Lettera aperta a Peter Bornheimer, presidente Comitato festeggiamenti SS. Salvatore

Ritratto di Angelo Sciortino

3 Agosto 2015, 16:00 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Immagine tratta da Cefalunews

 

Caro ingegner Peter Bornheimer,

mi vedo costretto a scriverti questa lettera aperta, perché dal terzo giorno dopo l'intervista da te rilasciatami non riesco a raggiungerti. E sì che cose da dirti ne avevo tante e tutte suggeritemi da quanto maturava a Cefalù in relazione ai festeggiamenti del Patrono, per i quali un Assessore del Comune aveva comunicato la nomina di un comitato, a tutt'oggi pressoché sconosciuto, e la tua nomina a suo presidente.

La tua nomina suscitò non poche perplessità, soprattutto per la tua nazionalità, da molti ritenuta estranea alla tradizione cefalutana. In tanti si chiesero chi tu fossi e io, dopo alcuni giorni, pubblicai un intervento (http://www.qualecefalu.it/node/17444) per presentarti alla stragrande maggioranza dei cittadini, che dicevano di non conoscerti. Poche ore dopo mi telefonasti per incontrarmi e mi spiegasti in oltre un'ora di conversazione quali erano i tuoi intendimenti, ai quali intendevi attenerti per dare ai festeggiamenti un taglio più elevato rispetto al passato. La conversazione divenne la seguente intervista: http://www.qualecefalu.it/node/17472.

La tua allusione alla necessità di una collaborazione corale mi spinse, due giorni dopo, a cercarti, per indicarti gli amici della Giudecca, che intendevano sviluppare alcune iniziative, quale per esempio la Novena, in collaborazione con i festeggiamenti del Patrono. Ti cercai inutilmente, però. Eri già partito per l'Estero e, a detta di qualcuno, saresti ritornato giorno 4 di agosto.

Non ti nascondo che questo tuo volontario allontanamento, proprio nel momento in cui il tuo incarico ti avrebbe consentito di trasformare le festività di quest'anno in qualcosa di migliore rispetto agli ultimi due anni, mi ha deluso. Anche perché, leggendo il cartellone del programma, ho avuto la sensazione che forse proprio quest'anno siamo scesi più in basso persino rispetto ai primi cinque anni del secondo Dopoguerra.

Non sapevo che cosa pensare e mi disperavo, specialmente dopo il sequestro dei tavolini di alcuni ristoratori del Lungomare e dopo lo sparo del 2 agosto, seguito dai mortaretti(!) e da un intervento del Sindaco contro la distribuzione gratuita di alcuni tabloid sulla 'Ntinna a mari.

La notte, però, mi ha “portato consiglio”. Ho pensato alle parole della tua intervista e in particolare a quelle in cui consigli di non essere invidiosi di quel che fanno gli altri. A quel punto ho capito che cosa hai voluto fare tu: abbandonare l'organizzazione dei festeggiamenti, per non contribuire alla loro riuscita meglio che nel passato, suscitando l'invidia di coloro che non sono alla tua altezza!

Bravo, Peter, ci hai dato una lezione, che meritavamo. Torna presto, però, e goditi il fallimento!