La scomparsa dei Dioscuri

Ritratto di Angelo Sciortino

23 Novembre 2018, 22:14 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Quando Castore-Salvini, uno dei Dioscuri insieme a Polluce-Di Maio, figli di Giove-Grillo, fu ucciso dagli Afaridi nella famosa battaglia del 4 marzo, Polluce chiese al padre Giove-Grillo di mandare la morte anche a lui, visto che lui e il fratello erano stati generati dallo stesso uovo, fecondato dal padre trasformatosi in cigno, ma Giove-Grillo rifiutò di accogliere la richiesta. Gli concesse invece soltanto di rinunciare a metà della sua immortalità in favore del fratello, per cui essi si alternano vivendo un giorno uno nel Governo e l'altro fra i mortali e poi viceversa il giorno dopo.

L'ambigua condizione dei Dioscuri faceva di essi i perfetti mediatori tra la realtà umana e la realtà divina e fantasiosa; tra la realtà vera e quella nascente dai loro sogni. Per questa ragione si credette per fede alla loro promessa di essere in grado di aiutare gli uomini a risolvere ogni loro problema. E qui gli incredibili atti di fede di un'intera popolazione, felice di essere stata sollevata dal problema di dover pensare per decidere, visto che c'erano i due Dioscuri pronti a risolvere ogni cosa al loro posto.

C'era però di peggio. Giove-Grillo scrisse una lettera a Leda, madre dei Dioscuri. In essa difendeva i frutti del loro rapporto e auspicava che le loro parole diventassero pietre per colpire la sua fredda moglie Giunone-Angela, che gelosa gli faceva quotidiane sfuriate, per cui s'era visto costretto a esiliarla nelle fredde terre del proprio cugino Odino-Casaleggio. Giunone-Angela, però, intanto aveva stretto alleanze e fra queste la più importante, quella con Orban-Thor, esempio di forza e di grande coraggio.

In un primo momento Orban-Thor aveva mostrato simpatie per Castore-Polluce, ma poi gli preferì Giunone-Angela, per cui scese in campo in sua difesa. La lotta fu aspra e seminò fame, malattie e morti dovunque. Le pietre dei Dioscuri divennero come piccole innocue palline di gomma e non solo non riuscono a colpire Odino-Casaleggio, ma neanche poterono fermare il forte Orban-Thor. La terra dei mortali divenne invivibile e i due Dioscuri furono costretti a ritirarsi.

Come per un miracolo, appena i due andarono via sembrò tornata una nuova primavera sulla terra: si schiusero i fiori, si aprirono le menti pronte a capire, tutti mostravano meraviglia, come se fossero nati in quel momento e vedessero per la prima volta quel paradiso. Fu una corsa sfrenata alla cancellazione dei post compromettenti di sostegno o di condivisione della fede nei Dioscuri. Tutti cominciarono a sentirsi più liberi di pensare e, non aspettando più soluzioni miracolistiche come quelle che avevano promesso i Dioscuri, usarono la loro mente per trovare le soluzioni più idonee ai loro problemi. Fu un fiorire di attività, che nacquero per iniziativa non già dell'invidia, ma dalla reciproca imitazione, quando qualcuno riusciva.

Il mondo parlò un'altra volta di miracolo economico italiano. Anche la terra di Odino prese a imitare l'Italia e la voce dei suoi politici tornò a essere ascoltata nelle altre capitali come la voce della saggezza.

Scusate, un assordante clacson mi ha svegliato, per cui non posso più continuare.