Non per difendere Salvini, ma...

Ritratto di Angelo Sciortino

15 Settembre 2018, 14:12 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non sto prendendo le difese di Salvini – Dio me ne guardi! - ma le difese della verità e della libertà. Salvini di difensori ne ha già tanti, più o meno buoni, e non ha bisogno della mia difesa; la verità e la libertà invece sì, specialmente per gli attacchi che ormai da anni subiscono, ai quali oggi si aggiungono quelli del governo giallo-verde.

Sergio Mattarella si è assunto una gravissima responsabilità: quella di assecondare e di coprire l’attacco del Partito dei Magistrati non solo ai cittadini e alle loro libertà, ma anche al Governo e alle sue competenze, per sovrapporsi a ogni altro potere e alle stesse leggi che dovrebbero applicare. È un fatto grave. Che non va dimenticato ed è da sperare che i cittadini sappiano giudicare.

Il fatto che un pm “scenda in campo” allegramente, scavalcando i limiti della sua competenza territoriale, per censurare il merito di decisioni ministeriali, inventandosi pure il reato di “sequestro per mancata accoglienza”, “va rispettato”.

Mattarella non ha avuto il coraggio di richiamare Matteo Salvini al rispetto della compostezza e della necessaria collegialità in ordine alle decisioni circa la destinazione dei migranti soccorsi dalla nave Diciotti. Non ha, che si sappia, richiamato i ministri al rispetto delle reciproche competenze. Ma, a quanto pare, ha approvato che un Magistrato, violando le regole di competenza desse una scoppola a quel ministro troppo esagitato.

Irresponsabili e non criticabili. Il diritto dei cittadini (e a maggior ragione dei ministri e del Governo anche se tale per modo di dire) di reagire quando da un Organo di parte (quale è il pubblico ministero) sono fatti oggetto di fantasie pseudo giudiziarie, “meritano rispetto”.