Alcune considerazioni

Ritratto di Salvatore Culotta

17 Ottobre 2012, 10:35 - Salvatore Culotta   [suoi interventi e commenti]

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In un, spero costruttivo ed educato, prosieguo di variegati interventi sulla gara svoltasi ultimamente espongo alcune riflessioni.

Non ho, chiaramente, una specifica preparazione nei diversi campi interessati, pur nondimeno credo di poter fare alcune osservazioni, e confidare in competenti argomentazioni sulle seguenti note :

  • Una minoranza, palesemente danarosa, impone la sua particolare volontà ( non per spirito altruistico ma per il proprio elitario piacere) alla maggioranza degli abitatori di questo paese o città che sia;
  • Un ormai annoso lavaggio del cervello : “questa iniziativa è buona perché richiama tante altre persone e c’è quindi una benefica ricaduta economica” ( cosi vien detto ma  se fosse vero, dato il gran numero di manifestazioni, si dovrebbe vedere un netto miglioramento di standard di vita, di servizi, di condizioni abitative dell’intera cittadinanza )
  • Plagio : suscita pena e indignazione in  chi ancora possiede buon senso la partecipazione  di bambini, esibiti da forse frustrati, certamente ricchi, genitori che non esitano a privare i loro figli di tutto ciò che la loro età e natura esigerebbero;
  • 48 ore di rumorosa esaltazione non controbilanceranno mai un solo minuto di sofferenza di un singolo, tanto più se  malato; ed è offensivo per ogni comune intelligenza sentir proferire ipocrite scuse mentre si continua con cieca ostinazione nell’azione disturbatrice;
  • Un vero impegno ed una solida professionalità, requisiti ormai necessari per portare avanti manifestazioni di alto livello, niente hanno a che vedere con improvvisazioni paesane;
  • L’attuale stato di degrado culturale e di valori e di pensiero andrebbe contrastato non da singoli ma dalle Istituzioni (locali), siano esse Scuole, Amministrazioni Comunali, Associazioni, Mezzi d’informazione.

E’ ovvio che a partire da questo fatto di cronaca si potrebbero fare altre e ben più approfondite e documentate riflessioni, ma ho poca fiducia che persone dalle ottime capacità intervengano a dare una mano alla crescita di tutti noi che qui abitiamo.

P.S. se la qualità delle risposte - diciamo così “antagoniste” - è del tipo “10, 100, 1000 …” o non va oltre il gratuito insulto allora il suddetto degrado è pienamente confermato.

Commenti

Abbiamo la stessa età e quindi entrambi ricordiamo la Cefalù di cinque decenni fa, quando per essa si poteva ancora sognare un radioso futuro, perché ancora aveva molto da offrire: bellezze paesaggistiche e arte; tranquillità ("placentissima"!) e un esordiente fervore culturale; il richiamo del mare e la corona dei monti madoniti. Chi altri, in Sicilia, aveva tutte queste cose insieme? Neppure Taormina, che ebbe la fortuna d'essere "scoperta" dai Tedeschi sul finire dell'Ottocento. Noi, invece, fummo "scoperti" dall'incolto turismo del Village Magique. Un turismo apportatore di luoghi comuni, d'ignoranza e di pensieri pruriginosi. Tutte cose che, sommate al nostro provincialismo, hanno creato questa Cefalù odierna, dove il sogno ricorrente è quello di somigliare al peggio: "per un giorno Cefalù è stata una piccola Montecarlo"! Chi lo ha detto e pensato, avrà creduto che anche Cefalù non poteva non avere il suo casino: laddove slot machine, gratta e vinci e lotto continuo danno l'offerta anche di un piccolo casino.

Non si accorgono che si sono ridotti così in piccolo, che hanno reso altrettanto piccola Cefalù, che ormai non è più appetibile se non a turisti "pedofili".

Speranze? Nessuna! Persino la volgartà è provinciale e ignorante!