CEFALU', UN PESCATORE SI IMBATTE IN UN CARICO DI 31 CHILI DI HASHISH E LO CONSEGNA AL DIRIGENTE DEL LOCALE COMMISSARIATO
Un pescatore cefaludese, al ritorno da una battuta di pesca, ha incrociato nello specchio acqueo antistante la locale contrada “Kalura”, a circa 500 metri dal porto “Presidiana” e 300 metri dalla scogliera, un borsone di iuta che è risultato contenere la bellezza di 31 (trentuno) chilogrammi circa di sostanza stupefacente del tipo hashish, un quantitativo di droga mai sequestrato in una volta sola dalle Forze di Polizia a Cefalù.
Dopo l’incredibile rinvenimento lo zelante pescatore, intuendo subito dal tipo di confezionamento del pacco e dalla presenza degli inconfondibili panetti al suo interno che potesse trattarsi di sostanza stupefacente, ha immediatamente chiamato il Dirigente del Commissariato Manfredi BORSELLINO che, precipitatosi sul posto unitamente a personale della squadra investigativa, ha constatato che effettivamente si era di fronte ad un rilevante carico di sostanza stupefacente, verosimilmente del tipo hashish.
La conferma si è avuta poco dopo, quando, scartato il pacco negli uffici del Commissariato, innanzi agli increduli operatori si sono presentati ben 50 (cinquanta) “panetti” del peso lordo di circa 560 grammi dentro i quali vi erano ancora 5 (cinque) “panetti” più piccoli, avvolti dalla classica pellicola trasparente del tipo da cucina, questi ultimi del peso ciascuno di 106 grammi circa.
Il rilevante quantitativo di droga è stato sottoposto a rilievi fotografici ed accertamenti sono in corso per stabilire la riconducibilità dello stesso ad un carico di sostanza stupefacente oggetto di pregresse investigazioni.
La sostanza stupefacente è già stata inoltrata al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Palermo che in seguito alle analisi qualitative e quantitative di rito ha stabilito che trattasi di hashish purissima che sul mercato, venduta al dettaglio in dosi di 1 grammo, potrebbe avere un valore superiore alle 200.000 (duecentomila) euro.
In ogni caso al momento sembra escludersi che il quantitativo di droga possa essere stato gettato in acqua dalla scogliera e quindi provenire dalla terraferma.
Dal Commissariato un "vivo" e "sentito" ringraziamento al pescatore cefaludese che ha rinvenuto il carico di droga e che, senza alcuna esitazione, ha contattato il responsabile del locale Commissariato. Senza questo semplice ma importantissimo "gesto civico", molto probabilmente la sostanza stupefacente sarebbe ritornata nella disponibilità di malviventi senza scrupoli e avrebbe potuto alimentare lo spaccio al minuto di quelle droghe che, purtroppo, vede spesso tra i principali fruitori le giovani generazioni.