Tra ingegno arabo e raffinatezza bizantina nella Sicilia di Ruggero II

Ritratto di Giuseppa Guercio

6 Agosto 2015, 10:32 - Giuseppa Guercio   [suoi interventi e commenti]

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TRA INGEGNO ARABO E RAFFINATEZZA BIZANTINA NELLA SICILIA DI RUGGERO II

(Percorsi didattici dal Mosaico al Tessuto)

 

A chiusura della mostra storica, omaggio ai capolavori normanni di Palermo e provincia, in occasione della proclamazione degli stessi a 51° sito del Patrimonio dell’Unesco, ottenuta a Bonn il 03 luglio 2015, alla presenza dei Sindaci di Cefalù, Palermo e Monreale, tiriamo le somme. Il successo di pubblico registrato in questa occasione ha fatto sì che l’esposizione verrà riproposta prossimamente assieme alla conferenza inaugurale tenuta dall’architetto Marcella Moavero.

Gli elaborati artistici completati da pregevoli manufatti assolutamente artigianali, presenti nella esposizione, sono stati eseguiti dalle alunne delle seconde classi della sezione Ricamo e Merletto dell’ex Istituto Statale d’Arte di Cefalù, oggi Liceo Artistico con sezione Design del Tessuto ed esposti alla fruizione pubblica dal 10 luglio in poi nella Chiesa dell’Annunziata di Corso Ruggero.

Ispirati ai mosaici della Basilica Cattedrale di Cefalù nonché a quelli del Palazzo Reale di Palermo, con particolare riferimento alla stanza di Ruggero II, essi constano progettualmente, di uno studio –ricerca preliminare grafica pittorica completato dalla esecuzione laboratoriale manuale. Quest’ultima fase realizzata con ricami a telaio a punti vari a fili contati, su tessuti che vanno dal bisso, all’organce, al lino. Il progetto ebbe inizio nel lontano anno scolastico 1996/97, sotto la guida attenta e solerte della prof.ssa Carmela Saja, nella sua veste di docente di progettazione e, continuato nel tempo anche se ad intervalli diversi, da una sua ex allieva, oggi docente della stessa materia, prof.ssa Patrizia Di Fatta, nonché dalle docenti di laboratorio prof.sse Anna Maria Guercio ed Anna Biferi.  Senonché la prof.ssa Di Fatta che è stata anche la curatrice dell’allestimento della mostra di cui si parla, ha aggiunto al progetto iniziale una ricerca sperimentale specifica sulle decorazioni presenti nei tessuti del periodo ruggeriano che all’epoca venivano realizzati negli opifici del Palazzo Reale di Palermo e, precisamente quelli riguardanti l’abbigliamento regale, reinterpretando ed attualizzandone i motivi decorativi per trasferirli, un attimo dopo, nel campo della moda. A scopo esemplificativo citiamo il “simbolo del potere “presente nel mantello di Re Ruggero, cioè “il leone che sovrasta il cammello”, estrapolato e riportato sul corpetto di un abito femminile, eseguito con tecniche miste: pittura, trina rinascimentale, applicazione di perline e fili dorati. Sempre ispirati al mantello di Re Ruggero o ai tessuti in voga a quel tempo, ritroviamo i motivi, in rilievo, su piatti sbalzati in rame, eseguiti, sempre da alunni delle seconde classi, della sezione metalli, sotto la direzione dei professori: Benito Cannistraro, Sebastiano Catania, Marcello Collerà.

Non meno interessanti e degni di nota sono i manufatti eseguiti in equipe con il coinvolgimento di più laboratori in particolare le sezioni tessuto e metalli. A titolo esemplificativo citiamo pure la “borchia del mantello di Re Ruggero”; una placchetta interna in argento traforata completata da una forma quadrilobata a punto raso a fili dorati con chiacchierino e perle, eseguita sotto la direzione della prof.ssa Maria Rita Polizzano.

Della suddetta, pregevole collezione fanno parte due medaglioni riproducenti uno la testa di leone del mantello di Ruggero e l’altro, di ispirazione araldica, lo stemma della Famiglia di Altavilla, eseguiti dagli alunni del professore Nicolo Agliolo.

