Provo a fare una breve e unica sortita nel campo della “politica”.
Credo che ogni persona di buon senso si debba ormai rendere conto del fatto che il metodo secondo cui si invitano tutti a dire quale candidato preferisce ( elezioni) non garantisce che ad una data carica pervenga la persona più qualificata. E’, credo, un difetto della democrazia, si potrebbe dire che si privilegia la quantità rispetto alla qualità, in quanto l’unica qualità che viene premiata è la capacità di raccogliere il maggior numero di consensi ( con qualsiasi metodo), per l’appunto un numero, che prescinde dalle qualità e competenze necessarie ad amministrare,( e questa è realtà non teoria).
Occorre quindi qualcosa di diverso. La pratica che mi appare più confacente potrebbe essere quella del concorso pubblico, per ogni carica da attribuire ( sindaco, assessori, consiglieri).
Non dovrebbe essere difficile per un team di esperti in vari campi elaborare una serie di prove d’esame per valutare la reale competenza nonché dirittura morale, grado di cultura etc., di cui dovrebbe essere provvisto ad es. un assessore alla pubblica istruzione o ai lavori pubblici e così via; esami specifici per specifici incarichi. Esami ovviamente pubblici. L’unico punto debole è la composizione della commissione d’esami, ma forse si potrebbe ovviare cercando esaminatori al di fuori anche del contesto locale e nazionale. La mia personale predilezione andrebbe ad una commissione proveniente dalla Cina, dove notoriamente con certe cose non si scherza. Non so quanto tutto ciò rispetti la democrazia ma certo garantirebbe una maggiore efficienza. Una possibile alternativa o compromesso potrebbe consistere
nel far sostenere l’esame a chi si vuol candidare e poi ammettere all’elezione tradizionale soltanto chi è stato promosso, ma sarebbe uno spreco di soldi pubblici.
DEMOKRATIA
sono certo che lo stesso libero pensiero da lei qui espresso avrebbe avuto la stessa occasione di esprimerlo nei blog internet della democratica Cina
Caro Salvatore, sempre mi
Caro Salvatore, sempre mi sono trovato d'accordo con te, ma non in questa occasione.
Ammetto che lo sforzo di trovare una soluzione per un corretto funzionamento della democrazia e per una sua maggiore efficienza ti hanno spinto a questa tua proposta, ma temo che la soluzione equivarrebbe a buttare l'acqua sporca del bagnetto con tutto il bambino.
Sia chiaro che non dubito delle tue buone intenzioni e spero che tu non dubiterai, a causa del mio dissenso, della mia stima e della mia amicizia.
Salvatore, la tua proposta
Salvatore, la tua proposta ritengo sia dettata dal buon senso e dalla necessità di avere amministratori competenti nella gestione della cosa pubblica.
La condivido pienamente. Molti asini che occupano posti di responsabilità nella pubblica amministrazione, perché "nominati" sarebbero costretti, con il tuo metodo, a cercarsi un'altro mestiere. Se il metodo é efficace perchè permette di selezionare una classe dirigente capace e competente, il costo sostenuto, verrà ammortizzato da una virtuosa gestione economica del pubblico denaro, ripagando il sacrificio di chi paga le tasse.
E' chiaro che i "nominati" sono terrorizzati da una simile demokratica rivoluzione.
Breve escursione nella politica per TOTO'
Non sarebbe male la Tua idea dei Cinesi, tanto tra Cinesi e Politici ci sarebbe un'intesa perfetta, nel linguaggio, peccato che gli unici che continuerebbero a non capire niente, restermmo in MOLTI.
O NO?!
Ciao.
estratto dall'ipotesi di bando
Il concorrente deve essere alto almeno 1.80, occhi celesti, biondo, di pura razza ariana, spiccata predisposizione al comando..........
p.s.
evidentemente ricorrendo i 150 anni dell'unità d'Italia dobbiamo ancora vedere scorrere molta acqua sotto i ponti per parlare di libertà, fratellanza, uguaglianza, democrazia.
Ha da passà 'a nuttata!
Non c'è altro da aggiungere!
estratto del bando
Provocazione del tutto disinteressata quella di Patanella.
Appare del tutto evidente che non é più sufficiente ai fini dell'elegibilità per una carica pubblica, ad oggi, la licenza elementare.
La competenza e la professionalità nel settore cui fà riferimento la delega é del tutto indispensabile.
Anche mettendoci tutta la buona volontù, io non lo vedo a "TURI BADDA" Consigliere od Assessore al turismo.
Mi sembra
Mi sembra inopportuno,fuorviante,scorretto se da una proposizione generale e puramente teorica si dovesse scendere su un piano personale o in qualche modo offensivo.
Salvatore
ha posto una questione che è macroscopica: la competenza (da vari punti di vista) di chi deve andare a svolgere un ruolo fondamentale per la vita sociale (economica, culturale, etc...).
E' chiaro che con il puro e semplice metodo del consenso questo indispensabile requisito non è garantito, anzi è di tutta evidenza che chi è più esperto nell'agire forme losche di potere ha ampio margine di azione stante il non certo spiccato livello di informazione e quindi di capacità discriminante della massa degli elettori.
La selezione della classe dirigente lasciata ai criteri dei partiti ha già dimostrato ampiamente i suoi limiti.
