Anacronistico il passaggio a livello della Gallizza

Ritratto di Salvatore Ilardo

8 Luglio 2018, 10:13 - Salvatore Ilardo   [suoi interventi e commenti]

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È alquanto anacronistico il passaggio a livello della Gallizza.
Pesanti riflessi negativi sul traffico urbano.

 

Ieri sera, sabato 7 luglio, alle 20,30 circa, il passaggio a livello della Gallizza è rimasto chiuso a lungo, con notevoli code di auto su entrambi i versanti.

Aspetto decisamente intollerabile ed ingiustificato, è stato inoltre il fatto che, dopo il passaggio di un treno in direzione di Palermo (da escludere quindi una coincidenza alla Stazione di Cefalù), le barre siano rimaste abbassate ancora per oltre 10 minuti.

Essendo in auto, possiamo immaginare la paralisi del traffico all’incrocio di via De Gaetani con la SS 113 (Santa Lucia), come pure nel centro urbano con la via Roma, via Pintorno, via Vazzana, via dei Mulini.

È intollerabile che nel pieno della stagione turistica, un passaggio a livello datato fine Ottocento, forse uno dei pochissimi rimasti ancora in funzione nella tratta ferroviaria Pa-Me, possa paralizzare il traffico di un'intera città.   

Non va, per altro verso, sottaciuto il fatto di avere programmato uno sviluppo edilizio suburbano nella parte occidentale di Cefalù, facendolo gravare quasi esclusivamente su una stretta arteria, la SS 113, con evidenti potenziali enormi pericoli in caso di forzate, improvvise evacuazioni di massa, a causa di calamità naturali e o altri eventi imprevedibili.

In passato ci sono stati non pochi progetti per superare questa strozzatura, con la realizzazione di un sottopassaggio. Poi, purtroppo, sono prevalsi decisamente interessi di parte. Oggi l’alibi di non procedere in tale direzione, è data dalla progettazione del raddoppio ferroviario della tratta Ogliastrillo-Castelbuono, con la prevista realizzazione di una stazione sotterranea a Cefalù. Gara appaltata il 16 aprile 2012, con una durata prevista di 6 anni, 2018, ma appare evidente dall’andamento dei lavori a rilento, che si andrà avanti a lungo.

Nel frattempo, però, questa Amministrazione non può accettare passivamente i pesanti riflessi negativi provocati da tale passaggio a livello sulla vita dei cittadini, e sull’economia della città. Soluzioni pratiche ve ne sono per ridurre i tempi di attesa al passaggio a livello della Gallizza. Una di queste consiste nel chiedere ad R.F.I. di distaccare qualche suo dipendente, per azionare sul posto tale passaggio a livello, giusto in prossimità dell’arrivo dei treni. Presenza almeno nelle ore diurne, quando si ha una maggiore frequenza di treni. Dipendente che potrebbe soggiornare direttamente nell’attiguo casello ferroviario, o alla Stazione di Cefalù. Che quest’ultima sia a sua volta dotata di personale, a prescindere dal passaggio a livello in questione, crediamo sia anche una necessità, almeno nelle ore diurne, quando si registrano notevoli flussi di turisti che spesso appaiono disorientati dalla mancanza di un’adeguata informazione sui ritardi dei treni, sui binari di arrivo e o di partenza degli stessi.

Che R.F.I. voglia risparmiare sul personale, ciò comunque non può essere fatto a detrimento della collettività.

Vorremo sperare pertanto che questa Amministrazione si faccia carico di notificare  a R.F.I. i pesanti disservizi e disagi che una gestione a distanza di tale passaggio a livello (ci dicono che sia azionato da Palermo), provoca alla nostra città e alla sua economia, provvedendo a manovralo con personale operante in loco.            

Cefalù, 8 luglio 2018

                                                                               Salvatore Ilardo