17 giugno 2012 - Giornata ecologica "Sopra e sotto il mare"

Ritratto di Quale Cefalù

23 Giugno 2012, 00:05 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Personalmente ho un solo ricordo di una manifestazione analoga del migliore spirito collettivo; risale al 29 marzo 2010, l’Area era quella della Parrocchia di S.Agata V.M. e contemplava la piantumazione di un’area colpita da un incendio (“Un happening collettivo, fuori dai confini dell’Arte verso quelli della Vita”, del 29 marzo http://www.laltracefalu.it/node/4159).
Ho riletto quanto scritto quel giorno - e mi piacerebbe che lo faceste anche voi -; alcune passaggi ben si potrebbero adattare ad oggi.

Il Cuore, il Sentimento, in questa città c’è; è sincero non bisogna mai ingannarlo.
E’ pronto a crescere ma deve essere prima ricambiato e solo poi guidato.

Le Associazioni sono i Gangli del sistema di connessioni nervose in un organismo collettivo; nella loro diversità, di quell’organismo costituiscono le note caratterizzanti l’animo, l’intelligenza, gli interessi.
In questa città, per ragioni considerate in più occasioni, non hanno mai avuto una felice sorte (almeno quelle “in chiaro”).
E’ dal ’93 che ci si appella a loro senza mai dare loro nulla in cambio; e non intendo soldi ma la possibilità almeno di darsi una dignità democratica, cioè una struttura fisica e normativa utile ad una maggiore e più fruttifera collaborazione tra loro, e tra loro e le istituzioni, per una migliore qualità, complessiva, della vita nella nostra città.

Il buon Josè, sembrando aver rimosso (come noi cefalutani siamo sin troppo abituati a fare) l’idea stessa della Consulta (che è sembrata essere alla portata di mano), si è limitato a chiedere “una Bacheca” per le Associazioni, da decidere dove posizionare in città.
Il nostro Sindaco ha subito detto che un generoso artigiano l’aveva già preparata e che, dunque, non restava che da decidere dove metterla.

"Quale Cefalù", per sua parte, metterà a disposizione una apposita pagina per la vita delle Associazioni, una “piazza” tutta loro - da cui tutti possono passare -, dove esse, in piena autonomia, possano presentarsi e scambiarsi esperienze.

Una sola nota, onestamente, mi ha un pò rattristato: sentir parlare  anciora di “perchè se noi vogliamo essere una città turistica”.
Non che non condivida quel comune intento ma avrei preferito fosse bastato rivolgersi soltanto all’ “ansia” di civiltà tra e per noi cefaludesi, e ad un ritrovato rispetto per la nostra città-“madre” e la nostra “grande madre” Terra.
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Ritengo infatti (ma questo è un altro discorso rispetto alla comunque bellissima giornata) che non può crearsi qualità nel Turismo se non in luoghi abitati da Civiltà, e la Civiltà per essere vera col turista deve prima di tutto "essere presente", animndo le relazioni  “tra gli abitanti”, e tra loro e “il luogo”.

D’altra parte,  se è vero che un brillìo di moneta è stato, nei secoli, più forte di tanti sogni, lo è - ancor più vero - oggi, in un periodo di così forte crisi!

Le associazioni almeno (quando socio-culturali) non dovrebbero, a mio avviso, però perdere troppo di vista che il loro primo obiettivo è la crescita socio-culturale dei cefaludesi e non quella del turismo in sè!