Il tumore al pancreas e al fegato si cura anche a Cefalù

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Novembre 2017, 14:16 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Oggi è la quarta Giornata Mondiale sul tumore del pancreas, realizzata sotto l’egida della Fondazione AIOM, Salute Donna, FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), Salute Uomo, Fondazione Nadia Valsecchi, Nastro Viola e My Everest.

Il tumore al pancreas è uno dei più letali fra tutti quelli esistenti e in quindici anni il numero delle persone colpite è aumentato del 59%. Grazie alla dieta mediterranea il Sud è più protetto da questo male, che riduce la vita di chi ne è colpito a una percentuale dell'8% dopo cinque anni dalla diagnosi. Anche al Sud, però, le cattive abitudini vanno sempre più affermandosi, causando un aumento dei casi di tumore al pancreas.

Quando se ne è colpiti, bisogna affidarsi alle cure e agli interventi chirurgici di professionisti specializzati. La particolarità e l’aggressività di questo tipo di cancro richiedono infatti competenze molto specifiche ed è importante che diagnosi e terapie vengano eseguite in centri di grande esperienza.

Come ho detto prima, la dieta mediterranea (molta verdura e molta frutta) rappresenta un'ottima prevenzione. Da alcuni anni accade, però, che le buone abitudini siano poco seguite. Il fumo, che su questo tumore ha un'incidenza del 30% e l'alcol, che spesso genera gravi forme di pancreatite, che sono la causa principale del tumore al pancreas.

Quando se ne è colpiti, un rimedio è senz'altro l'intervento chirurgico. Un intervento, al quale possono essere sottoposti meno del 20% dei malati; un intervento, che deve essere affidato a grandi specialisti, pena la non riuscita.

Nel maggio scorso anch'io sono stato sottoposto a questo intervento chirurgico. Non nel Nord o all'Estero e neppure a Palermo, ma all'ospedale Giglio di Cefalù! Da poco più di un anno opera in questo ospedale Marcello Spampinato, che si è specializzato nella chirurgia del tumore del pancreas in Inghilterra e poi ha lavorato presso l'ospedale di Abano Terme, in provincia di Padova, prima di venire a Cefalù. La sera prima del mio intervento è venuto nella stanza dov'ero ricoverato e, con disegni eloquenti, mi ha dimostrato come si sarebbe svolto l'intervento. I suoi disegni e le sue parole mi fecero capire subito che mi sarei affidato a mani esperte e a uno specialista molto umano.

Il 4 maggio fui operato e la sola conseguenza immediata fu la perdita di ben 23 kg di peso! Dopo venti giorni di degenza all'ospedale, fui dimesso. Prima delle dimissioni, Marcello Spampinato venne a parlarmi, chiedendomi di chiamarlo anche di notte, se avessi avuto persino una febbre. L'ho chiamato poche volte e mai di notte. Se talvolta è accaduto che lo chiamassi mentre era in sala operatoria, mi richiamava egli stesso appena trovata sul suo cellulare la mia chiamata.

La sua umanità, non disgiunta da un'eccezionale bravura professionale, mi hanno fatto comprendere come mai durante la degenza fossero ricoverati nella mia stanza persone provenienti da altre città della Sicilia e persino dall'Italia del Nord. Persone, che avevano subito il mio stesso intervento e che avevano scelto proprio l'ospedale Giglio, riconoscendo l'eccellenza del dottor Spampinato. Una eccellenza, che fa del Giglio un sicuro riferimento per la cura del tumore al pancreas.

Oggi, in occasione della giornata mondiale sul tumore al pancreas, non potevo non ricordare questa eccellente presenza a Cefalù, confermata anche dalla mia esperienza personale.

Per chi volesse conoscere il curriculum di Marcello Spampinato: http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=48716