Un Comune senza giustizia

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Aprile 2018, 21:05 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Spesso mi accade di scontrarmi con i problemi amministrativi di Cefalù e sempre rimango deluso per le scelte di questa Amministrazione. In questi giorni scopro, per esempio, che sempre più spesso il suo Ufficio Tecnico applica con eccessiva solerzia quanto previsto dalle norme per il pagamento degli oneri di urbanizzazione e, soprattutto, del costo di costruzione. Quest'ultimo applicato anche per variazioni non di volume della costruzione, ma per variazioni interne e persino nel caso di ristrutturazioni straordinarie, per le quali la stessa legge esclude l'applicazione del costo di costruzione. Così accade, quando a incappare nella inesorabile tenaglia burocratica è un cittadino non investitore, ma non accade quando a incapparvi è un imprenditore , che investe.

Si guardi, per esempio, al Club Med e al conguaglio del contributo sugli oneri di urbanizzazione e sul costo di costruzione dovuti ex lege.

Il D.lgs 380/2001, ovvero testo unico in materia edilizia, prevede che il rilascio del permesso di costruire comporti la corresponsione di due contributi: uno commisurato agli oneri di urbanizzazione, che la Collettività deve sostenere per la realizzazione pubblica di: fognature, acquedotti, strade, scuole, parcheggi e altre attrezzature; un altro contributo commisurato al costo di costruzione, che in effetti va interpretato come una tassa.

Un intervento come quello della ristrutturazione urbanistica del Club Med è quindi obbligato a questo pagamento di natura tributaria, calcolato dal Comune. Data la intuibile complessità e articolazione del progetto, in fase di prima applicazione, i due contributi, accennati non potevano che essere apprezzati solo come calcolo preventivo.

Ora che si è in prossimità della conclusione dei lavori, il Comune ha l'obbligo del conguaglio in base agli effettivi volumi realizzati e in base al costo effettivamente sostenuto dal titolare del permesso di costruire. Non mi risulta che il Comune abbia a oggi provveduto. Sarebbe opportuno che l'Amministrazione informasse i cittadini non investitori a scopo di lucro, ma soltanto per costruirsi o ripararsi una casa, che la normativa anche in questo caso viene applicata con la stessa severità con la quale è stata ed è applicata nei loro confronti.

Infatti, sembra superfluo ricordare che la mancata o insufficiente riscossione del dovuto, si configura come danno erariale e, nei confronti di tutti quei cittadini, ai quali viene richiesto fino all'ultimo centesimo, come una disparità di trattamento. Finora non si configura un reato penale, ma se il silenzio dovesse continuare anche dopo la presente richiesta di chiarimento, non vedo come possa escludersi il dolo e quindi il reato penale.

Per chi ne ha voglia, può avere conferma di come tutta questa normativa viene applicata in altre città italiane, fra le quali spicca la città di Torino. Ad ogni buon conto segue in allegato un insieme di riferimenti della normativa.

Contributo per il rilascio del permesso di costruire.pdf