Il comizio del Sindaco Lapunzina.

Ritratto di Angelo Sciortino

12 Novembre 2012, 12:33 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

 

Sul comizio tenuto ieri sera dal Sindaco è forse presto per parlare, almeno fino all'audizione presso la Corte dei Conti mercoledì prossimo, 14 novembre. Per adesso parlano meglio e più due foto, scattate da Pino Lo Presti. Nella prima, che ho posto nell'immagine di prima pagina, si vede il volto tirato e sofferto del Sindaco, com'è giusto che sia per chi ha la responsabilità di dover dire cose spiacevoli: nel caso in questione, il grave momento vissuto da Cefalù. Nella seconda, in testa a questo intervento, si vede il Sindaco scendere la scaletta del palco e fa pensare, almeno questa è stata la mia sensazione, al Paese che scende verso il buio di un incerto domani.

L'unica certezza che possiamo ricavare è che l'agonia sta per finire. Altra cosa è decidere se la sua fine segna la guarigione o la morte del Paese. Questo il Sindaco non ce l'ha detto, né poteva dircelo. Ci ha soltanto fatto capire che la meta toccherà a noi sceglierla. Soprattutto toccherà a noi pagare per le colpe altrui. Dovremo pagare sicuramente, ma sta a noi decidere se per salvarci o per morire.

Che il dilemma fosse questo lo hanno già capito il Sindaco e anche i Consiglieri comunali, siano essi d'opposizione o di maggioranza.

A quelli d'opposizione è andato il ringraziamento del Sindaco per il senso di responsabilità dimostrato durante le discussioni in Consiglio. Un ringraziamento ripetuto ben tre volte. Mi chiedo e chiedo al Sindaco: ma l'appello al senso di responsabilità non poteva farsi prima di determinare una separazione netta tra maggioranza e opposizione, per garantirsi una “maggioranza” di governo? Questo avrebbe permesso quel dialogo, che per circa sei mesi non c'è stato, e quasi certamente avrebbe permesso di fare, in sei mesi, le cose che ora si vorrebbero fare in pochi giorni e assillati dai creditori e dalla Corte dei Conti.

Inutile parlare, in questo momento, delle colpe della lunga finanza allegra del passato. Se ci salveremo, i colpevoli ne risponderanno sia giudiziariamente e sia politicamente. Per adesso bisogna agire, ma non come nei mesi scorsi, ma con la collaborazione di tutti. Sarà capace, il Sindaco, di chiedere e dare collaborazione? Saprà essere il Sindaco di tutti e non soltanto di coloro che applaudono? Da queste scelte, anche se tardive, dipende che il Sindaco non sia come colui che il suo successore potrà additare come responsabile di un danno, così come egli può giustamente additare due dei suoi predecessori.

Sospendo, quindi, ogni giudizio, in attesa di quel che accadrà nei prossimi giorni.