Abusivismo nella ricettività turistica

Ritratto di Salvatore Ilardo

12 Marzo 2017, 19:38 - Salvatore Ilardo   [suoi interventi e commenti]

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Abusivismo nella ricettività turistica

 

Al recente incontro promosso dal Rotary Club di Cefalù venerdì scorso nell’Aula Consiliare, il tema è stato l’illegalità nella offerta turistica, con l’intento di fornire delle linee guida per limitare tale fenomeno.

L’economia sana arricchisce il territorio, in termini di salari e di tributi, come ha ricordato il Presidente del Rotary Club Prof. Catanzaro, nonchè contribuisce a valorizzare risorse naturali e la fidelizzazione dei clienti. Non occorre comunque demonizzare il settore paralberghiero,  ma occorre trovare con esso delle sinergie.

Ormai, il settore dei B&B e di strutture ricettive similari ha acquisito una tale rilevanza in termini di posti letto, che non lo si può più affrontare in modo sommario e superficiale. A Roma, ad esempio, circa 12 milioni di presenze turistiche annuali non risultano registrate. Da una relazione di Federalberghi, circa il 57% delle inserzioni pubblicitarie di B&B sono appartamenti vuoti, senza alcuna condivisione. Occorre pertanto che vi sia una maggiore regolamentazione  per i diversi  tipi di strutture ricettive complementari, ma anche offrire con esse delle sinergie,  ancor più che le tipologie di clienti sono diverse.

Chi sceglie di soggiornare in tali strutture, lo fa spesso per motivi economici, ma anche per trovare un modo più diretto di calarsi nella realtà sociale, culturale dei luoghi che intende visitare. È un’immagine gradevole vedere d’estate tanti turisti a Cefalù, con bambini, venire giù dalle stradine della parte alta del centro storico, per andare al mare, come se fossero dei residenti. Hanno senz’altro contribuito a rivitalizzare una parte del centro storico, in cui le condizioni delle abitazioni magari non rispondevano più alle esigenze dei residenti.

Appare corretto comunque che tale fenomeno di una ricettività varia ed articolata sempre più ampia vada monitorato, per rispettare non solo i vari adempimenti di ordine fiscale, ma anche per consentire una adeguata predisposizione di servizi, correlati all’andamento dei flussi stagionali. Costo dei servizi che non sarebbe giusto far gravare interamente sulla collettività locale. Ci riferiamo in particolare ai servizi idrici e alla raccolta dei rifiuti.    

Per quanto riguarda i maggiori consumi di acqua che dovrebbero risultare dalle singole utenze, in corrispondenza della stagione estiva e della presenza di turisti, il Comune potrebbe predisporre per le utenze di tali strutture ricettive  tariffazioni maggiori al di sopra di determinati consumi.

Per la raccolta dei rifiuti, che nel periodo estivo assume spesso carattere di particolare criticità, la maggiore fiscalità per tali strutture ricettive diventa un po’ più problematica. È da tempo che predichiamo l’adozione da parte dell’Amministrazione di percorsi virtuosi, con la raccolta differenziata spinta, porta a porta, l’eliminazione dei cassonetti dal centro storico, per arrivare anche alla distribuzione di sacchetti con il codice a barre. Il problema della raccolta dei rifiuti rischia di diventare una emergenza nel periodo estivo, ancor più che a monte vi sono ben note criticità, e quindi un maggiore coinvolgimento di tutte le strutture ricettive per comportamenti virtuosi avrebbe ricadute importanti per tutta la collettività.

In conclusione, vorremmo ricordare in breve quanto scaturito dalla Conferenza Internazionale di Gibilmanna su “Ecoturismo Mediterraneo”, giugno 2008, e che il Comune di Cefalù si era impegnato a far propria la Dichiarazione  approvata in tale autorevole consesso.

L’ecoturismo è una modalità di turismo sostenibile che si basa sulla fruizione del contesto naturale e sullo sviluppo di un rapporto rispettoso, curioso e bilanciato tra culture differenti, quella del visitatore e quella dell’ospite.

L’ecoturismo viene considerato come un prodotto strategico, la cui costruzione e promozione determina valore aggiunto in termini ambientali, sociali, culturali ed economici.

La qualità ambientale delle strutture di accoglienza è un elemento di coerenza con la natura del prodotto ecoturistico, oltre che un potente strumento di vantaggio competitivo.

                                                                         Salvatore Ilardo