3.532 firme per chiedere al Presidente della Provincia un intervento urgente per il ripristino delle strade danneggiate

Ritratto di Quale Cefalù

26 Ottobre 2012, 23:46 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Fonte: Esperonews - Francesco Fustaneo – 26/10/2012

Che le strade provinciali delle Madonie siano tristemente note a residenti e turisti per il fatto di essere deteriorate, è ormai un fatto assodato. Percorrendole, chiunque non può fare a meno di chiedersi perché nulla si è fatto e nulla si continui a fare per assicurare ai viaggiatori strade efficienti; come se non fosse un diritto viaggiare in condizioni di stabilità, senza enormi buche che ostacolino il percorso, stabili lì da anni senza che nessun ente competente si preoccupi di porvi rimedio. Ancora manti cedevoli e vegetazione che invade la corsia, causando gravi problemi di visibilità ai guidatori. Alcuni giovani, mossi dal disgusto per una politica che rifiuta di adempiere ai suoi doveri, hanno deciso di dar seguito ad una protesta costruttiva, dando avvio questo luglio ad una petizione con contestuale raccolta di firme.
L’iniziativa nata a Isnello, si è ben presto diffusa nei vicini paesi del comprensorio madonita. L’oggetto della petizione concerne la richiesta al Presidente della Provincia di un intervento urgente per ripristinare quelle strade, di cui proprio la Provincia è competente, la cui manutenzione ordinaria e straordinaria è stata in questi anni marginale, se non addirittura assente. Tra le arterie provinciali citate, vi sono quelle che interessano i Comuni di Campofelice di Roccella, Collesano, Isnello, Gratteri, Castelbuono, Cefalù, Scillato, Caltavuturo, Petralie, la Località Piano Battaglia, e in particolare le SP n. 54, n. 54 bis, n. 24, n. 9, n. 9 bis.“
L’idea di dare avvio ad una petizione si è concretizzata a luglio - spiega uno dei promotori, Marcello Catanzaro, - ed è proseguita nei mesi successivi. Oltre alla mera raccolta delle firme, abbiamo organizzato incontri e conferenze sul tema a Isnello, a Campofelice di Roccella, Caltavuturo e Castelbuono”. […]

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