Nuova fermata sotterranea: CEFALU’ SVEGLIATI, FERMA LA FOLLIA!

Ritratto di Saro Di Paola

15 Dicembre 2015, 14:01 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Tra le tavole del progetto esecutivo del raddoppio ferroviario, che sono state raccolte nel quaderno,

che, da qualche giorno, è stato messo a disposizione di tutti nell’anticamera della Sala delle Capriate, ve ne sono alcune, che non possono non attrarre l’attenzione di chi abbia un minimo di attitudine a leggerle.
Sono le tavole che riguardano l’uscita di sicurezza dalle due gallerie principali della fermata sotterranea.
Quell’uscita, attraverso la quale dovrebbero mettersi in salvo, quanti dovessero trovarsi all’interno delle stesse, nel corso di una qualsiasi emergenza.
Come si vede nella foto che seguono,

     

è un’uscita costituita da una scala, che dipartendosi dal piano di calpestio della “galleria di sfollamento” dalle due gallerie principali, sbarca sulla via Cirincione.
Più precisamente nello slargo, attiguo a tale via, che funge da parcheggio pubblico.

     

Per intenderci la “galleria di sfollamento” è una galleria, che corre parallelamente alle due gallerie principali, sotto la galleria cosiddetta “mezzanino” .
E' una galleria in pendenza, perchè, altimetricamente, si sviluppa tra la quota di calpestio del mezzazino e la quota di calpestio delle banchine delle due gallerie principali.

La scala per la fuga dalle due gallerie principali ha 23 rampe e 253 gradini.
Quanti ne sono necessari affinché, con l’alzata di 17,27 cm, si superi il dislivello di 43,70 metri, che v’è tra la quota 12,55 s.l.m. del piano di calpestio della galleria di sfollamento e la quota 56,25 s.l.m. dello sbarco sullo slargo di via Cirincione.

È una scala, le cui caratteristiche danno, a chi ne avesse, ancora, bisogno,  la misura di quanto sia stata, e sia, forzata, la scelta della nuova fermata ferroviaria sotto Pietragrossa.
Di quanto, pur di realizzare la fermata sotterranea, si sia, e si stia, forzando la mano.
Da tutti i punti di vista.
Anche, ed addirittura, da quello che dovrebbe garantire la sicurezza dei suoi utenti.

A Cefalù, con la realizzazione della fermata sotterranea, si corre il rischio di riuscire a fare entrare l’asino per la coda.
Un’impresa mai riuscita.
A nessuno e in nessun altro luogo.

Un’impresa che mi fa lanciare un grido:
il più forte, che possa, ancora, lanciare,
l’ultimo, che lancio,
in piena consapevolezza,
dal più profondo del mio cuore,
CEFALU’ SVEGLIATI, FERMA LA FOLLIA!

Saro Di Paola, 15 dicembre 2015