Alle celebrazioni dell’Earth Day, dovrebbero seguire politiche ambientali coerenti

Ritratto di Salvatore Ilardo

27 Aprile 2018, 15:31 - Salvatore Ilardo   [suoi interventi e commenti]

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Alle celebrazioni dellEarth Day, dovrebbero seguire politiche ambientali coerenti.

 

Come ogni anno, anche quest’anno, dopo cinque lunghi giorni di celebrazione dell’Earth Day, festa dedicata dalle Nazioni Unite alla Terra, ben poco alla fine è rimasto come segno concreto, tangibile di impegno dell’Amministrazione per la salvaguardia dell’ambiente, per una oculata gestione del territorio, delle sue risorse. Vi sono state moltitudini di turisti che hanno invaso il nostro territorio, complice decisamente  il bel tempo, e che non ha risparmiato neanche piccoli centri, meno noti sul piano turistico, come Cerda ad esempio, ove hanno preferito qualcosa di più semplice, la Sagra del Carciofo.

Passata dunque la festa, ci è d’obbligo fare qualche riflessione sull’Earth Day. Sui blogs locali sono già stati pubblicati diversi articoli su tale Evento, stigmatizzandone la vuota, rituale celebrazione, senza che ad essa in passato siano seguiti fatti, decisioni, iniziative, in campo ecologico, ambientale, incisive e caratterizzanti del nostro territorio.

Ci si rende conto che magari  la Giornata Mondiale della Terra, possa essere diventata, per qualche Amministratore locale e o per qualche consulente di “Green economy”, quasi un rituale da rispettare meccanicamente, curandosi di inserire qualche riempitivo di intrattenimento musicale e o sportivo.

Noi vorremmo invece provare a sensibilizzare i nostri Amministratori e i loro esperti di ecologia ed ambiente, al grande bisogno che Cefalù ha di una politica decisamente orientata sul rispetto della natura, del paesaggio.

Di occasioni, non ne sono mancate negli anni scorsi, di cui le Amministrazioni della nostra Città non hanno saputo profittare. Vorremmo andare indietro di alcuni anni, per ricordare la Conferenza internazionale su Ecoturismo Mediterraneo, tenutasi a Gibilmanna dal 5 al 7 giugno 2008. La sottoscrizione da parte delle numerose delegazioni estere presenti della Carta di Gibilmanna, avrebbe dovuto dare particolari stimoli al  nostro Comune, indicato peraltro come parte della Coalizione Ecoturismo Mediterraneo. La Carta mirava a promuovere la conservazione di ampi territori con attrattive turistiche particolari, l’incentivazione della destagionalizzazione del turismo, la diffusione di una ricettività ed una offerta culturale di pregio, insieme alla diffusione nel territorio dei requisiti di Ecolabel, con la promozione di aree ecoturistiche. Numerose erano le organizzazioni nazionali ed internazionali presenti alla Conferenza di Gibilmanna, che sarebbero potute entrare in sinergia con il nostro Comune, attraverso politiche di coordinamento e di supporto per lo sviluppo di un turismo sostenibile nel nostro territorio. Non si è fatto nulla.

Un Decreto Legislativo del 22.1.2004 n. 42, meglio noto come Codice dei beni culturali e del paesaggio, prevede con una concertazione tra Stato, Regioni e Comuni, che il paesaggio sia adeguatamente tutelato e valorizzato. Ciò mediante l’approvazione di piani paesaggistici, attraverso i quali indicare specifiche prescrizioni, quali ad esempio tipologie architettoniche, rispetto del principio del minor consumo di territorio, salvaguardia del pregio paesaggistico di talune aree. Non ci pare si sia mai affrontata la proposta.

Raccolta rifiuti differenziata. Alle elezioni amministrative di giugno 2012, abbiamo organizzato sul tema della Strategia Rifiuti Zero dello scienziato americano Paul Connett, dei convegni, incontri, tavole rotonde. Sono stati invitati degli esperti perché ci riferissero delle loro esperienze dirette nei rispettivi Comuni. La Strategia Rifiuti Zero, come è noto, dice no agli inceneritori, no alle megadiscariche, no alla società degli sprechi usa e getta. Essa si sviluppa su pochi concetti, quasi elementari, ma carichi di una forte connotazione  sociale , oltre che ambientale. Sono noti i dieci passi suggeriti dallo scienziato americano per perseguire tale strategia: 1- Separazione alla fonte o raccolta differenziata; 2- Raccolta porta a porta; 3- Compostaggio; 4- Riciclo; 5-Riuso, riparazione e decostruzione di vecchi edifici; 6- Iniziative per la riduzione produzione rifiuti; 7- Incentivi economici; 8- Separazione della frazione residua; 9- Riprogettazione industriale; 10- Discarica temporanea per la frazione non riciclabile. 

