadini, il nostro “fine” non era quello di vincere le elezioni. Sarebbe servito a poco. La nostra scommessa è il poter cambiare questa Città.
Non avremmo fatto alcuna scelta in grado di nuocere al raggiungimento di un obiettivo che non è nostro, ma è di tutti i Cefaludesi che credono in una Città meglio amministrata. Lavoreremo esclusivamente per questo, sapendo che il vostro giudizio sarà la misura costante della qualità e dell’efficacia del nostro agire.

ritratto di mauro zito

EMOZIONANTE DISCORSO

IL COMIZIO DI IERI E' STATO PIU' EMOZIONANTE DI TUTTI QUELLI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE; ECCO QUALI SONO STATI I PUNTI CHE MI HANNO COLPITO DI PIU':

1) OGNI 6 MESI UN COMIZIO DI RENDICONTO ALLA CITTA';
2) COLLABORAZIONE DI CARABINIERI E POLIZIA NEL CENTRO STRORICO
3) CONTATTO (NON ESCUSIVITA') CLUB MED;
4) PERSONALE VOLONTARIO IN AUSILIO VIGILANZA URBANA
5) UNA SCALA PER MAZZAFORNO E UNA PER COLLEGARE LO SPINITO CON L'OSPEDALE;
6) COLLABORAZIONE DEL PERSONALE "CASSA INTEGRATO" (4 ORE AL GIORNO)
7) PULIZIA E DECORO CENTRO STORICO E LUNGOMARE;
8) DECESPUGLIAMENTO DI 24 CONTRADE;
9) MESSA IN SICUREZZA DELLA ROCCA;
10) ACCORDO CON APS E POTABILIZZATORE;
11) QUESITI E PROVVEDIMENTI SUL FUTURO DELL'OSPEDALE
12) CESSIONE DEI CREDITI COMUNALI AI CREDITORI PUBBLICI;
13) CREDITI PUBBLICI 17.000.000 DI EURO A FRONTE DI 12.000.000 DI DEBITI;
14) COLLABORAZIONE CON LE ALTRE LISTE E PARTITI;
15) SINDACO DI TUTTI, ANCHE DI CHI NON LO HA VOTATO.

COMPLIMENTI!!!

ritratto di Aldo Giambelluca

Relazione trimestrale

Concordo con te sul fatto che sia stato il suo miglior comizio (spero che qualche consigliere in opposizione abbia seguito), si è parlato di cose concrete.

Comunque spero che si passi dall'idea della "relazione semestrale" all'idea di una relazione tremestrale: Sei mesi sono tanti, basti pensare alla quantità di carne al fuoco accumulata in meno di 30 giorni! Inoltre un appuntamento ogni tre mesi potrebbe mantenere vivo l'interesse da parte dei cittadini (anche di quelli che non hanno accesso ad internet). Ovviamente è solo un idea.