Dadaismo amministrativo

Ritratto di Angelo Sciortino

14 Agosto 2017, 23:44 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Se una definizione si vuol dare dell'Amministrazione appena passata e dell'esordio dell'attuale, la più adatta mi sembra quella di dadaismo amministrativo. In fondo, che cos'era il dadaismo, se non la negazione di tutti i valori razionali e l'esaltazione di quelli istintivi, elementari, infantili, gratuiti e arbitrari dell'individuo? Tale esaltazione traspare dai comunicati del Sindaco; dalle troppe cause contro gli imprenditori, immancabilmente perdute; dalle posizioni su questioni dell'acqua, che mettono in pericolo la salute dei cittadini; dalla scomparsa di molti servizi, che un tempo facevano di Cefalù un sicuro riferimento per l'entroterra madonita.

Negando i valori razionali ed esaltando, invece, quelli istintivi e arbitrari, essa si è ridotta a essere un pericolo per la città di oggi e per quella del futuro. Non v'è, infatti, cittadino attento, che non si accorge, soffrendoci, del decadimento di Cefalù. Un decadimento materiale, culturale e morale. Quello materiale, nella sua espressione finanziaria e in quella dell'ordine e della pulizia pubblica – come negare il cattivo funzionamento della raccolta dei rifiuti? -; quello culturale nell'assenza di ogni libertà di critica, se non si è disposti a subire reazioni inconsulte; quello morale, perché in troppi subiscono ricatti e ottengono vantaggi soltanto se vi si piegano. Quello culturale e quello morale, poi, procedono mano nella mano, determinando sfiducia nella politica e facendo così vincere la cosiddetta antipolitica.

Il tutto, infine, viene condito con una ignoranza totale dei principi del diritto. Tale ignoranza comporta interpretazioni delle leggi gratuite e pericolose, come dimostrano, per esempio, le sentenze sulle vecchie e sulle nuove poste. Su quest'ultime viene da chiedersi come mai si segue un'altra interpretazione sulla concessione di costruire a confinare con le nuove poste, negando a queste ultime di trasformare una sua parte in appartamenti, perché l'aumento antropico, che ne deriverebbe, sarebbe in contrasto da quanto previsto dai piani urbanistici. C'è da chiedersi perché la nuova concessione non dovrebbe comportare un aumento di carico antropico. È come si seguisse Giolitti, che diceva: le leggi si applicano per i nemici e s'interpretano per gli amici!

Ma adesso basta. È Ferragosto e da circa due ore sono torturato da pseudo musica ad alto volume e dai botti. Anche queste esagerazioni sono effetto del dadaismo amministrativo!