"Sulle orme di Cecco Angiolieri....."

Ritratto di Giuseppe Maggiore

9 Maggio 2015, 18:27 - Giuseppe Maggiore   [suoi interventi e commenti]

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 ...dal canzoniere della mia prisca età...:

"SULLE ORME DI CECCO ANGIOLIERI....."

1955: reminiscenze di un passato quando ancora si annaspava nel "campo" e ci si ispirava ai classici.

("...amens amansque..." - Plauto - innamorato pazzo)

 

Crudel, perché sin'ora
lontano dal tuo guardo
destini l'esser mio
ch'é preda del tuo dardo?

Forse il tuo cuore è preso
da un drudo più aitante
e non t'avvedi, ignara,
d'esto desioso amante?

Quando pei colli ombrosi,
leggera e evanescente,
trascorri, disdegnosa,
senza veder la gente;

oppure nel bailamme
di questo uman serraglio
tu guizzi, quale anguilla,
non tocca dal travaglio,

allora, o dolce amica,
oppresso dal languore,
vorrei appalesarti
ciò che mi detta il cuore!

Vorrei irrorarti i piedi
di lacrime sincere,
sole rivelatrici
di passioni vere;

e perdermi nel verde
degli occhi tuoi fulgenti,
nel limpido sorriso
che scopre i bianchi denti;

e ricoprir di baci
le candide tue mani,
profonde evocatrici
di movimenti arcani;

e premerti le labbra
col fuoco de' miei baci
mentre le nostre lingue
più calde son di braci;

ed aspirare il nettare
che vien da la tua bocca,
sì come l'assetato
sugge da colma brocca;

e morsicarti il labbro
voglioso e ridondante
e carezzarti il seno
tumido e palpitante.

E quando, boccheggiante,
preda, pur tu, d'ardore,
m'implori di sveltire
le mene dell'amore,

e t'offri, vinta preda,
al natural certame,
placando l'esser mio
e le focose brame,

allora, mia adorata,
soggiaci compiaciuta,
con l'anima radiosa,
pur rimanendo muta;

e ripensando, infine,
all'esserti negata,
son certo, amore mio,
ti senti disperata.

Perché l'amore perso
in vane indecisioni
non porta beneficio
né a mente, né a "...fifoni"...!

 

Cefalù, 1955.                      Giuseppe Maggiore