Non potevano mancare le “Stole” eseguite autonomamente dalla prof.ssa Tilde Coco, realizzate in tessitura con telaio a mano e rifinite con frange a macramè; le stesse sono ispirate ai motivi decorativi delle stole degli Apostoli presenti nei mosaici del Duomo di Cefalù.

La mostra di cui trattasi è stata patrocinata dal Comune di Cefalù, dall’Associazione Fare Ambiente /CefalùMadonie, dalla Curia Vescovile, nonché dall’Istituzione Scolastica “II.SS. Jacopo del Duca-Diego Bianca Amato sezione Liceo Artistico di Cefalù nella persona del Dirigente Scolastico Prof.ssa Giuseppina Battaglia.

All’ingresso della mostra una scultura lignea di Luigi Aricò, rappresentante le due torri del Duomo, ricorda simbolicamente il motivo della stessa.

Alcune foto degli elaborati esposti:

Riproduzione dei cherubini cattedrale di Cefalù (lavoro di gruppo 2° A 1996/97 Prof.sse Carmela Saja e Anna Guercio)

 

Riproduzione dei mosaici stanza di Ruggero realizzati a ricamo su tela bisso con punti a fili contati (lavoro di gruppo 2° A 1996/97 Prof.sse Carmela Saja, Anna Guercio)

 

Riproduzione dei mosaici stanza di Ruggero realizzati a ricamo su tela bisso con punti a fili contati (lavoro di gruppo 2° A 1996/97 Prof.sse Carmela Saja, Anna Guercio)

 

Riproduzione dei mosaici stanza di Ruggero realizzati a ricamo su tela bisso con punti a fili contati (lavoro di gruppo 2° A 1996/97 Prof.sse Carmela Saja, Anna Guercio)

 

Riproduzione dei mosaici stanza di Ruggero realizzati a ricamo su tela bisso con punti a fili contati (lavoro di gruppo 2° A 1996/97 Prof.sse Carmela Saja, Anna Guercio)

 

Riproduzione del mantello di Ruggero II (lavoro di gruppo 1996/97 Prof.ssa Carmela Saja)

 

Ricostruzione decorativa delle maniche della Dalmatica di Ruggero II geometrica  (alunna: Domenica Raimondo 2° A 2002/2003 Prof.ssa Patrizia Di Fatta)

 

Da guanti di seta rossa, con ricami d'oro, perle zaffiri e smalti, setificio di Palermo (alunna: Francesca Failla  2°A 2003/2004 Prof.ssa Patrizia Di Fatta)

 

Da broccato rinvenuto nella tomba, produzione palermitana del XII sec.e reintepretazione realizzata in tessitura tecnica dello spolinato e rifiniture a macramè
(alunna: Tecla Brocato  2°A 2002/2003 Prof.ssa Patrizia Di Fatta)

 

Dalla borchia del mantello di Ruggero II ricostruzione e ricamo su raso con punto raso in oro e argento perfilo di perle di fiume e perfilo a chiacchierino e perline, zona centrale lastra in argento traforata e lapislazzulo (lavoro di gruppo sez. tessuto Prof.ssa Patrizia Di Fatta e Prof.ssa Maria Rita Polizzano sez. metalli Prof. Sebastiano Catania)

 

    

Abito in raso rosso elasticizzato con decori a trina rinascimentale, pittura e applicazione di perline
eseguito dall’alunna Roberta D’Anna an.sc. 2015 guidata dalle prof.sse Patrizia Di Fatta e Maria Rita Polizzano

 

Rielaborazione Piatti in rame sbalzati (sezione Arte dei Metalli)

 

Decorazione di piatto smaltato con tecnica cloisonné (sez.arte dei metalli)

 

    

Medaglioni riproducenti uno la testa di leone del mantello di Ruggero e l’altro, di ispirazione araldica, lo stemma della Famiglia di Altavilla,
eseguiti dagli alunni del professore Nicolo Agliolo.

 

    

“Stole” eseguite dalla prof.ssa Tilde Coco, realizzate in tessitura con telaio a mano e rifinite con frange a macramè;
le stesse sono ispirate ai motivi decorativi delle stole degli Apostoli presenti nei mosaici del Duomo di Cefalù.

 

Luigi Aricò

 

                                       Foto Armando Geraci                                                                                                                                           Prof.ssa Pina Guercio