La terza è buona: dopo due passi falsi, il consiglio comunale di Castelbuono per l’acqua bene privo di rilevanza economica

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Finalmente è stata approvata in prima lettura dal Consiglio comunale di Castelbuono la modifica dello Statuto comunale in base alla quale il servizio idrico viene dichiarato privo di rilevanza economica, e la gestione può essere affidata soltanto ad enti o aziende pubbliche.
La proposta era già stata messa all’ordine del giorno del Consiglio per due volte, su proposta del Comitato no priv – contro la privatizzazione dell’acqua, fatta propria, con delle modifiche, dalla Giunta.
La proposta, come riformulata dalla Giunta, però, indicava, tra i possibili gestori, anche le “società di diritto pubblico”. Per rimediare il gruppo del Partito democratico (maggioranza) aveva presentato un emendamento soppressivo, illustrato dal consigliere Vignieri ed appoggiato dal Comitato no priv.
Inoltre il gruppo di minoranza (centro-destra, civica) aveva a sua volta presentato degli emendamenti, tendenti, tra l’altro, a sostituire l’espressione “società di diritto pubblico” con “società a capitale pubblico”.
Nella prima seduta il Consiglio non si era potuto pronunciare a causa della mancanza dei pareri degli uffici sugli emendamenti.
Nella seduta successiva il punto era stato a sorpresa rinviato su richiesta del Capogruppo del Partito democratico, per approfondimenti.
Infine, ieri sera (19-2) la modifica è stata approvata all’unanimità, con l’emendamento proposto dal Pd (illustrato dal capogruppo Mazzola), che elimina le “società di diritto pubblico” dai possibili affidatari del servizio idrico.
Sono stati invece bocciati gli emendamenti dell’opposizione.
I consiglieri di opposizione erano precedenbtemente usciti dall’aula per protesta contro il rinvio della trattazione di un punto inserito al’ordine del giorno su loro proposta.
Il Sindaco era assente, e nessun esponente della Giunta presente ha preso la parola. La volta scorsa, invece, sembrava che l’amministrazione attiva propendesse per un accordo sugli emendamenti dell’opposizione.
Adesso la delibera dovrà tornare in Consiglio comunale per la seconda lettura.
Il comitato no priv auspica che, in quella sede, non ci siano ulteriori ripensamenti.
Per il comitato no priv – contro la privatizzazione dell’acqua di Castelbuono
Gioacchino Cannizzaro