Polizzi "Generosa" e... Cefalù?

Ritratto di Angelo Sciortino

15 Ottobre 2012, 13:12 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Nel 1215 Federico II aveva fatto trasportare dalla Cattedrale di Cefalù a quella di Palermo i due sarcofagi di porfido egiziano, che nel 1145 Ruggero II aveva destinato a sé e alla sua famiglia. Il vescovo di allora lo scomunicò per questo atto, ma fu pronto a ritirare la scomunica, quando ricevette in cambio il feudo della “Cuttura” o “Cultura”.

Nel 1234 lo stesso Federico attribuì a Polizzi l'appellativo di “generosa”, che da allora entrò a far parte del suo toponimo. Questo riconoscimento di Federico premiava la concreta generosità di Polizzi, che partecipò attivamente, con uomini e viveri, alle guerre sostenute da Federico, come prima aveva partecipato a quelle dei Bizantini contro gli Arabi e come dopo parteciperà a quelle sostenute da Martino il Giovane e dalla moglie Maria di Navarra contro i baroni ribelli.

Cefalù, quando subiva un torto, quindi, scalciava come un bimbo e poi si acquietava all'offerta di un piccolo dono, un placebo; Polizzi non scalciava e non mormorava: combatteva.

Ecco allora l'appellativo di “Generosa” per Polizzi; a quando quello di “Placebica” per Cefalù?