L’imbocco del tunnel per i mezzi di soccorso ed il vallone Spinito

Ritratto di Saro Di Paola

4 Febbraio 2016, 15:18 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Nell’incontro del 28 gennaio sui lavori del raddoppio ferroviario, dopo che il Professore Liguori ha finito di dare "delucidazioni" sul cunicolo cosiddetto “rio Pisciotto”, è intervenuto l’Architetto Professore Marcello Panzarella.

L’Architetto ha “sentito di dovere dare l’informazione che nella sua giovinezza l’alveo del vallone Pisciotto è stato riempito, come soluzione semplice allo smaltimento delle terre degli scavi degli edifici, previa collocazione di un armco. Lungo tutto quello che oggi è il suo percorso all’interno della città”.
L’Architetto ha concluso il suo intervento precisando di non sapere se la sua informazione “potrà essere utile”.

Attraverso le pagine di questo blog, anche io sento il dovere di dare una informazione.
Della stessa natura di quella di Panzarella.
Riguarda l’alveo del vallone Spinito.

     

Quello, che, sarà interessato dai lavori di realizzazione dell’imbocco del tunnel per i mezzi di soccorso.

Lavori, che, per quanto ha comunicato il Sindaco, inizieranno molto presto.
A marzo.
Un alveo, quello del vallone Spinito, che è stato riempito con terre di scavo previa collocazione di un altro armco.
Per quasi tutto il suo sviluppo.
Dalla zona a monte della Chiesa dello Spirito Santo, al lungomare.
In fasi successive.
L’ultima delle quali è stata negli anni ottanta.
Quando sono state realizzate le due lunghe stecche del complesso residenziale “ARGI”.
Il primo piano di lottizzazione della storia urbanistica di Cefalù.

A memoria di uno degli operai che hanno lavorato in quel complesso, l’armco, in tale tratto, ha diametro di circa 1,80 metri.

A mia memoria e per quanto lascia intuire l’andamento del versante lato Palermo del vallone e quello del terreno a valle della  via Antonello da Messina e ad ovest della “curva di San Pio”, l’armco, in quel tratto, corre ad una profondità di non più di 2 – 3 metri.

Una profondità minima.
Una profondità tale che, a mio, giudizio, i lavori di scavo per realizzare l’invito esterno al tunnel di soccorso 

intercetteranno l’armco.
Prima che saranno spinti sino all’altezza dell’imbocco del tunnel medesimo.
In funzione della profondità dell’imbocco, della sua sezione e della potenza della coltre della terra di riempimento, potrebbe, addirittura, accadere che l’armco si ritrovi sopra la volta dell’imbocco del tunnel per i mezzi di soccorso.

Contrariamente a Panzarella , so bene che la mia segnalazione non sarà utile.
Ciò perché sono certo che il progetto esecutivo, illustrato nei due incontri del 26 novembre 2015 e del 28 gennaio scorso, ha già previsto come e dove sarà deviato l’armco.
E poi, la deviazione dell’armco altro non è se non una “cosa peregrina”.
Una di quelle che con “la mia consuetudine con la retorica e con la tecnica ho l’abilità di fare apparire non peregrine”.

Saro Di Paola, 4 febbraio 2016