Che fine ha fatto la lotta ai cinghiali?

Ritratto di Angelo Sciortino

22 Agosto 2016, 22:53 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non c'è alcun dubbio che la catena delle Madonie e quella dei Nebrodi con i loro monti alti e i boschi foltissimi abbiano una fauna costituita da animali voraci, come i cinghiali, puri o incrociati con maiali selvatici.

Se però oggi i cinghiali sono una novità portata in Sicilia dall'idiozia della burocrazia, la presenza di animali voraci fino a diventare feroci non è una grande novità. Proprio Federico II, nel 1239, ingiunse al Giustiziere di Messina di intervenire contro i lupi e le volpi, presenti "in maxima quantitate" nei monti sopra Milazzo e causa prima della "distruzione" degli "animalia parvula". Ordinò di spargere "polvere contra lupos" e di operare in modo "quod lupi et vulpes destruantur omnino et animalia parvula multiplicentur uberius ac devastari non possint" (Historia diplomatica, V, p. 450). E si occupava anche dell'allevamento dei suini in "forestis nostris" sui monti messinesi (ibid., p. 812).

Federico non era certamente un burocrate e possedeva una gran mente, sostenuta da un carattere, che non lo fece indietreggiare nemmeno di fronte alle scomuniche. Diceva e faceva quel che riteneva giusto fare nell'interesse del suo popolo, che era un popolo di agricoltori e non di cacciatori di grossi animali feroci. Quindi, i lupi e le volpi dovevano essere cacciati, per difendere i piccoli animali.

Non c'erano al tempo di Federico i cinghiali, che non soltanto sono un grande pericolo per le specie animali più piccole, ma anche per le coltivazioni.

Ai giorni nostri ci sono i cinghiali, ma purtroppo non c'è Federico II. C'è invece Crocetta, qualche politico confuso e qualche burocrate tirannico. In aggiunta, dobbiamo confessare che non ci sono giustizieri per fronteggiare l'invasione di cinghiali nei centri abitati, quando questi, com'è loro abitudine, li invaderanno per rovistare nei rifiuti urbani presenti in grande quantità, stante il cattivo servizio del sistema di raccolta. Ci sono i sindaci, è vero, ma credo che i cinghiali per innata distinzione dei cibi pericolosi per la loro salute non ne mangerebbero.