Che occorra pensare ad un criterio selettivo "più oggettivo", a garanzia dell'interesse dei cittadini e non della casta, è una esigenza sulla quale è davvero sconfortante vedere irridere e scherzare.
Salvatore non ha certo inteso dare "la soluzione" ma provocare una riflessione su un problema che è diventato drammatico nella nostra realtà nazionale e locale.
Irridere e scherzare
mai scherzato con la democrazia che è conquista di civiltà e fame dei popoli
Socrate e Hayek: far funzionare la democrazia
Il problema posto da Salvatore è serio e vecchio di almeno 25 secoli. Io non condivido, come ho detto, la soluzione da lui proposta, ma ciò non toglie che il problema esiste e bisogna dare atto a Salvatore di averlo posto, specie in un momento in cui deve decidersi come votare.
Con Socrate possiamo dire che una democrazia sarà vera e garante della libertà dei cittadini soltanto quando costoro sceglieranno con scienza e coscienza. A questo mirava l'insegnamento di Socrate: a contribuire a creare cittadini migliori.
Dopo secoli e nonostante il ritorno della democrazia, abbiamo assistito al paradosso che il nostro voto può essere adoperato per toglierci la libertà, come insegnano i casi di Mussolini e di Hitler, che furono "eletti". Per non parlare di Lenin e Stalin.
Da tempo ci arrabattiamo a trovare marchingegni elettorali che ci aiutino a non cadere in questo paradosso e a perdere la libertà con il nostro stesso consenso. Uno studioso, premio Nobel, ha azzardato quella che ritengo una soluzione intelligente e praticabile. Lo studioso è stato Hayek, nel suo "Legge, legislazione e libertà", il cui studio non finirò di consigliare a tutti coloro che s'imbattono nel problema del buon funzionamento della democrazia.
Che cosa propone Hayek? Per rispondere brevemente tralascio molta parte del suo pensiero e mi soffermo sulla soluzione ch'egli propone per la scelta dei candidati. Costoro saranno scelti dalle singole categorie (non ordini!) che compongono la società civile: gli avvocati sceglieranno i candidati avvocati; i medici, i medici; i commercianti, i commercianti; i professori, i professori; gli operai, gli operai e così via. Tutti costoro, scelti con cognizione dai "colleghi", saranno i candidati alle elezioni generali e risulteranno eletti quelli scelti dall'intero corpo elettorale.
Quindi niente esami e commissioni per stabilire le capacità dei candidati. Soprattutto niente clientele partitiche e insignificanti e inutili votazioni degli iscritti o simpatizzanti dei partiti della "casta".
Perché non ci si è ancora orientati in questo senso? Credo perché la "casta" non studia e i cittadini ancor meno, visto che propongono soluzioni come se si trattasse di scegliere un allenatore di calcio o un nuovo attaccante.
Potresti,per favore,
Potresti,per favore, applicare questa teoria alle elezioni comunali facendo una simulazione,un esempio pratico ? E non dimenticare qualche categoria ( sarebbe discriminazione).E chi garantisce poi che i pescatori sceglieranno il pescatore più capace d'amministrare e non quello che farà più promesse? O i medici o i professori etc.?
Sceglieranno "sapendo" e
Sceglieranno "sapendo" e tenendo conto che le persone scelte da loro dovranno essere votate da TUTTI gli elettori, per cui le loro "promesse" ai colleghi saranno insignificanti. Mentre sarà importante che agli elettori no stanno presentando un incapace.
Io non posso dimenticare qualche categoria, perché saranno loro a offrire i loro candidati.
Non pretendo che tutto questo sia perfetto, ma è sicuramente meglio degli albi, degli esami e delle relative commissioni d'esame, che tu in buona fede proponi. Non dimenticare che la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.
Socrate e Hayek
Caro Angelo,
voglio dare anche io uno sprazzo di cultura e quindi ricordo prima a me e poi a Te che c'era nei tempi andati una persona con il lanternino. Si chiamava DIOGENE, e come tu ben sai cercava l'UOMO che avesse conservata la virtù più rara.
Come vedi si ruduce tutto ad una questione di UOMINI e non di uomini.
"Con Socrate possiamo dire
che una democrazia sarà vera e garante della libertà dei cittadini soltanto quando costoro sceglieranno con scienza e coscienza", è questa la unica vera soluzione, ogni altra soluzione sarebbe un artificio che potrebbe essere manipolato.
Occorre dunque lavorare sulla formazione dei "cittadini" a partire dalla scuola e poi attraverso tutte le forme di socializzazione, a finire con la trasparenza delle varie amministrazioni e la incentivazione della pratica della partecipazione.
E' un programma a
E' un programma a lunghissima scadenza e forse manca chi possa portarlo avanti.
Spesso gli uomini
con le loro "strumentazioni", supponendo di volere imbrigliare il corso della storia, combinano più guai che altro sperimentando soluzioni che finiscono per essere peggiori del male che vorrebbero curare.
A volte può aiutarci ricordare che siamo "attori", strumenti di forze epocali più grandi di noi, sugli esiti finali della cui lotta davvero poco possiamo fare, se non provare a migliorare noi stessi e un pò anche gli altri.
Hai ragione! La storia non
Hai ragione! La storia non è altro che il risultato delle azioni inintenzionali degli uomini, infatti.
Ma questo non ci esime dall'avere idee e opinioni o di fare tentativi ed errori. Purtroppo questo è il destino umano.