Com'è possibile che questa Amministrazione non curi bene l'interesse dei cittadini.

Ritratto di Angelo Sciortino

26 Ottobre 2018, 13:07 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ho fatto un piccolo calcolo, ricordando l'iniziativa del Comune di Lascari, riportata nel seguente link: http://www.qualecefalu.it/node/22534. Il calcolo ha riguardato le spese affrontate dal Comune di Cefalù per finanziare le sue cause (perse). Cause in gran parte instaurate per iniziativa del Comune e non perché citato in giudizio da terzi. Ho calcolato soltanto le spese giudiziarie, alle quali i Giudici lo hanno condannato, e gli onorari pagati ai propri avvocati, che, visto come si sono concluse le liti giudiziarie, bene avrebbero fatto a dissuadere dall'intraprenderle gli amministratori e con essi il Sindaco in testa. Ebbene, dividendo tale cifra per l'ammontare che il Comune di Lascari darà alle partorienti che partoriranno all'ospedale Giglio (500 euro), si scopre che Cefalù avrebbe potuto dare un bonus ad almeno 400 (quattrocento) mamme cefalutane.

È vero certamente che il nostro è un Comune in dissesto – sicuramente anche per colpa di questa Amministrazione, uguale alla precedente, come ho detto a chiare lettere al momento in cui se ne discusse – ma ciò non ha impedito che si spendesse malamente una cospicua cifra, che sarebbe stato meglio impiegare per favorire il raggiungimento del numero dei parti previsto dalla legge perché il nostro Punto Nascite non fosse più minacciato di chiusura. A quanto pare, però, questa Amministrazione opera soltanto rivolgendosi alle “Autorità competenti” pur di non svolgere la sua attività amministrativa secondo le regole del bene amministrare.

Mi chiedo pure come mai i Revisori dei Conti, nominati per controllare i bilanci comunali e quindi le spese, non hanno contrastato in maniera attiva l'avventatezza finanziaria di questa Amministrazione. Accettare, infatti, che l'Amministrazione spendesse le somme impiegate per le sue liti giudiziarie, ha creato un danno erariale, di cui essa è stata responsabile e di fronte al quale essi non dovevano restare in silenzio. Cosa diversa sarebbe stato, invece, finanziare la protezione del Punto Nascite. Nessun uomo di buon senso avrebbe rimproverato questa scelta, ma l'avrebbe anzi applaudita, perché ne sarebbe derivato un vantaggio per i cittadini, per non dire una maggiore tranquillità delle donne incinta e una maggiore sicurezza per i nascituri. Due sono le domande, alle quali il Sindaco, la Giunta e i consiglieri di maggioranza dovrebbero rispondere: perché questa Amministrazione demanda alle “Autorità competenti” ciò che invece compete a essa e solo a essa? E perché quando si rivolge alle “Autorità competenti” esce sempre sconfitta nelle liti giudiziarie? Mi appare strano che anche in questo caso non ci sia stato un esposto alla Corte dei Conti o una sua autonoma indagine.