Precisazioni sul procedimento giudiziario contro alcuni sanitari del Giglio.

Ritratto di Angelo Sciortino

18 Luglio 2017, 10:59 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Leggere il seguente comunicato dei Carabinieri - http://www.qualecefalu.it/node/20976 - lascia stupefatti per la gravità delle accuse rivolte a medici e infermieri in servizio presso il nostro ospedale Giglio, oggi e da poco più di un anno fondazione privata, sebbene i suoi soci siano Enti pubblici. Gli stessi che erano responsabili della sua gestione nel 2012 e 2013, quando avvennero i fatti, che hanno portato alle indagini appena concluse e delle quali è stata giustamente investita la Procura di Termini Imerese.

Il fatto è clamoroso e già ne parla la stampa a livello nazionale. Io spero che essa precisi alcune cose relative al tempo e ai responsabili veri, che certamente non sono gli attuali amministratori della Fondazione, in carica da poco più di un anno. Quindi non in carica nel 2012 e nel 2013, quando avvennero i fatti per i quali si procede. Anzi, tali medici “infedeli” sono stati allontanati in qualche caso proprio da questa Amministrazione. Ciò ha permesso al suo presidente Giovanni Albano di pubblicare il seguente comunicato - http://www.qualecefalu.it/node/20977: “CEFALU’ 18 luglio 2017 -"Sono fatti e vicende del 2012 del tutto estranei alla nuova gestione della Fondazione Giglio di Cefalù”. Lo afferma il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, alla guida del Cda dal 2015, in merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Termini Imerese.

Il nuovo corso della Fondazione Giglio con questi fatti non c’entra nulla”, ribadisce il presidente. “Ci siamo dati, dall'insediamento criteri e regole di trasparenza anche sulla gestione delle liste di attesa. E’ stato un vero e proprio cambio di verso che ha portato al risanamento anche economico della Fondazione Giglio.

Mi spiace, che il ritorno in cronaca, in un momento delicato che vive la Fondazione, di questa vicenda che - ribadisco - non ci appartiene, possa danneggiare l'immagine di un ospedale e dei suoi operatori a cui i pazienti si rivolgono con grande fiducia.

Fra l’altro - aggiunge Albano - questa vecchia inchiesta fa riferimento alla chirurgia generale il cui responsabile non è più dipendente della Fondazione Giglio.

Ribadiamo la massima collaborazione - conclude Albano - con l'autorità inquirente affinché si arrivi rapidamente ad una verità processuale che possa far emergere il nuovo corso dato, in questi anni, alla nuova Fondazione Giglio di Cefalù”.

Sicuramente l'Autorità Giudiziaria saprà trovare le responsabilità vere, ridando all'opinione pubblica la certezza che proprio dal 2015 questa Amministrazione ha agito con la correttezza, che altri Enti pubblici della Sanità non hanno dimostrato.