Quanto ancora dovrà sprofondare Cefalù?

Ritratto di Angelo Sciortino

3 Gennaio 2018, 14:36 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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I difensori di Cefalù

 

Non si sa bene chi abbia fornito al sindaco Lapunzina e ai suoi sostenitori il supporto della propria scienza giuridica e amministrativa per risolvere gli annosi problemi di Cefalù. Si fa per dire “risolvere”, perché, se se ne ha lo stomaco, si fa per ridere.

Infatti, il prodotto di quasi sei anni di Amministrazione Lapunzina è la legittimazione dell'improvvisazione, il tipico prodotto di una scienza dell’ipocrisia, che una schiera di leccapiedi ha elaborato per redigere autentici codici dell’abuso, che garantiscono tutto fuorché la difesa dagli abusi e dalle distorsioni di ogni principio.

In sei anni ho descritto ogni improvvisazione, ogni ipocrisia e ogni conseguente abuso. L'ho fatto su questo blog a partire dallo (ormai dimenticato) psicodramma del dissesto per finire alla vicenda MD o al non risolto problema dell'affidamento della rete idrica e di quella fognaria, combattendo le affermazioni sbagliate contenute nei comunicati e talvolta persino nelle deliberazioni di Giunta. A nulla è valso però ogni tentativo di dimostrare errori interpretativi delle norme giuridiche e le conseguenze di tali errori, il cui costo lo stanno pagando i cittadini. Un costo non soltanto finanziario, ma anche culturale. Ancor meno è servito suggerire soluzioni più idonee, che ci avrebbero evitato cocenti sconfitte giudiziarie.

Se qualche lettore dovesse avere dubbi sul mio impegno e sulla bontà delle mie denunzie e dei miei suggerimenti, su questo blog potrà trovare non pochi interventi che confermano tale mio impegno e la bontà dei miei suggerimenti. Rivederli richiederà la pazienza della ricerca, ma non potrà mancare il risultato di richiamare alla mente azioni del passato, che riverberano sull'oggi le loro conseguenze negative.

Mi sono astenuto fino a oggi dal giudicare alcune iniziative giudiziarie, perché il giudizio spetta solo e soltanto alla Magistratura. Una scelta, alla quale intendo attenermi ancora e fino alla fine dei procedimenti in corso. Ciò non toglie, però, che non possa e non debba esprimere il mio disappunto per l'esistenza di indagini giudiziarie nei confronti di chi oggi rappresenta l'Istituzione comunale; per i frequenti sequestri di impianti volti ad assicurare l'igiene e la salute ai cittadini; per le risposte volte non alla soluzione dei problemi, ma alla scelta di capri espiatori, che guarda caso spesso sono più innocenti di un santo.

Non riesco a capire come non ci siano reazioni a tutto ciò; come mai l'opinione pubblica non levi alta la sua voce a difesa propria e dei propri figli. Forse essa aspetta, come nelle tragedie greche, un deus ex machina, che metta a posto ogni cosa; o forse la sua mente è stata troppo confusa dalle chiacchiere dei comunicati. Ci sarebbe anche il sospetto di una mancanza di coraggio nel dichiarare il proprio disappunto per non perdere vantaggi di piccolo cabotaggio. Così, però, si distrugge Cefalù e il suo futuro!