Gli sbandieratori di Vicari

Ritratto di Angelo Sciortino

5 Agosto 2016, 21:55 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Oggi 5 agosto 2016 hanno sfilato per le strade di Cefalù gli sbandieratori di Vicari. Sicuramente bravi, hanno sfilato per le vie del Centro Storico, fermandosi di tanto in tanto per dare un esempio della loro bravura.

Erano seguiti da alcune persone in costumi d'epoca, che davano alla sfilata il sapore d'una sfilata storica. Mi sono soffermato su tali costumi e mi sono sembrati costumi dell'epoca di Federico II. Per esserne certo, ho chiesto conferma a un uomo non in costume, che mi avevano indicato come il responsabile del gruppo storico di Vicari. Questi con molta gentilezza stava rispondendomi, quando si è avvicinato un uomo più largo che alto, che ha chiesto quasi irritato se c'era qualche problema. Di problema c'era soltanto la sua scortese distrazione, ma ho preferito allontanarmi per non suscitare una inutile polemica.

D'altronde, anche soltanto il sospetto che si trattasse di costumi dell'epoca di Federico II era già sufficiente perché potessi collegare la sfilata al famoso re svevo. Egli, infatti, rappresenta l'antesignano di coloro che in questi quattro anni hanno defraudato Cefalù del Tribunale, dell'Esattoria, dell'Ufficio del Giudice di Pace eccetera. Lo è, l'antesignano, essendo stato il primo a defraudarla, togliendo i due sepolcri di porfido, che erano per volontà di Ruggero II nella Cattedrale.

Oggi, pertanto, non si ricordava con la sfilata degli sbandieratori di Vicari Gesù Salvatore, ma Federico II, il primo defraudatore di una ricchezza di Cefalù e quindi l'esponente di una tradizione negativa.