"Ballata del poveraccio" (novena filastroccata dei primi del novecento) San Teodoro, San Teodoro, fammi ricco pria che moro! San Pancrazio benedetto, dammi casa, pane e letto! San Fedele illuminato, fà il mio nome rinomato e che sempre il parapiglia non sconvolga mia famiglia! San Gerolamo Emiliani, raccomandoTi i miei cani; tienli sempre in gran salute e sian scevri da ferute! San Deodato protettore, non negarmi il Tuo favore: fammi stare sempre bene e lontano dalle mene: che il mio fluido vitale non demorda o vada a male! Sant'Eulalia vereconda, Tu che appari sempre monda lancia a me una bretella che mi tenga sempre in sella! San Crispino portentoso fà che mai io sia barboso, ma gentile e pur sereno e d'amore sempre pieno! Santa Marta vigilante, le mie orme rendi sante e fà sì che il mio cammino non disdegni il "Casto" e il "Trino"! Santi Martiri preclari, che spaziate sugli altari, e voi tutti gran Beati, oggi e sempre giubilati, accorrete numerosi a salvarmi dai marosi che la vita mi propina dalla sera alla mattina! San Gaudenzio tanto amato, se mi vedi frastornato Tu soccorri la mia mente con un qualche deterrente! E Tu, Rita benedetta, lascia stare la calzetta e sostanzia il mio forziere che è all'asciutto da più sere! E se, poi, tutti assieme, per sconfiggere le pene da pietà sincera mossi e nell'animo commossi al soccorso vi votate tante grazie vi sian date! Anonimo |