6 Agosto 2014, 10:28 - Salvatore Culotta [suoi interventi e commenti] |
Dopo diversi mesi da quando è stato stabilito il biglietto d’ingresso alla Rocca e dopo più di 70.000 euro incassati non si vede speso un centesimo per la manutenzione della Rocca stessa, soltanto ci si preoccupa di far scopare la scala, lasciando nel più completo abbandono le cose più importanti quali sono di fatto gli scavi archeologici, i camminamenti, le aree di sosta, e ogni altra emergenza. E’ stata anche acquistata una baracca in legno che funge da biglietteria. Non so quali siano i programmi e i tempi d’intervento (?) decisi dall’Amministrazione ma mi sembra ovvio che la prima e più urgente cosa debba essere la cura e la salvaguardia dell’esistente, di tutte quelle opere che con soldi e fatica sono state realizzate.
Il piccolo edificio nei pressi della scalinata, da poco crollato, e che sarebbe potuto essere un confacente locale per la biglietteria, anche dislocandovi l'attuale ingresso.
I capperi, anche se buoni e decorativi, sono un brutto condimento per le mura
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In mancanza di qualsiasi indicazione o recinzione i visitatori, per la maggior parte ignari, passeggiano dentro gli ambienti recuperati, in barba anche agli utilissimi cartelli
Una immagine per gratificare chi si impegna a tenere pulito perlomeno il percorso
L'area dei magazzini subito dopo la conclusione dei lavori Oggi
La piccola vasca all'ingresso della zona magazzini, a fine lavori, opportunamente recintata Oggi,usata come scalino
Le basi della recinzione a suo tempo realizzata per delimitare l'area degli scavi |
Camminamento
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L'inutile sbarramento, privo di qualsiasi indicazione, che dovrebbe impedire l'accesso a zone pericolose ( sullo sfondo due persone)
La gradinata, punto panoramico, nel camminamento verso i 5 Pizzi Pietre, nella cinta merlata, in precario equilibrio
Che Dio ci (?) illumini
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Commenti
Pino Lo Presti -
Ma che ne è infatti degli "incassi"?
Il sig. Calabrò (custode della Rocca) viene compensato ancora con 300 euro? (Vedi: "Determine che passione" - http://www.qualecefalu.it/node/135)
Salvatore Culotta -
Sapere è potere, per cui è
Sapere è potere, per cui è più opportuno che siano in pochi a "sapere".
Pino Lo Presti -
Hai proprio ragione
non fa una grinza!