I have a dream

Ritratto di Rosalinda Brancato

27 Agosto 2016, 18:01 - Rosalinda Brancato   [suoi interventi e commenti]

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Mi alzo presto la mattina.

Mi piace prendere il caffè sul balcone della mia casa di via Pintorno.

Dapprima il mio sguardo si rivolge al mare; oggi è calmo ed azzurro e la sua superficie si confonde con l'orizzonte. Qualche barca si muove lentamente. I miei occhi cercano le guglie della cattedrale, il rosso dei tetti che si inseguono senza soluzione di continuità, la Rocca. Che meraviglie Dio ci ha donato. Ma l'estasi dura un volo d'uccello, ecco il lungomare con i suoi macilenti e sparuti alberelli e poi............ il parcheggio. Dove prima mani sapienti e la scienza della mente di ortolani creavano geometriche file di ortaggi oggi, e da decine di anni l'uomo moderno ha creato un deserto di terra brulla e un andarivieni di macchine e di roulotte che spesso sollevano nuvole di polvere prima di posizionarsi.
Una realtà indecorosa che rende il lungomare ancora più dequalificato di quanto non sia di suo. Quanti decenni ancora durerà? Del famoso albergo che in questo sito doveva essere costruito non si parla più. Le ragioni... top secret.

Ma non è questo ciò che importa. Preferisco sognare. Un grande parco urbano, Cefalù non ne possiede, ma quali servizi la perla del Tirreno possiede? Dovrei fare un sogno sull'area Miccichè, altra deturpazione permanente quasi all'ingresso della città storica. Parco urbano, certo, l'area è di proprietà privata, quindi parco di uso pubblico ma di possesso privato. Ma chi potrebbe fare ciò? certo non il Comune, non possiede la pecunia, allora imprenditori privati, gente che vuole investire, certo non per altruismo o per fare doni a questa disgraziata città.

Vegetazione, alberi, fiori, giochi per i bambini, piscina coperta e scoperta, ristrutturazione dei caseggiati esistenti per uffici e servizi, chioschietti e perché no, anche un ristorante, stile architettonico sobrio e rispetto del "genius loci", il mare e la vista di sguincio del centro storico. Infine ingresso ed uso delle infrastrutture e dei servizi a pagamento.

Ne ho visti di bellissimi in Olanda ed in Germania non alla fine del mondo. Ma qui per certi versi siamo al terzo mondo, senza offendere paesi bellissimi ma resi poveri dall'ingordigia di noi civili occidentali. Arrivano le avanguardie dei vacanzieri giornalieri  carici di ombrelloni, sdraio e frigo portatili. Arrivano forniti di tutto, sporcano e non spendono niente. Oh Dio, anche loro hanno diritto al mare, ma sono troppi, Cefalù non li può accogliere tutti. Il piano regolatore del compianto prof. Giuseppe Samonà era stato chiaro, ma a leggerlo furono in pochi. Cefalù non poteva e non può sostenere un turismo di massa, glielo vietano il suo limitato arenile, non siamo in Emilia Romagna, la collina a ridosso della città nuova, che in parte sarebbe dovuta rimanere polmone verde. È avvenuto tutto il contrario.

Se il professore fosse ancora in vita non se ne meraviglierebbe, dati di i tempi di rapina avrebbe detto: "ma Pasquale perché mi hai fatto chiamare del sindaco Giardina?" Ma nella tomba sicuramente si rivolta.

Sappiamo tutti che cosa è oggi lo Spinito: brutta edilizia, strade e slarghi nati dopo i palazzoni, e le pendici delle colline? anche li palazzi, casette e casine. Per carità di patria non vado oltre.

Lo so bene che il mio sogno non si realizzerà, ma la speranza è la valvola dell'umana vita.

Io continuo a sognare.

                                                                                      Rosalinda Brancato Culotta

Commenti

un investimento ripulire il territorio e le città storiche da tutte le brutture che l'0rgia consumista post-bellica - che questa pseudo-democrazia chiama "sviluppo" - ci ha donato, ma noi non ci saremo.
La nostra fortuna è stata essere nati in tempo per conoscere e ricordare un equilibrio tra l'uomo e la natura possibile, "diverso".

Anche io vorrei per Cefalù un futuro diverso.
Ogni giorno scendendo in macchina da campagna  volgo lo sguardo verso il mare. E ogni giorno soffro a vedere quella distesa di macchine.
I parcheggi potrebbero e dovrebbero essere sotterranei come a Riccione, e su alla vista come ha detto Lei un grande parco urbano.
Il lungomare dovrebbe essere completamente pedonale fino alla fine.
Sognare è bello! Ma vivere in un posto in cui i sogni si avverano è ancora più emozionante, e crea la speranza di un futuro migliore...
ed io momentaneamente vorrei solo scappare... perchè non vedo una classe politica interessata a cambiare passo, a dare una svolta decisa a questo paese.