Chi sono i responsabili?

ritratto di Angelo Sciortino

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Vediamo di capirci qualcosa in questo psicodramma, i cui atti vengono recitati di tanto in tanto nella Sala delle Capriate, ma le cui prove si svolgono prima di ogni rappresentazione in luoghi nascosti, sconosciuti al grande pubblico. Qualche volta la volontà dei consiglieri-attori di non deludere il pubblico li spinge a tentare gli ultimi ritocchi alla recita persino durante la rappresentazione. In questo caso si appartano nella stanza del Presidente, dove provano e controllano ogni espressione da dare al viso durante loro interventi, e soltanto quando sono soddisfatti tornano nell'aula consiliare a riprendere la recita del loro psicodramma.
Questo psicodramma in questo momento, forse per incompetenza del regista o per difetto del testo – di autore anonimo – è scaduto nella farsa, che però non diverte il pubblico, che non riesce a dimenticare di aver pagato un biglietto troppo caro.
I fatti sono noti: per oltre trenta mesi (30!) questo Paese è stato disamministrato come mai in passato. Per trenta mesi i giorni inesorabilmente sono scivolati addosso a politici e a burocrati, senza che essi si accorgessero di vivere. Nessuna strategia amministrativa da parte dell'esecutivo per rispondere alle impellenti necessità della Città, ma manovre di piccolo cabotaggio per trovare un posto al quale attraccarsi con quella piccola barchetta in balia delle onde; nessun progetto per intercettare i vantaggi (finanziamenti) offerti dalla Comunità Europea o per rilanciare le nostre attività – turismo, pesca, agricoltura, commercio - ; nessuna iniziativa per ridare una sana cultura ai giovani, in mano ad alcolici e droghe, frastornati dai bassi delle discoteche e degli impianti stereo montati sulle loro automobili.
Nulla di positivo, di costruttivo. Soltanto una sistematica opera di distruzione della nostra storia, del nostro paesaggio, della civiltà del vivere sociale. E' vero, il nostro Sindaco è un pessimo generale, che non sa scegliersi i colonnelli, ma i consiglieri non stanno dimostrandosi buoni soldati: tranne pochissime eccezioni, non hanno dimostrato mai un atto di eroismo, neanche quando, come oggi, ne hanno avuto l'occasione. Come gli Alpini in Albania durante l'ultima guerra mondiale, scalzi e mal comandati vengono respinti dal nemico, per poi essere additati come responsabili della sconfitta. E' quel che sta accadendo oggi: il nemico è rappresentato dagli equilibri di bilancio, che dovrebbero approvare o disapprovare, assumendosi responsabilità che non competono loro, ma agli scialacquatori politici dell'ultima dozzina di anni e ai loro consulenti finanziari del Comune.
Io spero, per il futuro di questa Città, che quei consiglieri non responsabili e quelli ravveduti la facciano finita con una mozione di sfiducia, che inchiodi definitivamente alle loro responsabilità gli Amministratori e i loro colleghi consiglieri, che ancora si ostinano a credere che un nuovo assessore possa parlare di applicazione di una legge ormai abrogata. Un nuovo colonnello scelto o accettato fra i ranghi da un generale privo di strategia e di capacità di comando.

ritratto di Giuseppe Aquia

come sempre la disamina di

come sempre la disamina di angelo è perfetta. la cosa che mi sorprende, sempre del nostro stupendo paese, è che ogni nuovo assessore, che si affaccia sul palco della sala delle capriate, faccia si che corriamo numerosi, ad assistere ed anzi a cercare insieme a lui di farci ancora una volta prendere in giro dall'incolpevole, e ripeto incolpevole, assessore. Pur di fare la festa ieri del salvatore oggi del natale e domani della pasqua quando lo capiremo che ci usano a uso e consumo?La nostra volontà e dico quella delle associazioni è animata dallo spirito giusto ma sono loro gli attori di turno che lo hanno capito e cercano come sempre di approfittarne.Per me nessuno di noi dovrebbe andare a queste chiamate solo nei periodi critici, e cioè le varie feste di cui poi il sindaco cerca sempre di prendere meriti.anche questo è un'appoggio indiretto a questo scempio a cui assistiamo da qualche anno.