In 30 Giorni

ritratto di Valeria Piazza

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È passato appena un mese, 30 giorni (inclusi Sabato e Domenica), in cui i cittadini di Cefalù ancora vedono per strada fac-simili elettorali e vecchi poster sbiaditi, e il neo eletto Sindaco della città Ruggeriana, Rosario Lapunzina, sembra sia passato sopra la città come un vento di maestrale.
Lo si aspettava da tanto questo vento, come nei giorni di scirocco o di afa…quando tutto è fermo e l’aria è irrespirabile e al vento nuovo che arriva si guarda con sospiro di sollievo perché il suo arrivo è la fine di qualcos’altro.
Il Sindaco Lapunzina…ancora per tutti, Saro, è quel vento agitato che si muove carico di quell’acqua che serve per irrigare i terreni aridi della nostra cittadina normanna.
Da giorno 8 maggio sono passati trenta giorni, trascorsi ora per ora al telefono, anzi ai telefoni (a volte contemporaneamente), per chiamare, contattare, risolvere ed esortare.
Già…esortare! Potrei anche definirlo “il Sindaco dell’esortare”, esortare a lavorare meglio; esortare il semplice cittadino a dare una mano; esortare a fare il proprio dovere e soprattutto esortare le istituzioni a guardare a Cefalù come un gioiello da riscoprire.
La voglia di fare che in queste ore ha investito il Comune nella persona del Sindaco Lapunzina è quel vento burrascoso che smuove le cose dal loro immobilismo.
I cittadini stanno avvertendo questo cambiamento, lo sentono ogni ora che passa, incontrandolo anche di notte a parlare con i dipendenti dell’ATO Ecologia e Ambiente per esortarli a pulire di più e meglio, lo vedono quando si reca personalmente nei posti dove sono state fatte delle segnalazioni di guasti, di mal funzionamento e di incuria.
Nasce così spontaneo e normale l’amore per una Città abbandonata, nasce il desiderio di collaborazione da parte dei molti cittadini che osservano questo cambiamento.
È grazie a questo “vento del fare” e “dell’esortare” che si iniziano a vedere da più parti richieste e proposte di collaborazione per la cura e l’attenzione verso i luoghi della città.
Si stanno ancora togliendo i cartelloni elettorali, da poco è stato nominato il Presidente del Consiglio e si è insediato il Consiglio Comunale, ed il Sindaco ha già voluto un incontro con i suoi cittadini, per spiegare le ragioni di un accordo politico che lo sostenesse proprio in quel Consiglio che lo ha visto per anni ai banchi della minoranza a “fare” anche lì, proposte e delibere.
Appena un mese e un punto del programma (che tiene sempre sulla sua scrivania) è stato attuato, cioè la Partecipazione. Ha voluto, e si sono attivati, 12 Tavoli Tecnici che permettessero a tutti i cittadini di partecipare e contribuire ai lavori dell’Amministrazione; è stato presente, ogni Domenica, alle radio locali per rispondere alle domande dei giornalisti e dei consiglieri dell’opposizione; ed infine ha voluto annunciare le deleghe assessoriali e spiegare le ragioni di un accordo più ampio tramite un Comizio, perché non vuole rinunciare al suo rapporto privilegiato con i cittadini.
Il vento del nuovo Sindaco si è appena alzato, smuovendo la numerosa polvere accumulata e anche qualche carcassa dimenticata qua e là.
Sarà un vento intenzionato ad abbattere tutte le porte chiuse della diffidenza e dell’indolenza e questi pochi giorni sono solo un turbolento preludio.

Valeria Piazza