Genitori contro i figli

Ritratto di Angelo Sciortino

20 Giugno 2018, 20:01 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Le donne, che cercano di essere uguali agli uomini, mancano di ambizione; i cittadini elettori, uomini o donne che siano, che scelgono i propri rappresentanti senza riflessione, ma per atto di fede o per convenienza momentanea, sono privi di libertà e senza ambizioni. Nessuna meraviglia, quindi, se gli Italiani vivono oggi quasi senza libertà. La fotografia posta in testa a questo intervento è particolarmente eloquente. È un uomo, che vota con le manette al polso. La stessa triste privazione di libertà di coloro che votano per ignoranza della loro scelta, sperando in un favore, in un posto di lavoro, anche quando questo posto di lavoro sarà tolto allo sviluppo futuro e quindi ai loro figli. Se questi sono genitori, fortunati gli orfani!

Non i politici hanno ridotto la scuola in una fabbrica d'ignoranti in balia dei politicanti, ma questi genitori, che hanno rinunciato a pensare e che non hanno saputo offrire esempi edificanti ai loro figli. Hanno mostrato di se stessi l'aspetto peggiore: la loro schiena piegata di fronte a chi poteva soddisfare i loro bassi appetiti in forza di un potere, che gli avevano permesso di conquistare con il clientelismo.

Non i politici con le loro leggi troppo numerose e spesso farneticanti hanno rallentato la giustizia, ma questi genitori, che della giustizia e della legge gliene importa soltanto per trovare la soddisfazione della trasgressione, sempre con il potere delle amicizie.

Non i politici hanno creato una burocrazia invadente e rallentante il progresso, ma questi genitori, che hanno creato un rapporto di do ut des per trarne ogni tipo di vantaggio.

Sebbene questi genitori non siano la totalità, il pericolo per il futuro è ormai gravissimo ed è diffuso in tutta Italia non a macchia di leopardo. È diffuso in ogni piccolo comune; è diffuso anche in comuni che hanno una storia e grandi tradizioni, come Cefalù. Chiediamoci quanti sono i giovani, che visitano il Museo Mandralisca; quanti sono quelli, che conoscono la storia del loro paese; quanti quelli, che sono stati abituati dai loro genitori e dai loro professori a guardare con curiosità ai tanti lasciti del passato; quanti, infine, quelli che si sono ribellati contro ogni tentativo di distruggere ciò che hanno ricevuto in dono dalla natura e che i loro figli non troveranno più, come il promontorio di Santa Lucia o quello della Calura. Pochi, troppo pochi!

Ai figli di questi genitori, distrutta l'agricoltura, i boschi dagli incendi, ridotta ogni attività economica e sociale, non rimane quasi nulla da offrire al turismo, se non il mare sporco e inquinato, ed essi avranno soltanto due scelte: emigrare o adattarsi a essere sfruttati dai vari Club Med, dai gestori dei bar e dei ristoranti.

Grazie mamma, grazie papà!