Numerosi i Comuni siciliani che hanno aderito a tale Strategia, tra cui il Comune di Mineo, Alcamo, Collesano, Castelbuono, Pollina, mentre il Comune di Capannori  in provincia di Lucca resta il Comune più virtuoso a livello nazionale con una raccolta differenziata ben oltre il 70%. Ed è stato proprio l’Assessore all’Ambiente di Capannori Alessio Ciacci presente all’inaugurazione dell’Earth Day nel 2013, ad offrire la sua collaborazione al Comune di Cefalù, per avviarsi sul percorso della raccolta differenziata. Mentre nel 2014, sempre in occasione dell’inaugurazione dell’Earth Day, accogliendo l’invito del Presidente dell’Associazione italiana  “Strategia Rifiuti Zero”, Patrizia Lo Sciuto, il Sindaco Lapunzina si era impegnato a fare approvare in Consiglio Comunale, una proposta di Delibera di adesione del Comune di Cefalù alla predetta Associazione, di cui fanno parte solo in Italia 271 Comuni, e 20 in Sicilia. Abbiamo riferito questi antefatti per evidenziare gli stimoli e le proposte di cui avrebbe potuto beneficiare in tale ambito il Comune di Cefalù. Adesso ci troviamo  ancora con il servizio di raccolta rifiuti affidato ad una società messa in liquidazione già nel 2013, con i cassonetti in pieno centro urbano, traboccanti di rifiuti indifferenziati, e con la prospettiva di vedere raddoppiare le tariffe, come ci è stato riferito dal  Sindaco nell’incontro in Comune del 27.2.2018, perché la discarica di Bellolampo non è più in grado di ricevere rifiuti (da 110 Euro/ton, si dovrebbe passare a 200 Euro/ton). In quell’incontro, ci è stato riferito pure che entro  giugno 2018 dovrebbe essere aggiudicata, ad una delle cinque società partecipanti, la gara per il  servizio di raccolta rifiuti di 13 Comuni, compresa Cefalù, con una spesa di 54 milioni di Euro per un periodo di 7 anni. La SSR Palermo Est ha predisposto il bando, ma, a nostro avviso, non poche saranno le difficoltà di gestire un tale servizio in realtà urbane alquanto diverse, anche sul piano della ripartizione dei costi. A tale riguardo ci riferiamo all’esperienza di due Comuni a noi vicini : Lascari e Campofelice. Questi due Comuni hanno stipulato nel 2016  una convenzione   per l’attuazione e la gestione associata delle attività  connesse al servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati ed indifferenziati. Gara aggiudicata ad una società di Agrigento per un importo complessivo di Euro 8,14 milioni, per un periodo di cinque anni. Con una delibera successiva, sono state stabilite le quote di compartecipazione dei due Comuni per le spese di gestione  del servizio. Per Lascari la quota è del 26%, in relazione al numero di abitanti. Con la contestuale adozione di misure volte ad incoraggiare la raccolta differenziata, Lascari è passata dal 9,12% del 2016, al 61,48% del 2017, con i cassonetti scomparsi dalle contrade nell’arco di due settimane. Va ricordato che nel contratto stipulato con la società aggiudicatrice dell’appalto, sono state precisate dettagliate disposizioni in ordine al servizio di raccolta, frequenza, potenziamento estivo di raccolta, pulizia straordinaria delle spiagge, raccolta in aree extraurbane. Analogamente, sono indicati  i costi fissi e variabili dei servizi, che devono essere coperti interamente dalla Tassa sui rifiuti (Tari). Perché si possa avere un’idea delle sensibili differenze che si hanno con le tariffe relative di  Cefalù, si riportano qui di seguito  quelle  in vigore nel 2018 a Lascari.

Utenze  domestiche: quota unitaria Euro/mq: 1,09. Ad essa va aggiunta una quota variabile collegata al numero componenti il nucleo familiare: 1 componente  Euro 81,71; 2 componenti Euro 138,9; tre componenti  Euro 163, 43.
Vanno evidenziate inoltre le previste, consistenti agevolazioni per le utenze domestiche. Per un uso stagionale dell’abitazione vi è uno sconto del tributo Tari pari al 10% . E’ previsto inoltre uno sconto del 20% per chi fa il compostaggio della propria frazione umida. Infine il tributo Tari, tanto nella parte fissa quanto nella parte variabile, è ridotto del 40% per le utenze poste nelle zone non servite ad una distanza superiore a 1500 metri dal più vicino punto di conferimento.

Per le utenze non domestiche il tributo Tari è anch’esso contenuto. Vedasi, ad esempio: negozi Euro 1,93/mq; studi profess. Euro 1,75/mq; attività artigianali Euro 1,30/mq.

Ora, se le  tariffe Tari delle utenze corrispondenti di Cefalù sono già sensibilmente più alte, cosa succederà con gli aumenti prospettati a seguito delle problematiche della discarica di Bellolampo. Così pure, non si sa nulla come verranno ripartiti i costi del servizio tra i 13 Comuni che affideranno il servizio alla società aggiudicatrice, quali saranno le nuove tariffe Tari, come pure se verranno contemplate delle agevolazioni, come visto nel caso del Comune di Lascari.

In conclusione, nella celebrazione dellEarth Day, visto che è diventata quasi una routine per l’Amministrazione di Cefalù, cerchiamo almeno di provare ad inserire qualche provvedimento, iniziativa, tangibili  di una svolta concreta e coerente in campo ambientale.

                                                       Salvatore Ilardo