Tavoli sequestrati e schizofrenia amministrativo-burocratica

Ritratto di Angelo Sciortino

7 Agosto 2015, 15:25 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Se dico che siamo nei guai, tutti mi risponderete che lo sapete già; se dico che la colpa di tali guai è dell'attuale Amministrazione, quasi tutti risponderete che ne avete consapevolezza; se di tali responsabilità allego le prove documentali per la vicenda del sequestro dei tavoli di alcuni ristoranti del Lungomare, dovrete ammettere che i nostri guai sono gravi, stante alla causa clinica, che li ha determinati.

Comincio dalla fine, cioè dal comunicato del Sindaco in risposta alla Confcommercio:

Sequestro aree lungomare - Comunicato su presa posizione Confcommercio

Sul Lungomare c'è un provvedimento di sequestro della Magistratura, che il GIP del Tribunale di Termini Imerese ha confermato, malgrado fosse stata accordata dal Demanio Marittimo una concessione provvisoria di 30 giorni per l'installazione di tavoli e sedie da parte dei gestori delle attività di ristorazione. Quello dei Giudici è un provvedimento che siamo tenuti a rispettare, pur non condividendolo, in quanto fortemente lesivo non solo degli interessi dei Gestori, ma di tutta la Città.

Ciò detto, rimangono, in questa fase, poche alternative, se non il ricorso al grado ulteriore di giudizio, per ottenere il dissequestro.

L'Amministrazione, così come è stata impegnata per giungere al rilascio della concessione provvisoria, chiederà al Demanio di accelerare , anche attraverso lo strumento della Conferenza di servizio, le procedure per il titolo definitivo e non esclude di promuovere ogni azione esperibile, per i danni provocati alla Città dall'incomprensibile ritardo nell'iter burocratico. Così come, ugualmente, per il mancato avvio dell'iter di sdemanializzazione del Lungomare, richiesta ad inizio 2013.

Comincio dalla fine, perché in questo comunicato vi è la prova del permanere di una sorta di schizofrenia amministrativa, che i documenti allegati comprovano abbondantemente e della quale sarebbe opportuno tenere conto nel valutare le responsabilità dell'attuale Amministrazione.

Si comincia dal seguente documento, con il quale l'allora Sindaco Giuseppe Guercio ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione di affidamento a terzi delle attività oggetto della concessione ex art. 45 bis del Codice della Navigazione: Istanza Sindaco Guercio.pdf

In forza di tale autorizzazione, il Comune poteva cedere la gestione dell'area demaniale per la somministrazione di alimenti e bevande fino alla scadenza della concessione, fissata al 31.12.2013.

In data 31.03.2014 il Comune chiede il rinnovo della concessione per ulteriori cinque anni. Qui il documento a firma del responsabile del servizio patrimonio: Richiesta rinnovo concessione.pdf

In data 18.03.2015, però, lo stesso responsabile del servizio patrimonio comunica che il Comune rinunzia “alla porzione di area compresa tra l'inizio del Lungomare e la via Archimede, per una superficie complessiva di mq 612,06. Anche in questo caso il documento: Rinunci alla concessione.pdf

Il 29.04.2015 risponde il Demanio Marittimo di Palermo con la seguente nota al Sindaco: Risposta Demanio Marittimo Palermo.pdf

Un documento, nel quale si dice chiaramente che le istanze dai gestori saranno esaminate “Soltanto dopo il provvedimento di cui all'art. 24 in oggetto […]

Per concludere, pur non essendo uno psichiatra, mi permetto di dubitare che tutti questi fatti sono un sintomo grave di schizofrenia amministrativa e burocratica, che per il bene di Cefalù e delle sue attività commerciali bisognerebbe curare con interventi esterni, visto che il comunicato dello stesso Sindaco prova che l'Amministrazione non ha percezione del male che l'affligge.

Chiudo qui e lascio ogni prova alla lettura dei documenti allegati.

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Commenti

Se "le carte" sono, soltanto, quelle di cui ai pdf allegati la causa del sequestro oltre che nella "schizofrenia amministrativo - burocratica" va ricercata nella superficialità, con la quale vengono posti in essere gli atti amministrativi. Prima di mettere nero su bianco si dovrebbe avere la capacità amministrativa di prevedere e valutare le possibili conseguenze del "nero", che una volta messo sul "bianco" è impossibile da cancellare.