Piano commerciale o programma di transumanza.

Ritratto di Angelo Sciortino

9 Ottobre 2012, 11:35 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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E' indispensabile che i cittadini e, soprattutto, fra essi i commercianti di Cefalù, seguano con attenzione che cosa è accaduto e che cosa deve ancora avvenire quasi a loro insaputa.

Ieri, 8 ottobre, si è riunita la Commissione consiliare Commercio, per esaminare la determina relativa al nuovo Piano commerciale del Commissario ad acta dottor Marco Giovanni Bonura, nominato dall'Assessore regionale delle Attività Produttive.

Ai lavori della Commissione era presente anche l'Assessore comunale al ramo, che non ha potuto dare alcun chiarimento, non conoscendo l'argomento, perché era stata informata di esso e della relativa riunione soltanto qualche ora prima! Ottimo modo di procedere di un'Amministrazione, che aveva promesso agli elettori una rivoluzione rispetto al passato.

Le incongruenze, però, non finiscono qui.

Il Commissario precisa, nella premessa alla propria determinazione, che già il 27 maggio 2011 egli aveva affidato l'incarico di redigere il piano commerciale a un gruppo interno alla burocrazia comunale, composto dall'ingegnere Duca, dai geometri Rosario Cascio, Angelo Capuana, Salvatore Purpura, dalle dottoresse Patrizia Villari e Maria Fertitta.

Il Commissario, dopo questa premessa, aggiunge un “Visto”, un “accertato”, un “considerato”, due “ritenuto” e alla fine un “determina”. Manca, in verità, quel che considero la parte più importante: un “tenuto conto” dell'opinione dei commercianti cefalutani, diretti interessati a siffatte decisioni. Possibile che dal 27 maggio 2011 nessuno fra gli incaricati abbia sentito il bisogno di far sì che questi commercianti venissero informati? Possibile che neppure l'Assessore al ramo fosse stato informato e forse neanche altri membri dell'Amministrazione? In fondo non si trattava di decidere sulla destinazione di una transumanza di greggi, dove le pecore non devono essere informate.

E' vero che il Commissario fa obbligo di trasmettere entro 5 giorni dalla presente (determinazione) il progetto di piano commerciale al Consiglio Comunale al fine del coinvolgimento partecipativo dello stesso organo nel procedimento di adozione che, ove lo ritenesse opportuno, dovrà esprimersi con deduzioni motivate, nella prima seduta utile, ma se qualcuno crede che, a determinazione approvata dal Commissario, questo “coinvolgimento partecipativo” risolva il problema di una totale assenza di trasparenza e d'informazione da parte di siffatta burocrazia e della stessa Amministrazione, se non stigmatizza tale comportamento, allora costui si sbaglia o forse preferisce essere un suddito.

Non credo, però, che i commercianti di Cefalù siano disposti ad accettare che altri, a loro insaputa, decidano per loro. Se sono disposti ad accettarlo, allora affidino a costoro anche la loro contabilità.