Nuova fermata sotterranea: due esigenze da sottoporre ad RFI ed alla TOTO costruzioni

Ritratto di Saro Di Paola

14 Dicembre 2015, 11:24 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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All’interno delle gallerie della fermata sotterranea di Cefalù correranno un solo binario ed una sola banchina.

Saranno, perciò, due gallerie molto diverse da quella, con tre binari e due banchine della fermata di Montecarlo

e da quella con due binari e due banchine della fermata di Sanremo.

Molto diversi saranno, anche, gli accessi e la logistica delle tre fermate.

     

La logistica della fermata di Cefalù sarà, assai, particolare.
Avrà, infatti, i locali per i servizi indispensabili, che una fermata ferroviaria deve avere ed offrire e cioè, gli uffici per il personale, le sale di attesa per i viaggiatori, il bar e le toilettes, non al suo interno, in contiguità o in prossimità delle banchine, come sono a Montecarlo ed a Sanremo.
A Cefalù, quei servizi indispensabili saranno all’esterno della fermata sotterranea. 

Ad una distanza minima dalle banchine di non meno di 400 metri e massima di oltre 500 metri.
Una distanza da percorrere a piedi.
In parte, con sei rampe di scale mobili e con 130 metri di tapis roulants, in parte attraverso il nuovo piazzale tra i due filari di palme, che, nel progetto esecutivo, sono previsti tra la prima banchina dell’attuale stazione e l’imbocco della nuova fermata. 

     

Della nuova “piazza cittadina” e delle palme mi sono già occupato.
Da consigliere comunale, il 15 luglio del 2003, quando il Consiglio comunale fu chiamato ad esprimere il parere di competenza sull’ultima proposta del progetto definitivo.
Quello, sul quale, dopo, è stato elaborato il progetto esecutivo del 2015.
Da cittadino, me ne sono occupato  il 26 novembre 2015, quando,qualche ora dopo la presentazione pubblica del progetto esecutivo, su questo blog, sotto il titolo SALVARE IL SALVABILE (http://www.qualecefalu.it/node/18360),  ho scritto che quella piazza deve essere cancellata dal progetto esecutivo.
Perché, a Cefalù, non serve la piazza con le palme per un nuovo “centro di aggregazione cittadino”, come ha detto l’ing. Palazzo, responsabile di RFI.
Perché, a Cefalù, davanti all’imbocco della galleria d’ingresso alla fermata, serve ben altro.

In un commento a quel mio post, l’Architetto Professore Marcello Panzarella, così ha scritto su face book:
Sono d’accordo. Quella piazza non serve anzi è dannosissima. La sua planimetria è stata disegnata da chi non ha nemmeno lontanamente l'idea di cosa sia la progettazione urbana, né conosce un'acca di Cefalù, dei suoi bisogni, dei suoi problemi.
Oltre a ciò il suo disegno è velleitario, schematico, qualunque. Cefalù si merita ben altro di uno schizzetto irriflessivo. È perciò che questa "piazza" va cancellata, eliminata senza pensarci un secondo. La viabilità e il progetto organico di Cefalù non potranno che trarne miglioramento e vantaggio
.”

Già, “il progetto organico di Cefalù”.
Quello, che il raddoppio ferroviario, la fermata ad Ogliastrillo e la totale dismissione della stazione esistente, avrebbero servito, alla Città di Cefalù, su un piatto d’oro.
Quello, che il raddoppio e la fermata sotterranea potrebbero, ancora, servire, anche se su un piatto di coccio.
Quello, che il raddoppio e la nuova "piazza cittadina" davanti all’ingresso della fermata sotterranea, come prevista nel progetto esecutivo, renderebbero impossibile.
Quello, che deve essere studiato ed elaborato in una nuova proposta, che cancelli lo schizzetto irriflessivo”, che, dal 2003, è rimasto chiuso, irresponsabilmente, dalle parti di Piazza Duomo, dentro il faldone che lo conteneva e ripensi in modo, assolutamente, diverso tutta l’area della vecchia stazione e la logistica della nuova fermata.

Sì, deve essere ripensata, anche, la logistica della nuova fermata.
Infatti, solo per dirne una terra terra, sarebbe, assolutamente, inaccettabile che, il viaggiatore cui stia scappando la pipì mentre aspetta un treno sulla banchina di una delle due gallerie, debba farsela addosso perché non ha avuto il tempo di raggiungere le toilettes della vecchia stazione.
Le sole, che sono e saranno a servizio dei viaggiatori.
Il progetto esecutivo della nuova fermata non ne ha previste altre. 

     

Saro Di Paola, 14 dicembre 2015

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