Respinto il ricorso di Edoardo Croci

Ritratto di Quale Cefalù

9 Ottobre 2012, 18:22 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Il Tribunale amministrativo regionale, presieduto da Filippo Giamportone ha respinto il ricorso di Edoardo Croci, candidato di centro destra alle elezioni comunali dello scorso 6-7 maggio. Il Tar della Sicilia ha, quindi, confermato l'elezione di Rosario Lapunzina a Sindaco di Cefalù.
I ricorrenti Edoardo Croci e Giovanni Serio sono stati, inoltre, condannati al pagamento delle spese processuali.

"Il Tar - afferma Lapunzina - ha preso atto della volontà popolare".

"Accogliamo con soddisfazione la decisione del Tar di respingere il ricorso", dice il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo. "E' una decisione - continua Lupo - che sono certo farà felici tutti i cittadini di Cefalù che, in questi primi mesi guidati dall'amministrazione Lapunzina, stanno assistendo alla rinascita della loro città, devastata dal mal governo di centrodestra".

Presto vi daremo ulteriori notizie.

Commenti

Non credo che sia piacevole e utile commentare la sentenza del TAR, che ha respinto il ricorso di Croci. A dimostrare quanto non sia utile, lo dimostrano i commenti dei due diretti interessati: il perdente è giustamente rammaricato e, bontà sua, preoccupato per il futuro di Cefalù; il vincitore, invece, gongola e si dice “finalmente” il Sindaco di Cefalù. Anche i suoi sostenitori parlano della sentenza come di “un'altra sua vittoria” e, quando scrivono il commento, aggiungono almeno cinque punti esclamativi, tanto è grande la loro meraviglia.

Se non è piacevole né utile commentare, l'occasione è però troppo ghiotta per fare un po' d'ironia e divertirci grazie ai due titani, che si sono sfidati in questa battaglia degna di un poema omerico.

In verità, tutto è cominciato con una semplice gara elettorale, che si è trasformata in una battaglia, quando il contendente perdente ha messo in discussione l'arbitro e la sua decisione, adducendo la motivazione che la partita era stata falsata dalla presenza in campo di una palla in più.

Così, anche se in un primo momento aveva dichiarato che non avrebbe messo in discussione la decisione degli elettori, ha invece presentato un ricorso. Tutta colpa di una indigestione in una cena a Sant'Ambrogio, che gli causò prima fortissimi crampi allo stomaco e poi un annebbiamento mentale, che il ristoratore, su consiglio dei medici, cercò di alleviare, esaudendo il più possibile i suoi insani desideri, fino al punto di sottoscrivere anch'egli il ricorso. Quel povero uomo non poteva lasciarsi solo, avrebbe potuto persino commettere un atto insano!

Dall'altra il vincitore, che finalmente può godersi senza alcuna preoccupazione i fiori sparsi per tutto il paese e passeggiarvi senza timori per il futuro. Se in 120 giorni ha rivoltato Cefalù come un calzino, figuriamoci cosa farà in più di quattro anni!

Intanto, certamente ricorderà, camminando per le vie del Paese, le parole di Domenico Modugno: Solo va un uomo in loden e va dicendo ai fanali illuminati adieu... La speranza è che questo basti a consolarlo dei dispiacere che la burocrazia già gli dà in ogni occasione e altri si prepara a dargliene. Soprattutto speriamo che questa consolazione non gli faccia dimenticare l'impegno di risanare le martoriate finanze del Comune.

Vedremo domani sera, quando il Consiglio discuterà del rendiconto 2010.