RIFIUTI/PALERMO, TRIBUNALE DICHIARA AMIA INSOLVENTE

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L'Amia, l'azienda municipalizzata che si occupa di igiene ambientale a Palermo, è insolvente. Lo ha stabilito il Tribunale fallimentare del capoluogo siciliano che ha così accolto la richiesta avanzata della Procura. Il provvedimento, inoltre, ha stabilito che l'azienda venga sottoposta temporaneamente ad un regime di amministrazione straordinaria sotto il controllo di tre commissari nominati direttamente dal ministero dello Sviluppo Economico. I commissari, che avranno il compito di analizzare i conti dell'azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, dovranno anche mettere a punto un piano finalizzato al recupero economico della società. Ogni sei mesi, quindi, sarà presentato al tribunale un resoconto dettagliato sullo stato economico delle casse dell'azienda municipalizzata. La decisione, di fatto, allontana lo spettro immediato di un fallimento dell'Amia. "Non posso obiettare sulle valutazioni che sono state fatte dai giudici", ha commentato l'assessore comunale all'Ambiente Mario Parlavecchio. "Abbiamo fatto il massimo per salvare l'Amia e continueremo a lavorare duramente per portare avanti questa azienda che ha tanti dipendenti e opera un servizio fondamentale che è quello di mantenere pulita Palermo". L'azienda da alcuni mesi era finita nell'occhio del ciclone per la mancata regolarità con cui aveva pagato i dipendenti. La protesta del personale, che negava la raccolta dei rifiuti, aveva determinato l'accumulo di immondizia per le strade e causato forti disagi ai cittadini.
Fonte: www.virgilio.it