I due scarabei e la pallina

Ritratto di Michele Cutaia

8 Giugno 2015, 11:49 - Michele Cutaia   [suoi interventi e commenti]

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I due scarabei e la pallina

 

Questa la voglio proprio scrivere, osservata parecchi decenni fa (potevo avere, più o meno, vent'anni). Io ci provo, per fissare qualcosa della mia memoria che mi ha molto incuriosito.
Gironzolavo, malinconico, per godermi in solitudine, un po' di natura, in una località di una campagna termitana, non ricordo esattamente dove, ma lucidissimo è il ricordo di quanto avevo osservato.

Due scarabei erano intenti a spingere, con molta risolutezza, una pallina, la cui rotondità, equivaleva, quasi, alla somma dei loro corpi. Sembrava, la pallina, un impasto terroso  grigiastro “maculato”, di forma, appunto, sferica. I due coleotteri avevano un gran da fare a spingerla tra le frasche perché il percorso da loro scelto era in salita e, quando questa tendeva a scivolare dalla loro presa, riuscivano con faticosa agilità a bloccarla e proseguire. Sembrava che finalmente la “sudata” fatica venisse premiata quando, d'improvviso la pallina sfuggiva al loro controllo e lì, a precipitare giù, e gli scarabei a rincorrerla finché questa si fermava nella zona pianeggiante. Pensate che essi si scoraggiassero? Nient'affatto! Di buona lena si riposizionarono con a centro la pallina e di nuovo a spingerla (evidentemente, va precisato, con le zampe posteriori) con rinnovata energia, verso l'alto. Quel tondo “impasto argilloso” conteneva “cibo” per la loro sussistenza o “uova” della loro specie per la riproduzione? È ciò che cercavo di capire mentalmente. Comunque, la meta dei due scarabei, sul cocuzzolo, era una qualche tana o fossa, per mettere la “pallina” al riparo dalle insidie? Mentre mi crogiolavo nel  dubbio,  i due simpatici coleotteri, giunti su una zona piatta del cocuzzolo, spingendo alacremente il loro fardello, si dileguarono in  un mucchio di paglia e foglie secche! Non cercai mai qualche esperto - anche perché dimenticai a farlo - per sciogliermi questo strano dilemma, il tanto interessato accanimento  dei due insetti verso quella pallina argillosa! Ma forse dopo, ritenni di avere trovato, da me, la risposta: probabilmente quell'“impasto”, la “pallina”, doveva contenere le “uova” della loro specie e che la meta dei due scarabei doveva essere, in effetti, qualche tana o fossa, per metterle al riparo dalle insidie e poterne continuare così la riproduzione.

Marzo 2011                                                                                                                                                                               Michele Cutaia

Commenti

Hai proprio ragione : "Uno scarabeo stercorario crea pallottole di sterco allo scopo di trasportare più facilmente il cibo verso un nascondiglio. Le pallottole di sterco servono come riserva di cibo, o come protezione delle uova. Gli scarabei stercorari tendono a trasportare la loro pallottola lungo una linea retta orientandosi attraverso la luce emessa dalla via lattea; se incontrano un ostacolo, cercano di superarlo scavalcandolo, senza cambiare direzione." ( da Wikipedia)

La cosa che  più mi affascina è proprio questo loro modo di orientarsi.