Perplessità

Ritratto di Giuseppe Maggiore

5 Agosto 2017, 10:15 - Giuseppe Maggiore   [suoi interventi e commenti]

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PERPLESSITÀ

 

Mi chiedo: quale mai gusto, piacere, diletto, orgasmo può provare un soggetto a sovvertire la natura, incendiandola, distruggendone la vegetazione che l’abbellisce, che la supporta e che tanto ci sta a crescere?

Che soddisfazione, convenienza od interesse può lucrare un piromane distruggendo, che è l’esatto contrario della creazione?

     

Immagini di Veronica Catanese dell’incendio di ieri, 4 agosto, in zona Ferla pubblicate nel gruppo facebook “Gruppo comunale volontari di Protezione Civile Lascari”

 

Certamente qui si parla di un individuo insensibile che sconosce i valori sociali, per non dire addirittura quelli della famiglia; che non ha né etica, né morale, che vive psicologicamente allo stato brado e che si compiace, anziché aborrire, del malfatto.

È una patologìa, la sua, una standardizzata inguaribile perversione o la diretta manifestazione di un animo cattivo?

Cattivo, soprattutto perché il suo, consapevolmente od inconsapevolmente, è un atto nefando, omicida, criminale. Nel rogo possono rimanere ingabbiati essere umani, beni vari acquisiti con grande sacrificio oltre a poveri animali indifesi.

Con che animo costui può guardare serenamente la moglie, se ce l’ha, dialogare a viso aperto con i propri cari, sorridere ai suoi figli, sentirsi parte integrante ed omogenea di un insediamento umano che elargisce protezione ma che ha le sue precise regole del buon vivere che debbono essere osservate?

Onestamente rimango perplesso di fronte a tanto ottuso scempio determinato da questi numerosi insensati roghi, di natura indubbiamente dolosa, che da alcuni anni a questa parte, in irrefrenabile crescendo rossiniano, hanno bruttato le nostre splendide contrade privandole della loro splendida capigliatura; ciò come, con le dovute differenze di gravità, appare l’irrazionale ed esacrabile comportamento delittuoso di coloro che, volutamente superando il proprio istinto di autoconservazione, attentano alla vita altrui annullando contemporaneamente la propria.

Deterrenti? Severissime pene. Ma se le stesse non risultano adeguate alla atrocità del delitto commesso o se una volta comminate non verranno puntigliosamente mantenute, tutto resterà come prima.

Mi associo nel ringraziare quanti, con estremo sprezzo del pericolo mettendo a repentaglio la propria incolumità, operano nel settore della sicurezza.

Cefalù, estate 2017

                                                                                                                  Giuseppe Maggiore