La via Domenico Portera non è la via dell'Amore, però ....... (2)

Ritratto di Saro Di Paola

21 Luglio 2015, 09:01 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Stamattina, percorrendo in uscita, la via Domenico Portera, ho scansato, solo per poco, i frammenti di pietra, che mi ero ritrovati, quasi, sotto la ruota dello scooter.

Mi sono fermato.
D’istinto.
Li ho tolti.
Dall’asfalto e dal marciapiede.

Poi, ho puntato gli occhi sulla parete della Rocca.

Intendiamoci, non perché avessi pensato, neanche minimamente, che quella pietra fosse venuta giù da tanto in alto.

Mentre, con gli occhi,“ispezionavo” il tratto di parete in corrispondenza del punto di caduta della pietra, la mia attenzione è stata attratta dalla linea, che incide, alla radice, uno dei “pinnacoli”, alla sommità della parete rocciosa.

Una incisione nella pietra calcarea, che, vista dal basso, pare denunci una frattura nella roccia.
Una incisione, che non avevo notato allorquando ebbi a pubblicare il post “La via del Faro non è la via dell’Amore, però ……” (http://www.qualecefalu.it/node/964 ).
Una incisione, che potrebbe costituire una criticità, che si aggiunge alle tantissime altre da me evidenziate in quel post.

                        

Criticità, tutte, da controllare e da monitorare.
Per eliminarle.
Nel caso dovessero costituire pericolo per la pubblica incolumità.
Sarebbe, e forse è, necessario un intervento specialistico da eseguire con sistematica puntualità.
Un intervento urgente, che non sarebbe da poco.
Un intervento, che il Comune dovrebbe reclamare dalla Protezione Civile regionale.

Nel migliore dei casi, per evitare che la caduta di qualche masso sulla strada, costringa il Sindaco ad emettere un’ordinanza di chiusura al traffico della strada medesima.

Nel più malaugurato dei casi, per evitare al Sindaco di essere indagato per “omesso controllo” come è accaduto al Sindaco di Riomaggiore, nel cui territorio comunale ricade “la via dell’Amore”, sulla quale, nel 2012, ebbe a verificarsi una frana che fini per travolgere quattro turiste australiane.

Sull’omissione di controllo potrebbe pesare, più di un macigno, è il caso di dirlo, il parere, che il Genio Civile di Palermo, nel 2002, espresse sul progetto di completamento e messa in sicurezza del porto di Presidiana.
Quello, che il Sindaco Vicari aveva fatto redigere all’architetto Botta e all’ing. Spina.
In quel parere, così si legge:
“ai fini della messa in sicurezza delle aree portuali, per il rischio connesso alla caduta massi dal versante della rocca prospiciente il porto, preliminarmente all’attuazione di qualsiasi altra opera prevista nel progetto si dovrà procedere alla realizzazione degli interventi idonei alla mitigazione del rischio attuale”.

Un rischio, che esiste a prescindere dalle opere previste in quel progetto.
Un rischio, che, da allora, nessuno si è preoccupato di mitigare.

Saro Di Paola, 21 luglio 2015

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Articolo correlato:   La via del Faro non è la via dell’Amore, però... - Saro Di Paola - 3 ottobre 2012 (http://www.qualecefalu.it/node/964)